Foresta di Marganai

Foresta di Marganai
Tipo di areaforesta demaniale
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Comune
Superficie a terra3650 ha
GestoreAgenzia Forestas
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Foresta di Marganai
Foresta di Marganai
Sito istituzionale

La foresta demaniale di Marganai si estende per una superficie complessiva di 3.650 ettari nella provincia del Sud Sardegna e ricade nei comuni di Domusnovas, Fluminimaggiore e Iglesias.

Fa parte del progetto del Parco naturale di Monte Linas, Marganai-Oridda, Montimannu.[1]

La vegetazione mostra i segni dell'indiscriminata azione antropica dovuta ad incendi e pascoli. Gran parte del territorio collinare e submontano è coperto dalla lecceta interrotta in vari punti da zone di rimboschimento, attività iniziata dal 1914, dove si è fatto uso principalmente di conifere del genere Pinus. Dal punto di vista "Zone fitoclimatiche | fitoclimatico" la vegetazione è classificabile come Lauretum del 3º tipo senza siccità estiva con sottozona calda e fredda. Le associazioni vegetali presenti nel territorio sono riconducibili al Viburno-Quecetum ilicis, formazione mesofile accompagnate da sporadica presenza di corbezzolo e zone in cui è presente una netta prevalenza di sclerofille termoxerofile dell'orizzonte inferiore. Il sottobosco è popolato soprattutto da elementi della macchia a Olea europaea|oleastro Olea europaea var. sylvestris e lentischio|lentisco.

Gran parte delle formazioni sedimentarie si sono originate nell'era Paleozoica e Mesozoica, dando vita a substrati calcarei dove sono presenti dolomie e calcari dolomitici. L'aspetto morfologico presenta zone irregolari dove in alcuni tratti affiora la roccia in cime aspre intervallate da valli più o meno profondi di natura sabbiosa e argillosa.

L'estate è caratterizzata da una stagione secca con precipitazioni poco abbondanti, mentre le piogge trovano un picco massimo durante le stagioni fredde (autunno-inverno).

  1. ^ Foresta Marganai, su www.sardegnaforeste.it. URL consultato il 7 ottobre 2023.

Collegamenti esterni

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