Fratelli Miladinov

Dimitar Miladinov (Struga, 1810 – Istanbul, 23 gennaio 1862) e Konstantin Miladinov (Struga, 1830 – Istanbul, 18 gennaio 1862), meglio noti come i fratelli Miladinov, furono due poeti e folkloristi originari della Macedonia: sono stati importanti sia per la letteratura bulgara[4] sia per quella macedone. Sebbene loro stessi si definissero bulgari e abbiano contribuito al risorgimento bulgaro[5][6][7], diversi critici macedoni, privilegiando i natali, li considerano gli iniziatori della letteratura macedone[8][9]. Tuttavia, il titolo della loro opera principale è Ballate bulgare tradizionali. Allo stesso tempo, temendo il sorgere di sentimenti patriottici nei macedoni, il governo jugoslavo censurò le Ballate: quando poi, nel 1983, ci fu la prima edizione macedone dell'opera, ogni riferimento alla Bulgaria venne volontariamente omesso.
Semplicemente, si può accettare che nacquero entrambi sotto l'Impero ottomano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Konstantin, il minore
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Di Konstantin, il minore, si ricorda anche la poesia Taga za Jug (qui per il testo in Bulgaro: Taga za Jug), che scrisse in Russia spinto dalla nostalgia e dalla malattia[8] - la traduzione inglese del titolo, Longing for the south (Aspirando al sud), suggerisce una sforzo fisico e ideale in direzione del sud - della terra natale: la sua lettura costituisce, infatti, l'apertura del Festival della poesia di Struga[8]. Konstantin è il primo poeta lirico della letteratura macedone[8].
Konstantin, essendo il minore, risentì della morte del padre e dell'assenza del suo supporto economico: fu infatti Dimitar il suo principale educatore ed insegnante. Tuttavia, grazie all'appoggio del fratello e anzi su suo suggerimento, poté studiare Letteratura all'università di Atene. Nel 1856 partì per la Russia, ma già ad Odessa aveva finito i soldi; tuttavia, la locale comunità bulgara si organizzò per finanziarlo fino a Mosca. Lì frequentò l'università per approfondire le sue conoscenze di letteratura slava. Divenne così filologo.
Dalla Russia, Konstantin, forte delle sue conoscenze filologiche, aiutò il fratello a raccogliere materiale per le Ballate. Grazie all'interessamento del vescovo-mecenate Josip Strossmayer, l'opera fu poi pubblicata in Croazia - all'epoca parte dell'Impero austro-ungarico - nel 1860. Konstantin, entusiasta, saputo che il vescovo si sarebbe recato a Vienna, partì per l'Austria per conoscerlo dal vivo.
Quando Dimitar fu sospettato e arrestato - Konstantin era a Belgrado[8] - con l'accusa di spionaggio, si recò ad Istanbul - dov'era stato portato - ma finì arrestato a sua volta. Nonostante l'interessamento di Strossmayer - che fece quanto in suo potere per salvare i fratelli[8] -, la loro pena non fu commutata in alcun modo. Non è chiaro se furono messi nella stessa cella.
Dimitar, il maggiore
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Dimitar è stato il primogenito della famiglia: essendo ancora in vita il padre, poté studiare in Grecia e diventare insegnante, anche se poi dovette trasferirsi in Albania, per ragioni economiche, e lavorare nella camera di commercio della città di Durazzo. Come insegnante, ampliò il repertorio di materie, includendo quelle classiche come la Filosofia e il Greco antico[10].
Trasferitosi a Kilkis, in Grecia, per insegnare, si distinse nella vita sociale della cittadina opponendosi ai mercanti fanarioti. Kilkis si trova oggi nella regione della Macedonia Centrale - sempre in Grecia - e tuttavia Dimitar ottenne che la messa nella locale chiesa ortodossa fosse in antico slavo ecclesiastico. Nel 1859 venne a sapere che a Ocrida era stato re-introdotto il patriarcato bulgaro e così lasciò Kilkis entusiasta. A Ocrida tradusse la Bibbia in Bulgaro - oggi c'è chi dice che possa essere considerato Macedone.
Nel 1860 cercò di introdurre il Bulgaro nella scuola greca di Prilep, in Macedonia, scatenando reazioni violente. Scrivendo all'amico Tsarigradski Vestnik[era amico di un giornale?] osservava che, tuttavia, in tutta la provincia di Ocrida non c'erano che poche famiglie greche, mentre tutto il resto del popolo era puramente bulgaro[11]. Lo scandalo fu tale che il vescovo greco Miletos denunciò Dimitar come agente russo - le tensioni tra ottomani e russi erano forti sin dai tempi della Guerra di Crimea - e fu poi accusato di diffondere il panslavismo: per questo, fu imprigionato e trasferito a Istanbul.

Raggiunto da Konstantin, si ammalarono entrambi di tifo - tuttavia, è ignoto se fossero stati costretti nella medesima cella e quindi se si trattò di "contagio fraterno" - e di questo morirono poco dopo[12].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nationalism, Globalization and Orthodoxy: the social origins of ethnic conflict in the Balkans, Victor Roudometof, Greenwood Publishing Group, 2001, ISBN 0313319499, p. 144.
- ^ Language and National Identity in Greece, 1766-1976, Peter Mackridge, Oxford University Press, 2010, ISBN 019959905X, p. 189.
- ^ Who Are the Macedonians? Hugh Poulton, C. Hurst & Co. Publishers, 2000, ISBN 1850655340, p. 38.
- ^ History of the Literary Cultures of East-Central Europe: Junctures and Disjunctures in the 19th and 20th Centuries, Marcel Cornis-Pope, John Neubauer, John Benjamins Publishing, 2004, ISBN 9027234558, p. 326.
- ^ Phillips, John (2004). Macedonia: Warlords and Rebels in the Balkans. I.B.Tauris. p. 41. ISBN 186064841X.
- ^ In their correspondence both Brothers self identified as Bulgarians, see: Братя Миладинови – преписка. Издирил, коментирал и редактирал Никола Трайков (Българска академия на науките, Институт за история. Издателство на БАН, София 1964); in English: Miladinovi Brothers - Correspondence. Collected, commented and redacted from Nicola Traykov, (Bulgarian Academy of Sciences, Historical Institute, Sofia 1964.)
- ^ Developing Cultural Identity in the Balkans: Convergence Vs Divergence, Raymond Detrez, Pieter Plas, Peter Lang, 2005, ISBN 9052012970, p. 179.
- ^ a b c d e f Festival della poesia di Struga, sito del Festival Archiviato il 15 maggio 2004 in Internet Archive.
- ^ Some researchers and publicists argue that during the Ottoman period the term Bulgarian was not used to designate ethnic affiliation, rather to designate different sociocultural categories, see: The Macedonian Conflict by Loring M. Danforth.
- ^ Freedom Or Death: The Life of Gotsé Delchev, Mercia MacDermott, Pluto Press, 1978, ISBN 0904526321, p. 17.
- ^ Трайков, Н. Братя Миладинови.Преписка.1964 с. 43, 44
- ^ Roudometof, Victor (2002). Collective Memory, National Identity, and Ethnic Conflict: Greece, Bulgaria and the Macedonian question. Greenwood Publishing Group. p. 91. ISBN 0275976483.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fratelli Miladinov
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Testo originale completo delle Ballate, in Bulgaro (PDF), su promacedonia.org.
- Testo delle Ballate, sempre in Bulgaro, su liternet.bg.
- Foto che mostra la grafia di Konstantin (JPG), su macedoniainfo.com. URL consultato il 5 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2006).
- Konstantin sul sito della Struga, con Longing for the south, su struga.org. URL consultato il 5 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2004).