Ermengarda II d'Alvernia
Ermengarda II d'Alvernia | |
---|---|
contessa d'Alvernia | |
In carica | 872 - 883 |
Nome completo | Ermengarda d'Alvernia |
Altri titoli | contessa di Tolosa, di Autun e marchesa di Settimania e d'Aquitania. |
Nascita | ? |
Morte | dopo il 21 luglio 883 |
Padre | Bernardo I d'Alvernia |
Madre | Liutgarda |
Consorte | Bernardo III di Tolosa |
Figli | Guglielmo il Pio od il Vecchio Guerino di Tolosa Ava e Adelaide o Adalinda |
Ermengarda II d'Alvernia in francese Ermengarde II d'Auvergn (... – dopo il 21 luglio 883) fu contessa d'Alvernia, e di Provenza e marchesa di Settimania e d'Aquitania.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Ermengarda, figlia di Bernardo I d'Alvernia e Liutgarda,[1] aveva sposato il futuro conte d'Alvernia, Bernardo II, detto Piede di Velluto[2](Uzès 22 marzo 841[3]- 886), come risulta da due documenti, uno del carteggio dell'abbazia Saint-Julien de Brioude per una donazione all'abbazia stessa[2], ed uno, del luglio 883, per una donazione all'abbazia di Conques[2].Presunta nipote di Guerino di Provenza e Guerino I d'Alvernia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ermengarda aveva sposato Bernardo, figlia del conte Bernardo I d'Alvernia († 868) e di Liutgarda,[4] come risulta da alcuni documenti, sopra citati, relativi ad alcune donazioni fatte alle abbazie di Brioude e di Conques[4] e da una donazione fatta, nel 916, dal figlio primogenito, Guglielmo alla chiesa della Ss. Trinità in memoria dei genitori, Bernardo ed Ermengarda[4].
Secondo gli Annales Bertiniani, suo marito Bernardo nell'868 era ancora marchese di Gotia o Settimania[5] Bernardo, che ambiva alla contea d'Alvernia, in quanto la moglie, Ermengarda, era la figlia del conte, Bernardo I d'Alvernia, la ottenne, nell'872[4], dopo aver spodestato il conte, Gerardo II.
Gli Annales Bertiniani citano Bernardo come conte di Alvernia (Bernardum Arvernicum comitem)[6].
Da un documento presente nel carteggio dell'abbazia di Conques in Rouergue si ha notizia che il conte Bernardo con la moglie, Ermengarda, nell'882) fece una donazione di una proprietà all'abbazia di Conques[4] e, secondo l'Histoire Générale de Languedoc (volume II), ne fece un'altra l'anno successivo[4].
Nell'885 l'imperatore Carlo il Grosso, ora anche re d'Aquitania e di Provenza gli concesse il titolo di marchesi d'Aquitania.
Ermengarda morì dopo il 21 luglio 883 suo marito Bernardo nell'886, come risulta dal mortuario della chiesa principale di Lione[7], lasciando al figlio Guglielmo il Pio il titolo della contea d'Alvernia, mentre la contea di Tolosa ritornò alla famiglia Rouergue, dopo la morte di Guerino di Tolosa.
Figli
[modifica | modifica wikitesto]Da Ermengarda, Bernardo ebbe quattro figli[4]:
- Guglielmo il Pio od il Vecchio (ca.860-918), conte d'Alvernia, marchese di Settimania e duca d'Aquitania.
- Guerino di Tolosa († prima idel 918), citato in due documenti in cui si accenna a donazioni fatte dal nipote, Alfredo, nell'ottobre 927, anche in sua memoria[4]
- Ava(† prima idel 913), citata come badessa in una donazione del fratello Guglielmo, nell'893, in un documento presente nel carteggio dell'abbazia di Cluny [4]
- Adelaide o Adalinda, che, secondo l'Histoire Générale de Languedoc (volume II), sposò il conte Alfredo I di Carcassonne (930/940 - † 906), entrambi citati in due documenti in cui si accenna alle donazioni fatte dal figlio, Alfredo, nell'ottobre 927, anche in loro memoria[4]. Adelaide e Alfredo ebbero tre figli[4]:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) #ES Nobiltà dell'Alvernia - Bernard
- ^ a b c (EN) #ES Nobiltà Carolinga - Bernard
- ^ (LA) Le manuel de Dhuoda ,par 5, Pagg 51 e 52
- ^ a b c d e f g h i j k (EN) duchi d'Aquitania - Bernard
- ^ (LA) Annales de Saint-Bertin, Pag 182 (e nota c)
- ^ (LA) Annales de Saint-Bertin, Pag 258
- ^ (EN) #ES Nobiltà della Settimania - Bernard
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus primus.
- (LA) Le manuel de Dhuoda.
- (LA) Annales Bertiniani.
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 583–635
- (FR) Claude Devic e Joseph Vaissette, Histoire générale de Languedoc Google Books Vol. 1 (1840), Vol. 2 (1840), Vol. 3 (1841), Vol. 4 (1749), Vol. 5 (1842), Vol. 6 (1843), Vol. 7 (1843), Vol. 8 (1844), Vol. 9 (1845)