Ferrovia Belluno-Feltre-Treviso
Belluno-Feltre-Treviso | |
---|---|
Stati attraversati | ITA |
Inizio | Belluno |
Fine | Treviso |
Attivazione | 1884-86 |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | SV SFM |
Lunghezza | 85 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | No (in corso)[1] |
Note | Dal 9 Giugno al 7 Settembre la ferrovia Treviso - Belluno è chiusa per lavori. |
Ferrovie | |
La ferrovia Belluno-Feltre-Treviso è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale a scartamento ordinario che unisce la città di Belluno a Treviso, percorrendo la valle del Piave.
La linea ferroviaria è gestita da Rete Ferroviaria Italiana che la qualifica come complementare[2].
Il servizio ferroviario passeggeri regionale e di lunga percorrenza è espletato da Trenitalia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Tratta | Inaugurazione[3] |
---|---|
Treviso-Cornuda | 1º aprile 1884 |
Cornuda-Feltre-Belluno | 10 novembre 1886 |
La Belluno-Feltre-Treviso fu inserita tra le linee di completamento di seconda categoria dalla legge 29 luglio 1879, n. 5002[4]. La costruzione fu assegnata alla Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali che aprì il tratto tra Treviso e Cornuda il 1º aprile 1884, mentre quello fino a Belluno entrò in funzione il 10 novembre 1886.
A seguito della statalizzazione delle ferrovie italiane, tra il 1905 e il 1906, la gestione passò alle Ferrovie dello Stato[5][6].
Fino al 1955 dalla stazione di Sedico-Bribano si diramava la linea privata Bribano-Agordo, inaugurata nel 1925 per il trasporto di viaggiatori, ma soprattutto dei minerali di pirite dalle miniere dell'agordino.
Elettrificazione
[modifica | modifica wikitesto]Con l'aggiornamento del contratto di programma RFI-MIT del 24 luglio 2019 sono stati stanziati i fondi mancanti per l'elettrificazione dell'intera linea da Treviso a Belluno, andando così a completare l'ultimo tassello dell'anello basso bellunese.[7] I lavori sono iniziati sulla tratta Belluno-Feltre che resterà chiusa dal 13 dicembre 2020 fino all'11 dicembre 2021, quando inizieranno anche i lavori per la Feltre-Montebelluna che rimarrà chiusa per tutta l'estate 2022 e anche per quella del 2023[8]
Il termine dei lavori è previsto per fine 2025.[9]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Stazioni e fermate | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| per Calalzo e per Conegliano | |||||||
| 85+124 | Belluno (vecchia), † 1912 | ||||||
| 85+093 | Belluno * 1912 | 392 m s.l.m. | |||||
| 84+322 | Bivio Cadore * 8/8/1912 † 6/6/1929 | ||||||
| torrente Gresal | |||||||
| per Agordo (SAIF) † 1955 | |||||||
| raccordo FS-SAIF | |||||||
| 73+025 | Bribano SAIF / Sedico-Bribano | 300 m s.l.m. | |||||
| torrente Cordevole | |||||||
| 68+760 | Santa Giustina-Cesio | 295 m s.l.m. | |||||
| raccordo per la cartiera | |||||||
| SS50 | |||||||
| galleria Viera | (424 m) | ||||||
| 61+639 | Busche-Lentiai-Mel | 264 m s.l.m. | |||||
| SS50 | |||||||
| 54+560 | Feltre | 256 m s.l.m. | |||||
| collegamento in progetto per Primolano[10] | |||||||
| galleria Villaga | (231 m) | ||||||
| torrente Sonna | |||||||
| 48+388 | Raddoppio Sonna | ||||||
| galleria Sanzan 1^ e 2^ | (xx m) | ||||||
| 42+908 | Quero-Vas | 196 m s.l.m. | |||||
| galleria Scalon | (xx m) | ||||||
| torrente Tegorzo | |||||||
| 37+404 | Alano-Fener-Valdobbiadene | 181 m s.l.m. | |||||
| 33+915 | Pederobba-Cavaso-Possagno | 166 m s.l.m. | |||||
| SR348 | |||||||
| 29+201 | Levada * 1914[11] | 164 m s.l.m. | |||||
| 27+331 | Cornuda | 159 m s.l.m. | |||||
| SR348 | |||||||
| per Valdobbiadene | |||||||
| ||||||||
| per Asolo | |||||||
| 20+064 | Montebelluna | 114 m s.l.m. | |||||
| ||||||||
| per Camposampiero / per Susegana † 1966 | |||||||
| Superstrada Pedemontana Veneta | |||||||
| 15+092 | Trevignano-Signoressa | 81 m s.l.m. | |||||
| 10+090 | Postioma | 54 m s.l.m. | |||||
| 6+253 | Paese-Castagnole | 34 m s.l.m. | |||||
| Treviso San Giuseppe | |||||||
| per Vicenza e per Ostiglia † anni '40 | |||||||
| 1+639 | Treviso Porta Santi Quaranta | 16 m s.l.m. | |||||
| fiume Sile | |||||||
| per Venezia | |||||||
| 0+000 | Treviso Centrale | 15 m s.l.m. | |||||
| per Udine | |||||||
| per Portogruaro | |||||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La linea è una ferrovia a binario semplice e a trazione termica. Fu esercita con il blocco telefonico e dagli anni trenta a Dirigenza unica. È esercita in CTC con blocco conta-assi e ACEI soprattutto di tipo semplificato (I 0/19).
Fino al 31 maggio 2011 la circolazione è stata regolata dal Dirigente Centrale Operativo (DCO) con sede a Belluno, lo stesso giorno il DCO è stato trasferito a Venezia Mestre[12].
Fra il 1913 e il 1931 la stazione di Montebelluna era comune a quella delle tranvie Montebelluna-Asolo e Montebelluna-Valdobbiadene, gestite dalla Società Veneta.
Materiale rotabile
[modifica | modifica wikitesto]La linea venne percorsa da treni trainati da locomotive a vapore. In seguito circolarono anche automotrici. Negli anni settanta i treni erano effettuati da ALn 772 e per la Freccia delle Dolomiti venivano utilizzate Aln 442/448. Ad esse anni dopo si aggiunsero anche ALn 773 con rimorchi Ln 664 e le D.345 si sostituirono alle locomotive a vapore. Gli anni ottanta videro l'arrivo delle ALn 668 e dei treni "navetta" al traino delle locomotive diesel D.445 assegnate al deposito di Treviso. Con il cambio orario estivo 2021, hanno terminato il servizio commerciale su questa linea.
Nel 2006 sono cominciati a circolare i Minuetti Diesel ALn 501/502. Nel 2016 sono arrivati gli Swing ATR 220 Tr.
Nel 2021 sono iniziati i lavori per l'elettrificazione per la linea che verrà conclusa a fine 2025.[9][13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Inizio lavori tratto Belluno-Feltre il 13 dicembre 2020.
- ^ RFI – Rete in esercizio (PDF), su site.rfi.it. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
- ^ Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007. URL consultato il 10 giugno 2011.
- ^ Tabella B, punto 7 s:L. 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno.
- ^ Cornolò, 2005, p. 16.
- ^ Legge 15 luglio 1906, n. 324, pel riscatto delle strade ferrate Meridionali e per la liquidazione della gestione della Rete Adriatica.
- ^ Comunicato n. 1214 – Regione del Veneto, su regione.veneto.it, 24 luglio 2019.
- ^ Estate 2022 senza treni per lavori fra Belluno, Feltre, Montebelluna e Treviso, su qdpnews.it, 3 aprile 2022.
- ^ a b Tornano i treni da Feltre fino in Cadore. Rfi: «Elettrificazione pronta a fine 2025», in Corriere delle Alpi, 24 ottobre 2022. URL consultato il 2 novembre 2022.
- ^ Ferrovia Feltre – Primolano, previsti una galleria di 7 chilometri, in Corriere delle Alpi, 30 aprile 2023. URL consultato il 4 maggio 2023.
- ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 138, 1914.
- ^ RFI, Circolare territoriale VE 7/2011.
- ^ Dal 30 ottobre tornano i treni sulle tratte Belluno-Feltre e Ponte-Calalzo, su ilgazzettino.it, 7 ottobre 2022. URL consultato il 2 novembre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, 2ª ed., Ponte San Nicolo, Duegi Editrice, 2005, ISBN 88-900979-6-5.
- Marina Delli Colli, La Padova-Calalzo, in Voci della rotaia, Roma, 1978.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene il testo completo del Progetto di una ferrovia da Treviso per Feltre e Belluno di Luigi Tatti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ferrovia Montebelluna-Treviso