Ennio Parrelli
Ennio Parrelli | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislatura | XIII |
Gruppo parlamentare | Democratici di Sinistra - l'Ulivo |
Coalizione | L'Ulivo |
Circoscrizione | XV Lazio 1 |
Collegio | 04 Roma-Montesacro |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Democratici di Sinistra |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | avvocato |
Ennio Parrelli (Roma, 12 novembre 1924 – Roma, 3 agosto 2009) è stato un avvocato e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ennio Parrelli nasce a Roma nel 1924, ma all'età di tre anni i genitori si trasferiscono prima a Trieste e poi a Vicenza, dove rimane fino ai sedici, quando la famiglia torna a Roma e lui viene iscritto al liceo classico Visconti. Qui entra in contatto con il gruppo dei cattolici comunisti. In questo periodo comincia il suo impegno politico e prende parte alla resistenza nella cellula dei cattolici comunisti, stringendo una sincera e profonda amicizia con Franco Rodano. Il suo impegno nella lotta al regime fascista viene riconosciuto dal Comitato di Liberazione Nazionale con un attestato quale volontario della libertà il 10 luglio del 1944.
Finita la guerra viene incaricato dal PCI di convincere i partigiani sull’Altopiano di Asiago a deporre le armi e a non continuare la guerra civile. Torna poi a Vicenza dove diventa segretario della Camera del Lavoro vicentina. Al culmine di queste sue esperienza politiche che lo vedono proiettato verso un impegno a livello nazionale, decide di iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza, torna a Roma e si laurea in un anno e mezzo. Nei primi anni della sua attività di avvocato conosce e sposa Franca Feroli, anche lei avvocato.
Nonostante si allontani dalla vita politica, rimane un importante elemento dei dibattiti interni alla sinistra, continua a coltivare le amicizie degli anni della resistenza romana, Franco Rodano, Togliatti (per lui e la Iotti cura l’adozione della figlia Marisa Malagodi), Tonino Tatò, Giglia Tedesco, Gabriele De Rosa, Vittorio Tranquilli.
Negli anni il suo impegno civile si indirizza verso il volontariato, in particolare nel campo della lotta alla leucemia. Fonda il Comitato Gigi Ghirotti, giornalista e uno dei primi malati del linfoma di Hodgkin in Italia, e poi sostiene il lavoro del grande ematologo Franco Mandelli, suo carissimo amico, e lo assiste legalmente nella fondazione dell’AIL, l’associazione italiana per la lotta alla leucemia, per la quale ricopre la carica di presidente per diversi anni. Negli anni Novanta decide di tornare attivo nella politica e si candida tra le file dell’Ulivo, venendo eletto nel 1996 a Roma nella circoscrizione elettorale che vede come suo avversario l’avvocato Taormina.
Politico, avvocato, ma più in generale uomo di cultura, appassionato conoscitore d’arte e di letteratura, egli stesso poeta, Ennio Parrelli ha coltivato la sua passione per l’arte e l’amicizia per artisti e critici d’arte italiani, tra i quali gli storici dell’arte Cesare Brandi e Giulio Carlo Argan e gli artisti Giacomo Manzù, Renato Guttuso e Pericle Fazzini.
Cura l’aspetto giuridico della donazione allo Stato italiano del Museo Manzù di Ardea, con Carla Marzi la più vasta collezione di opere di Marino Mazzacurati ai Musei Civici di Reggio Emilia, con Luce e Elica Balla alla GNAM, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, numerose opere di Giacomo Balla, presiede l’Archivio dei Macchiaioli e per molti anni l’Associazione degli amici della GNAM. Legato da amicizia all’indimenticabile Palma Bucarelli, sovrintendente della GNAM, ne cura l’esecuzione testamentaria. Per i suoi meriti in campo artistico nel 1981 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini gli conferisce la Medaglia d’oro ai Beni della Cultura e dell’Arte.}
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ennio Parrelli, su storia.camera.it, Camera dei deputati.