Fenomeno di Ashman

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Il fenomeno di Ashman, noto anche come battito di Ashman, descrive un particolare tipo di complesso QRS ampio, spesso isolato che si vede tipicamente nella fibrillazione atriale. È spesso interpretato erroneamente come un complesso ventricolare prematuro.

Il nome deriva dallo studioso Richard Ashman (1890 – 1969),[1] dopo essere stato descritto per la prima volta da Gouaux e Ashman nel 1947.[2]

Presentazione

[modifica | modifica wikitesto]

Il fenomeno di Ashman è descritto come un complesso QRS ampio che seguono un breve intervallo RR preceduto da un lungo intervallo RR.[3] Questo breve complesso QRS in genere ha una morfologia a blocchi di branca destra e rappresenta un complesso condotto in modo aberrante che ha origine sopra il nodo AV e raramente ha origine nel ventricolo destro o sinistro.

Si verifica perché la durata del periodo refrattario del miocardio è proporzionale all'intervallo RR del ciclo precedente. Un breve intervallo RR è associato a una durata più breve del potenziale d'azione e viceversa. Un lungo ciclo RR prolungherà il periodo refrattario che ne consegue e se segue un ciclo più breve, è probabile che il battito che termina il ciclo sia condotto in modo aberrante. Poiché il periodo refrattario del ramo del fascio destro è più lungo di quello sinistro, il fascio destro sarà ancora nel periodo refrattario quando l'impulso sopraventricolare raggiunge il sistema His-Purkinje, risultando in un complesso con morfologia di blocco di branca destro.

Clinicamente, è spesso asintomatico se non associato a nessun quadro cardiologico e considerato di natura benigna.

  1. ^ The Ashman phenomenon, in J la State Med Soc, vol. 156, n. 3, 2004, pp. 159–62, PMID 15233390.
  2. ^ JL Gouaux e Ashman, R, Auricular fibrillation with aberration simulating ventricular paroxysmal tachycardia., in American Heart Journal, vol. 34, n. 3, Sep 1947, pp. 366–73, DOI:10.1016/0002-8703(47)90487-0, PMID 20262631.
  3. ^ Review #1, su amc.edu. URL consultato il 21 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2007).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Medicina