Episodi di Don Matteo (terza stagione)
La terza stagione della serie televisiva italiana Don Matteo, dal titolo Don Matteo 3, è andata in onda in prima visione TV in prima serata su Raiuno, a partire dal 27 settembre 2002 fino al 15 novembre 2002.[1]
Il cast delle precedenti stagioni è confermato a eccezione di Gastone Moschin sostituito da Renato Carpentieri nel ruolo del vescovo.
nº | Titolo | Prima TV Italia |
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1 | I segreti del cuore | 27 settembre 2002 |
2 | In amore non è mai troppo tardi | |
3 | Scandalo in città | 4 ottobre 2002 |
4 | Sequestro di persona | |
5 | Il passato ritorna | 11 ottobre 2002 |
6 | Paura in palcoscenico | |
7 | Beauty Farm | 18 ottobre 2002 |
8 | L'incarico | |
9 | Bellissima | 25 ottobre 2002 |
10 | Il mistero del convento | |
11 | Il testimone | 1º novembre 2002 |
12 | Natalina innamorata | |
13 | Tre matrimoni e... un Babbo Natale | 8 novembre 2002 |
14 | Il re degli scacchi | |
15 | La lettera anonima | 15 novembre 2002 |
16 | Il volo |
I segreti del cuore
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Enrico Oldoini
- Scritto da: Francesca Melandri
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Nel cementificio diretto da Luigi Ontani viene trovato il cadavere di un giovane operaio. I Carabinieri iniziano subito le indagini: la vittima Luca Masini era fidanzato con la figlia di un lavoratore del cementificio, ma l'aveva lasciata quando già avevano deciso di sposarsi. Il padre della ragazza non ha mai accettato il suo comportamento e lo ha più volte minacciato: per questo viene iscritto nel registro degli indagati. Dall'autopsia emerge che il giovane è morto per avvelenamento da cianuro, e che poi è stato trasportato nella fabbrica; qualche giorno prima di morire, la vittima aveva avuto una colluttazione con il cognato di Ontani, Filippo Braschi, da poco tornato da Harvard per prendere possesso dell'azienda. Luigi Ontani, infatti, iniziò a lavorare come operaio, poi si innamorò di Maria Grazia, la figlia del padrone, la sposò e venne nominato direttore. Il fratello di Maria Grazia, Filippo, ha vissuto all'estero per tanti anni, ma ora vuole cacciare via il cognato e dirigere la azienda. Maria Grazia adesso è un'alcolista depressa che fa uso di metadone, ed era l'amante della vittima. Sia il maresciallo Cecchini, sia il capitano Anceschi che Natalina credono di aver vinto un milione di Euro in una lotteria.
- Altri interpreti: Helene Nardini (Maria Grazia Braschi), Pierluigi Misasi (Luigi Ontani), Daniele Petruccioli (Filippo Braschi), Nazareno Natale (Antonio Anania)
In amore non è mai troppo tardi
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Leone Pompucci
- Scritto da: Francesca Melandri
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Un imprenditore agricolo, proprietario di un maneggio, si trova in difficoltà economiche, e decide di vendere i cavalli e tutta la proprietà. Qualcuno appicca un incendio per dar fuoco alla macchina del proprietario del maneggio, ma, per sbaglio, o volutamente, l'incendio si allarga, finendo per bruciare le stalle. Tre cavalli in fin di vita vengono uccisi. I Carabinieri sospettano del proprietario del maneggio, e di un cameriere. Nel frattempo il maresciallo Cecchini trova quattro minuscoli gattini, mentre Nerino diventa amico di un bambino del maneggio, che gli regala un uovo d'anatra. Don Matteo cerca di fare luce sul caso.
- Altri interpreti: Massimo Olcese (Andrea Valenti), Elisabetta Cavallotti (Sara Giuliani), Novello Novelli (Silvio Patti), Anna Lelio (Anna), Umberto Morelli (Simone)
Scandalo in città
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Enrico Oldoini
- Scritto da: Mauro Marsili e Isabella Franconetti
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Ludovico Pancrazi è uno scrittore di libri gialli sposato con Cinzia, una donna molto più giovane di lui. Un uomo viene ritrovato morto nell'agriturismo di sua proprietà; il delitto sembra inspiegabile, ma per puro caso Nerino guarda una video-cassetta che mostra degli incontri erotici tra i clienti dell'agriturismo della vittima. Per non turbare la sensibilità di Assuntina e Patrizia, don Matteo decide di consegnare la VHS al capitano Anceschi, il quale stavolta è ben contento che il prete-investigatore voglia collaborare con lui. I Carabinieri sono convinti che l'autore dell'omicidio sia una delle persone ricattate dalla vittima, che minacciava di rivelare a tutta la città le loro relazioni extra-coniugali. Cinzia Pancrazi si vede nella video-cassetta con il suo amante, ed è stata vista nei pressi del luogo del delitto nell'ora in cui è avvenuto l'omicidio; per questi motivi, Cinzia è la principale sospettata. Suo marito Lodovico, tuttavia, confessa di essere lui l'assassino. Don Matteo non gli crede e cerca di scoprire la verità. Don Matteo incontra il nuovo Vescovo.
- Altri interpreti: Angelo Infanti (Ludovico Pancrazi), Giada Desideri (Cinzia Pancrazi), Ludgero Fortes Dos Santos (benzinaio), Edoardo Leo (Franco Rodati), Luana Colussi (Elena)
Sequestro di persona
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Andrea Barzini
- Scritto da: Anna Samueli
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Alessio Zama, un uomo di mezza età, viene assassinato mentre si trova nella vasca da bagno del suo appartamento: è impossibile che si sia suicidato perché qualcuno gli ha buttato addosso un asciugacapelli. L'indiziata numero uno è Petra Novelli, una giovane di origini messicane tornata a Gubbio dal Messico poco prima dell'omicidio. Il capitano Anceschi incontra don Matteo, il maresciallo Cecchini e Patrizia nel centro storico, e fa vedere loro la sua nuova automobile. Nel frattempo, in una gioielleria che si trova proprio a ridosso della piazzetta dove Cecchini si domanda a cosa serva una macchina così grande per un uomo single, Petra Novelli chiede al gioielliere Ettore Giuliani per quale motivo non ha confermato il suo alibi. Giuliani le risponde di non averla vista nel suo negozio all'ora del delitto, ma Petra sa benissimo che il commerciante sta mentendo, e, per paura di andare ingiustamente in prigione, minaccia l'uomo con una pistola, intimandogli di dire la verità ai Carabinieri. Ettore Giuliani finge di volerla accontentare e attiva l'allarme anti-rapina: Petra esce dal negozio con l'intenzione di fuggire. Anceschi è già rientrato in caserma, ma Cecchini si trova ancora in piazza ed estrae la sua pistola per arrestare la Novelli. Proprio in quel momento passa lì Patrizia, che era andata a comperare un paio di scarpe; Petra non si fa scrupoli a prendere in ostaggio la ragazzina e a puntarle la pistola alla tempia. Il maresciallo Cecchini è sconvolto e urla alla Novelli di lasciare libera sua figlia; don Matteo, invece, nascondendo l'agitazione, spiega a Petra che Patrizia è la figlia di Cecchini, e le propone di prendere lui come ostaggio al posto della ragazzina. La Novelli accetta: lascia andare Patrizia, e fugge via con la sua auto insieme a don Matteo. Adesso i Carabinieri devono trovare il prete prima che la sua sequestratrice possa fargli del male. Un quotidiano locale titola in questo modo la prima pagina: «Prete rapito da un'assassina?»
- Altri interpreti: Jacqueline Lustig (Petra Novelli), Giovanni Boncoddo (Ettore Giuliani), Gabriella Saitta (Virginia Polissi/Giuliani)
Il passato ritorna
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Enrico Oldoini
- Scritto da: Massimo Torre
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Osvaldo Bellini, marito infedele, viene trovato ammazzato. Il motivo sembra essere la gelosia, tanto che la moglie della vittima viene sospettata del delitto. Mentre sta cercando di risolvere il caso, Don Matteo incontra la madre dell'accusata, che è una sua amica d'infanzia che tenterà di prendersi la colpa del crimine.
- Altri interpreti: Corinne Cléry (Marie), Caterina Murino (Sandra Lovati), Eleonora Vanni (Francesca Zappa), Glenda Cima (Cristina Bellini), Antonio Friello (Emilio Zappa), Nadia Bastianelli (Tina)
Paura in palcoscenico
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Andrea Barzini
- Scritto da: Andrea Barzini, Mariella Sellitti e Chiara Barzini
Trama
[modifica | modifica wikitesto]A Gubbio si sta per svolgere una delle tappe della tournée di una nota compagnia teatrale, che porta in scena lo spettacolo basato sul romanzo Anna Karenina. La protagonista dovrebbe essere Irina Platt, attrice molto famosa e non più giovanissima, che ha un talento innato per la recitazione ma è affetta da problemi psichici. Il marito di Irina Platt è il regista dello spettacolo, ed è un arrampicatore sociale: ha sposato Irina solo per avere una facile carriera e ora sta cercando in tutti i modi di farla ammalare, allo scopo di farla ritirare per sempre dalle scene. L'uomo ha anche una relazione extra-coniugale con una delle giovani attrici della compagnia; quest'ultima desidera ottenere il ruolo di protagonista. Pippo viene scelto per fare il figurante, e don Matteo lo accompagna alle prove. Mentre Irina Platt si trova sul palco, avviene un terribile incidente: un pesante attrezzo di scena cade addosso a un giovane lavorante del teatro, che muore sul colpo. Il capitano Anceschi crede che non si tratti di incidente ma di omicidio premeditato.
- Altri interpreti: Fabrizio Contri (Alberto Gerace), Elena Russo (Lulla Ricci), Giovanni Lombardo Radice (Cosimo Marini), Elena Safonova (Irina Platt), Luigi Saravo (Walter Elefanti)
Beauty Farm
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Andrea Barzini
- Scritto da: Andrea Barzini, Chiara Barzini e Mariella Sellitti
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Caterina, la moglie del maresciallo Cecchini, partecipando a un concorso a premi ha vinto una vacanza gratis in un'esclusiva beauty farm, i cui clienti sono persone ricche o famose. Cecchini vorrebbe che la sua consorte rinunciasse al premio perché non si ritiene in grado di badare alle figlie e di gestire la casa da solo, ma Caterina sente il bisogno di avere del tempo da dedicare al puro relax e quindi si reca nella beauty farm. Lì, l'ospite d'eccezione è Corinna Campbell, attrice statunitense in declino: un fan la segue in continuazione perché si è innamorato di lei. Corinna litiga furiosamente con sua figlia Barbara, e decide di non aiutarla più economicamente. Il giorno successivo viene ritrovato il cadavere di Corinna Campbell all'interno di un lago: il capitano Anceschi dirige le indagini, e don Matteo si intromette per fare luce sul caso.
- Altri interpreti: Fabio Testi (dottor Ruggeri), Jinny Steffan (Corinna Campbell), Gabriella Pession (Barbara), Nando Paone (Eddy Bruschi), Renzo Stacchi (Chicco Tunisi), Clemenza Fantoni (Elsa Scotti).
L'incarico
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Andrea Barzini
- Scritto da: Duccio Camerini
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Aurelio Giannocca è un anziano vedovo appassionato di letteratura. Durante una manifestazione, un uomo tenta di ucciderlo, ma don Matteo riesce a salvargli la vita, e le telecamere di un'emittente televisiva locale riprendono il tentato omicidio. I Carabinieri esaminano il filmato per risalire all'identità dell'aggressore, il cui volto coperto viene pubblicato sui quotidiani locali. Il colpevole che fa di nome Laurenzi, ha gravi problemi economici e, per denaro, tenta per la seconda volta di uccidere Aurelio Giannocca, ma riesce solo a ferirlo.
Don Matteo indaga sulla vita privata di Giannocca: l'anziano, dopo la morte di sua moglie, ha interrotto quasi del tutto i rapporti con le altre persone, dedicandosi soprattutto alla lettura. In questo periodo, Aurelio aveva preso in prestito dalla biblioteca comunale un libro di Jules Verne dal titolo Le tribolazioni di un cinese in Cina. L'unica persona con cui Aurelio comunica è la nipote Alice. La ragazza è sconvolta per quello che è successo e nota che il primo tentato omicidio è avvenuto nello stesso giorno dell'anniversario della morte della moglie di Giannocca. Alice è fidanzata con un ex-detenuto di nome Fabrizio, che dopo aver scontato la condanna per rapina vuole essere un bravo cittadino. La madre di Alice, tuttavia, lo ritiene ancora un delinquente e cerca di allontanarlo da sua figlia. A causa di un falso indizio, Fabrizio viene accusato del duplice tentato omicidio.
- Altri interpreti: Sergio Graziani (Aurelio Giannocca), Azzurra Antonacci (Alice), Duccio Giordano (Fabrizio), Nino D'Agata (Laurenzi)
Bellissima
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Enrico Oldoini
- Scritto da: Anna Samueli
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Alberto Mea, un fotografo di fama internazionale, si reca a Gubbio insieme alle sue modelle per presentare alcune sue opere. Mea va in canonica per salutare don Matteo, e dice di aver sentito parlare del suo talento investigativo. Viviana, una delle modelle di Alberto, è tormentata da qualcosa e vuole parlarne con don Matteo, ma poi ci ripensa.
Durante la notte, qualcuno uccide Viviana, e Maria Jelic, un'adolescente di etnia rom, potrebbe aver visto qualcosa di utilissimo alle indagini. Il capitano Anceschi cerca di convincerla con la massima gentilezza a dire tutto ciò che sa sull'omicidio, ma Maria non vuole collaborare con le forze dell'ordine. La ragazza viene allora affidata provvisoriamente a don Matteo, il quale tenta anche lui di farle capire che la sua testimonianza è indispensabile per fare giustizia. Maria fa amicizia con Nerino, e gli trasmette la sua passione per il libro Zanna Bianca di Jack London. Quando però Nerino utilizza il termine "zingara" riferendosi a Maria Jelic, quest'ultima gli tira uno schiaffo e scappa via dalla canonica.
- Altri interpreti: Luca Ward (Alberto Mea), Sabrina Colle (Flavia), Barbara Snellenburg (Nikki), Anna Safroncik (Liviana Devic), Tresy Taddei (Maria Jelic)
Il mistero del convento
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Leone Pompucci
- Scritto da: Duccio Camerini
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Il signor Gabriele De Cortalo è stato chiamato a testimoniare in un processo: per questo decide di andare a vivere nel convento diretto da Padre Giuliano, per riflettere sulla testimonianza e in generale su come è stata la sua vita fino a quel momento. Casualmente, anche don Matteo si trova in quel convento: il sacerdote nota che il priore Padre Giuliano è troppo rigido e austero nei confronti di Frate Fabio, un giovane novizio che qualche tempo prima era scappato dal convento perché si era innamorato di una ragazza oltre a dover assistere i genitori e che per questo ora si trova isolato dagli altri frati. Nessuno, a parte i religiosi e le forze dell'ordine, dovrebbe sapere che De Cortalo si è ritirato in convento: l'uomo ha infatti ricevuto delle minacce di morte. Ciononostante, egli viene trovato morto, evidentemente assassinato, durante la notte: il cadavere si trova giù dal fianco di vecchia scalinata, essendo questa stranamente senza ringhiera. Anche la borsa, contenente tutte le testimonianze da De Cortalo, scompare misteriosamente ma i due sospettati (il sig. Montani e l'ing. Boldrini) dell'omicidio hanno degli alibi che reggono, quindi sono scagionati per lo meno come assassini; da un dialogo intercettato tra i due, si scopre che la borsa è in possesso di Montani e che questi è disposto a pagare Boldrini in cambio dell'aiuto a distruggere le testimonianze e a fuggire a Bruxelles il giorno stesso.
A un certo punto padre Giuliano si sente male e Don Matteo, nonché i frati del convento e i Carabinieri lì presenti per l'indagine, capiscono che è un esaurimento nervoso dovuto alla sua eccessiva rigidità con stesso ancora più che con gli altri frati: in questa occasione Don Matteo si fa raccontare da Fabio il perché è stato punito e, da una testimonianza di fra' Federico, viene fuori che Fabio ha l'aggravante di aver rotto un busto accendono cadere dal fianco della scalinata senza ringhiera; per di più Fra' Federico racconta che padre Giuliano non aveva voluto neppure transennarla, per mostrare al vescovo, venuto in visita il giorno prima della morte di De Cortalo, l'atmosfera mistica creata da quella scalinata. A quel punto Don Matteo inizia a sospettare che Padre Giuliano sia coinvolto, sia pur indirettamente, nell'assassinio di De Cortalo e che abbia punito frate Fabio anche per evitare che venisse a sapere verità scomode. Chiede, quindi, e ottiene da fra' Federico di recarsi nella stanza dove stava De Cortalo sperando di trovare quale altro indizio e in quel momento arrivano i Carabinieri, informati di un furto nello stesso convento: si tratta certamente della borsa di De Cortalo perché i Carabinieri, dal monitoraggio delle operazioni bancarie di Montani, scoprono che costui non era ancora andato a Bruxelles come aveva detto nel dialogo intercettato ma, come dimostra il monitoraggio delle sue operazioni bancarie, egli aveva prelevato poche ore prima dei soldi da una banca umbra e pagato l'autostrada ad un casello in Lazio. Don Matteo capisce quindi che la morte di Cortalo non è stata un omicidio, ma solo un incidente: De Cortalo, minacciato telefonicamente da Montani e Boldrini di tacere gli illeciti di questi due, si è recato nella stanza in cima alla scalinata senza ringhiera per nascondere la borsa e, nello scendere, è scivolato e caduto dal fianco della scala spezzandosi l'osso del collo. Padre Giuliano conferma tutto questo a Don Matteo, ancora una volta creduto dai Carabinieri: il priore, per paura di far brutta figura con il vescovo, aveva nascosto il cadavere di De Cortalo nella di lui stanza e aperto la finestra, per far pensare che era stato assassinato e che gli assassini si fossero poi dileguati dalla finestra. Dal canto suo Don Matteo si confessa con padre Giuliano per essere stato superbo avendo creduto troppo a lungo all'ipotesi dell'assassinio di De Cortalo e, in cambio, oltre alla testimonianza sulla morte di Cortalo, ottiene dal priore che questi perdoni frate Fabio.
Nel corso dell'indagine, il capitano Anceschi riceve una lettera dal Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, in cui gli viene comunicato che tra non molto tempo verrà trasferito a Trento. Anceschi comunica quindi al maresciallo Cecchini che quella sul mistero del convento sarà la loro ultima inchiesta insieme, e gli chiede invano di tenere fuori don Matteo dal loro lavoro. Cecchini è molto dispiaciuto, perché considera Anceschi non solo un superiore corretto e capace, ma anche e soprattutto un buon amico; tuttavia, un po' per orgoglio e un po' per rispettare le gerarchie, il maresciallo dice ad Anceschi che il trasferimento a Trento non è un problema, perché a Gubbio arriverà un altro capitano. Alla fine, però, si scopre che la lettera era in realtà indirizzata a tale Capitano Aleschi, quindi Anceschi resta a Gubbio, contento anche dell'immancabile aiuto di Don Matteo.
- Altri interpreti: Roberto Nobile (Padre Giuliano), Adelmo Togliani (Frate Fabio), Alex Partexano (Montani), Marco Luppi (Frate Federico), Antonio Ferrante (dottor Gabriele De Cortalo), Giorgio Lopez (medico legale), Maria Cristina Blu (Barbara Ligarivi)
Il testimone
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Andrea Barzini
- Scritto da: Andrea Barzini, Chiara Barzini e Mariella Sellitti
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Dario è un ragazzino di tredici anni che vive in una baracca nella periferia di Gubbio insieme al padre, un disoccupato alcolista nato a Napoli. Giocando a pallone da solo, Dario ha fatto amicizia con un giovane malvivente che svolgeva l'attività di cassiere per un pericoloso clan camorristico; lui ha abbandonato la sua banda portandosi via i soldi ottenuti con un sequestro di persona. Il capo di questo clan si trova ora in Umbria insieme a due scagnozzi, ed ha intenzione di trovare il traditore, ucciderlo e riprendersi i soldi da lui rubati. I due criminali trovano il loro ex-compagno, gli sparano addosso senza farsi rivelare il luogo dove ha nascosto i soldi, e poi fuggono via. Non si sono accorti che Dario ha sentito la sparatoria, e dopo averli visti allontanarsi è andato a soccorrere il suo amico; quest'ultimo gli dice in punto di morte il luogo dove si trovano i soldi del riscatto.Le indagini sull'omicidio vengono affidate al magistrato Giulia Massai, che ordina al capitano Anceschi di perquisire la baracca dove vivono Dario e suo padre: i Carabinieri trovano una maglietta del ragazzino sporca di sangue. È evidente che il tredicenne sa qualcosa ma non vuole parlare, soprattutto per timore di essere separarlo dal padre poiché quest'ultimo non ha un lavoro. Don Matteo interviene e spiega che il padre di Dario lavorerà per lui in canonica come assistente di Natalina. Dario e il padre vengono quindi a vivere con Don Matteo, che ha chiesto e ottenuto il permesso dal Vescovo. La notizia che il ragazzino è stato testimone dell'omicidio viene pubblicata dai giornali e dai telegiornali: il mandante del delitto lo viene a sapere e ordina ai suoi scagnozzi di trovare il piccolo e di costringerlo a rivelare dove si trovano i soldi, dopodiché lo dovranno uccidere perché è un testimone scomodo.
- Altri interpreti: Pierluigi Cuomo (Vincenzo Jacovone), Dario De Vito (Dario Jacovone), Franco Javarone (Ferdinando Coppola), Francesco Procopio (Angelo Manno), Rosaria De Cicco (Giulia Massai), Alessandro Morabito (assistente di Giulia Massai), Michele Annunziata (Gaetano Costa), Franco Filogamo (Francesco Tascone)
Natalina innamorata
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Leone Pompucci
- Scritto da: Duccio Camerini
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Natalina cerca da molti anni un fidanzato, anche se ormai la sua famiglia in senso affettivo è composta da don Matteo, nonna Elide, Pippo e Nerino. Loro però hanno notato che Natalina ha un comportamento diverso dal solito: è sempre di buon umore, è fin troppo cortese e gentile. Il motivo di questo cambiamento è che Natalina si è innamorata. Purtroppo, però, l'uomo che dice di amarla è in realtà uno spietato seduttore, che sfrutta i sentimenti delle donne sole e bisognose di amore per succhiarne via tutto il patrimonio e l'energia vitale. Don Matteo ha conosciuto delle donne che sono state precedentemente truffate dal mascalzone, e ha capito che Natalina è la sua prossima vittima. Il prete cerca di far capire alla perpetua che il suo fidanzato è intenzionato ad appropriarsi solo dei suoi soldi, ma Natalina reagisce in malo modo e litiga furiosamente con Don Matteo, perché è letteralmente accecata dai sentimenti che prova per l'uomo.
- Altri interpreti: Andy Luotto (Cesare Moresco/Carlo Rasi), Claudia Della Seta (Loredana), Francesca Nunzi (Francesca), Paola Giannetti (Aurelia), Lucio Vinciarelli (Mario)
Tre matrimoni e... un Babbo Natale
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Andrea Barzini
- Scritto da: Marco Tiberi
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Michele Fantoni è un ex-ladro che in passato aveva il sarcastico soprannome Babbo Natale perché entrava illegalmente nelle case attraverso il camino e poi rubava tutto ciò che aveva un valore economico. Adesso, dopo aver pagato il suo debito con la giustizia, Fantoni è un uomo libero e si sta per sposare in seconde nozze con una donna che lo ama e di cui è innamorato. Don Matteo dà il via alla celebrazione del matrimonio, ma in chiesa irrompono il maresciallo Cecchini, il capitano Anceschi e il brigadiere Ghisoni che arrestano Fantoni con l'accusa di furto e omicidio. Infatti, la notte precedente, una donna, che viveva in un appartamento a Gubbio insieme al marito, è stata assassinata a seguito di un tentativo di furto finito male. Fantoni, che fino a quel momento non aveva mai ucciso nessuno, dichiara di essere completamente innocente, ma le prove sembrano essere a suo sfavore. Don Matteo si impegna per scoprire la verità, ma nel frattempo cerca anche di ricucire il rapporto tra la fidanzata di Fantoni e la figlia avuta dal primo matrimonio.
- Altri interpreti: Monica Carmen Comegna (Francesca), Georgia Lepore (Margherita), Maria Paiato (Gabriella Valle), Marco Bonetti (Guido Buzzoni), Piero Nicosia (Michele Frantoni ex Babbo Natale), Gabriele Bocciarelli (amico di Francesca)
Il re degli scacchi
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Andrea Barzini
- Scritto da: Duccio Camerini
Trama
[modifica | modifica wikitesto]A Gubbio si svolge il torneo degli scacchi viventi, e il Vescovo regala a Don Matteo un libro in cui vengono narrate le precedenti edizioni: ci sono scritti gli elenchi dei partecipanti, l'andamento delle singole partite mossa per mossa e gli esiti finali di ogni torneo. La gioia e l'entusiasmo della popolazione per questo evento viene rovinata dall'azione di un misterioso aggressore che spara a degli uomini anziani con lo scopo di ferirli alle gambe, e poi rivendica questi gesti usando il soprannome "Re degli scacchi". Un carabiniere di cognome Jeremey viene gravemente ferito durante una notte nel tentativo di sventare un attacco del re degli scacchi. Il terrore si diffonde in città, e un colonnello arriva in caserma e rimprovera il capitano Anceschi e il maresciallo Cecchini perché non sono ancora riusciti a identificare questa persona. Don Matteo, consultando il libro regalatogli dal Vescovo, scopre che gli anziani feriti dal re degli scacchi avevano partecipato a un'edizione del torneo degli scacchi viventi molti anni prima, quando un giocatore molto in gamba era soprannominato proprio "il Re degli scacchi".
- Altri interpreti: Maria Grazia Nazzari (Ester Malfatti), Cecilia Luci (Ludovica Porrego), Franco Ravera (Faliero Morrione), Sebastiano Rizzo (Massimo), Leone Pompucci (Colonnello Tarquinio)
La lettera anonima
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Leone Pompucci
- Scritto da: Duccio Camerini
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Patrizia, figlia del maresciallo Cecchini, è diventata molto amica di Michela, una sua coetanea, figlia del professor Romarli, un esperto di edilizia che lavora come perito per il Comune di Gubbio. Una mattina, il professor Romarli riceve una lettera anonima, e, dopo averne letto il contenuto, tenta di suicidarsi gettandosi dalla finestra del suo appartamento. Fortunatamente, il maresciallo Cecchini e il brigadiere Ghisoni erano andati da lui per interrogarlo riguardo a una tangente; i due carabinieri soccorrono tempestivamente il professore, che entra in coma. La lettera anonima faceva riferimento al fatto che Romarli veniva tradito dalla moglie. Il capitano Anceschi indaga sia sulla tangente, sia sul tentato suicidio, ma non riesce a trovare indizi soddisfacenti su chi può aver scritto quella lettera. Nel frattempo, anche molti eugubini ricevono delle lettere anonime in cui si fa riferimento a relazioni extra-coniugali. Don Matteo, durante un'omelia, convince i suoi parrocchiani a denunciare questi atti vigliacchi, senza vergognarsi e alla fine scopre che l'autrice delle lettere è Michela (con la complicità di Patrizia): ella, infatti, voleva che i genitori si separassero perché non ne poteva più che i genitori litigassero fra loro e la tessero fuori dalla storia, trascurandola affettivamente, solo perché era ancora minorenne.
Contemporaneamente a tutta l'indagine, la madre del capitano Anceschi viene da Roma a fare visita a suo figlio e gli chiede se si è fidanzato.
- Altri interpreti: Giacinto Ferro (Prof. Romalli), Carola Stagnaro (moglie di Romalli), Gianna Giachetti (Maria Anceschi), Francesca Perini (Michela Romarli), Maurizio Sgroi (Giampiero Onofri)
Il volo
[modifica | modifica wikitesto]- Diretto da: Andrea Barzini
- Scritto da: Mauro Marsili e Isabella Franconetti
Trama
[modifica | modifica wikitesto]A Gubbio si svolge la gara di deltaplano sponsorizzata da Lo Monaco, un imprenditore che sta per entrare in politica. Si sfidano Francesco Monti e Federico Tornabuoni; quest'ultimo non prova semplice rivalità sportiva nei confronti del suo avversario, ma odio e invidia, perché secondo lui Francesco gli ha portato via la fidanzata. In realtà Anna, che prima stava con Federico, ha liberamente scelto di lasciarlo per mettersi con Francesco. Tra gli spettatori della gara ci sono anche i Carabinieri e gli abitanti della canonica: Pippo si è messo in testa di diventare carabiniere, ma il maresciallo Cecchini cerca di fargli capire che non è un mestiere adatto a lui. Francesco Monti inizia a volare con il suo deltaplano, ma precipita pochi minuti dopo il decollo e muore: qualcuno ha sabotato l'apparecchio. Le indagini si concentrano subito sulla vita privata della vittima: Anceschi sospetta di Federico, che avrebbe potuto uccidere Francesco perché non accettava la fine della relazione con Anna. Don Matteo entra in possesso di alcune foto scattate dalla vittima, che ritraggono un fiume rosso: probabilmente il movente del delitto non è passionale.
- Altri interpreti: Denis Fasolo (Edoardo Gandolfi), Francesca Fava (Anna), Paolo De Giorgio (Federico Tornabuoni), Gianni Franco (Vincenzo Lo Monaco)