Francesco Ruggieri

Francesco Ruggieri, noto anche come Rugier, Ruggeri , Ruggerius, Rugeri (Cremona, 1630 circa – Cremona, 28 ottobre 1698), è stato un liutaio italiano.

Fu probabilmente un allievo di Nicolò Amati,[1] uno dei maggiori liutai di Cremona, anche se alcune fonti dissentono da questa ipotesi.[2]

A sostegno della tesi che Ruggieri possa esser stato un allievo di Nicolò Amati, vi è una causa intentata, nel 1685, da un violinista che protestò presso il duca di Modena sostenendo di essere stato vittima di una frode. In questo caso, il celebre violinista e compositore Tomaso Antonio Vitali aveva acquistato un violino che pretendeva essere una creazione di Nicolò Amati. Invece, sotto l'etichetta Amati vi era un'etichetta di Francesco Ruggieri. A quel tempo vi era una differenza di prezzo di 3-1 fra un Amati e Ruggieri, quindi la questione costituiva un tentativo di truffa.[3] Tuttavia, questo caso può anche indicare che Ruggieri, che stava lavorando all'ombra dei grandi liutai cremonesi Amati, Guarneri e Stradivari, ricorse ad un atto disperato per fare una vendita. Il risultato della causa in tribunale non è nota, ma entrambi i casi potrebbe rivelarsi validi.

Comunque, Francesco fu il capostipite di una importante famiglia di liutai che conta:

  • Giovanni Battista Ruggieri (1653-1711) figlio maggiore di Francesco Ruggieri.
  • Giacinto Ruggieri (1661-1697) secondogenito di Francesco Ruggieri.
  • Vincenzo Ruggieri (1663-1719) terzogenito di Francesco Ruggieri. Era il terzo figlio di Francesco Rugeri. Vincenzo godeva di una considerevole fortuna come fabbricante di violini ed era forse il migliore artigiano della famiglia. I suoi violini avanzavano sui modelli di suo padre, adattando un arco piatto influenzato da Stradivari. La qualità complessiva dei suoi strumenti è eccezionale e merita di essere classificata almeno come quella del suo padre più famoso. [4]Era anche il probabile insegnante di Carlo Bergonzi (liutaio).[5]
  • Antonio Ruggieri figlio di Giacinto Ruggieri.

Anche se Francesco Ruggieri realizzò violini e viole, la sua importanza deriva dallo sviluppo di una versione più piccola del violoncello, che è ora divenuta lo standard.[6] Tutti gli strumenti creati da Ruggieri sono altamente desiderabili per la loro costruzione e il loro tono superiore.

  1. ^ Smithsonian Institution, Violin Makers of the Ruggieri Family, su si.edu. URL consultato il 2 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2006).
  2. ^ William Bartruff, The History of the Violin, su bartruff.com. URL consultato il 2 novembre 2006 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2007).
  3. ^ Erin Shrader, Designer Labels, su stringsmagazine.com. URL consultato il 2 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2006).
  4. ^ Christopher Reuning, Vincenzo Rugeri, in The Strad, Oct 2007, n. 70-71.
  5. ^ Reuning, Christopher., Carlo Bergonzi : alla scoperta di un grande maestro : a Cremonese master unveiled, Fondazione Antonio Stradivari Cremona - La Triennale, 2010, ISBN 9788889839188, OCLC 670755271.
  6. ^ Cozio.com, Francesco Ruggieri, su cozio.com. URL consultato il 2 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2006).
  • Tim Ingles, John Dilworth: Four Centuries of Violin Making: Fine Instruments from the Sotheby's Archive , Cozio Publishing, Rapperswil (CH) 2006; ISBN 0-9764431-1-2
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