Francesco Restelli
Francesco Restelli | |
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Deputato del Regno di Sardegna | |
Legislatura | II, VII |
Collegio |
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Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | VIII, IX, X, XI, XII, XIII |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Avvocato, giornalista, giurista |
Francesco Restelli (Milano, 5 ottobre 1814 – Milano, 5 marzo 1890) è stato un politico, patriota e avvocato italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Valente avvocato (si formò alla scuola del Romagnosi), partecipò al congresso degli scienziati a Milano nel 1845 ove presentò uno studio su fenomeni economico-sociali, suscitando vivo interesse.
Nel 1848 partecipò attivamente alle cinque giornate di Milano. Venne successivamente inviato dal governo provvisorio di Milano in missione a Venezia, pure insorta e liberata, al fine di promuovere l'annessione del Veneto e della Lombardia allo stato sabaudo.
Tornato a Milano, assieme a Manfredo Fanti resse il Comitato di pubblica difesa, che subentrò al provvisorio gabinetto della Lombardia nel luglio dello stesso anno.
Con il ritorno degli austriaci a Milano, fu costretto all'esilio a Lugano. Quivi scrisse con Pietro Maestri Gli ultimi tristissimi casi di Milano narrati dal Comitato di Pubblica Difesa.
Nel gennaio 1849 fu eletto deputato del Regno di Sardegna per la II legislatura, ma rassegno le dimissioni il 7 febbraio per lettera e quindi non partecipò ai lavori[1].
In seguito si recò a Genova e a Firenze e amnistiato dal governo austriaco, poté tornare definitivamente in Lombardia nel 1854. A Milano non rinunciò all'impegno politico mandando tra l'altro a Napoleone III un rapporto sulle condizioni dello spirito pubblico in Lombardia.
Riprese l'attività politica nelle file della destra storica; fu infatti deputato alla VII legislatura del Regno di Sardegna e deputato del Regno d'Italia dal 1861 per varie legislature e Vicepresidente della Camera nel 1871, '73 e '74.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rinaldo Caddeo: Francesco Restelli. In: Epistolario di Carlo Cattaneo. Gaspero Barbèra Editore, Firenze 1949, S. 115, 116, 126, 171, 239, 259, 260, 273, 275, 277, 279, 280, 282, 283, 318, 324, 325, 345, 347, 458, 460, 462, 468, 470, 472, 488, 490–504.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Francesco Restelli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Restelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Restèlli, Francesco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Menghini, RESTELLI, Francesco, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Restèlli, Francésco, su sapere.it, De Agostini.
- Francesco Restelli, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Il sito web del Podere Restelli, fondato dal patriota, su podererestelli.it. URL consultato il 16 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 288147286 · ISNI (EN) 0000 0003 9378 4360 · BAV 495/239883 · LCCN (EN) no89013014 · GND (DE) 1029071292 |
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