F.B.I. contro Al Capone

F.B.I. contro Al Capone
Titolo originaleThe Scarface Mob
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1959
Durata102 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
Generedrammatico, poliziesco
RegiaPhil Karlson
SoggettoEliot Ness, Oscar Fraley
SceneggiaturaPaul Monash
ProduttoreQuinn Martin
Casa di produzioneDesilu Productions
FotografiaCharles Straumer
MontaggioRobert L. Swanson
MusicheWilbur Hatch
ScenografiaRalph Berger, Frank T. Smith (art director)
Sandy Grace (set decorator)
TruccoEdwin Butterworth, Lorraine Roberson
Interpreti e personaggi

F.B.I. contro Al Capone (The Scarface Mob) è un film del 1959 diretto da Phil Karlson. È originariamente un episodio della serie televisiva antologica Westinghouse Desilu Playhouse trasmesso in due parti il 20 il 27 aprile 1959. Fu poi distribuito al cinema nel 1962.[1]

È un film di gangster a sfondo poliziesco statunitense con Robert Stack, Keenan Wynn e Barbara Nichols. È basato sul romanzo del 1957 The Untouchables di Eliot Ness e segue le gesta del boss di Chicago Al Capone e la sua cattura da parte dell'FBI.[1]

Il film, diretto da Phil Karlson su una sceneggiatura di Paul Monash e un soggetto di Eliot Ness e Oscar Fraley, fu prodotto da Quinn Martin per la Desilu Productions e girato nei Desilu Studios a Culver City, California.

Colonna sonora

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Distribuzione

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Il film fu distribuito con il titolo The Scarface Mob negli Stati Uniti nell'agosto del 1962 al cinema dalla Desilu Film Distributing.

Altre distribuzioni:

  • nei Paesi Bassi nel 1960
  • in Spagna il 30 gennaio 1961 (Cara Cortada)
  • in Francia il 3 febbraio 1961 (Les incorruptibles défient Al Capone)
  • in Finlandia il 14 aprile 1961 (Poliisi taistelee)
  • in Svezia il 13 agosto 1962 (7 omutliga män)
  • in Italia (F.B.I. contro Al Capone)
  • in Brasile (A Quadrilha de Scarface)
  • in Francia (Scarface Gang)
  • in Grecia (I F.B.I. enantion tou Capone)
  • in Turchia (Damgali yüzler)
  • in Germania Ovest (Al Capone kehrt zurück)

Secondo Leonard Maltin il film è "piuttosto forte specialmente per gli standard televisivi".[2]

  1. ^ a b (EN) American Film Institute, su afi.com. URL consultato il 3 luglio 2013.
  2. ^ Leonard Maltin, Guida ai film 2009, Dalai editore, 2008, ISBN 8860181631.

Collegamenti esterni

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