Gardnerycteris crenulatum
Gardnerycteris crenulatum | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Phyllostomidae |
Sottofamiglia | Phyllostominae |
Genere | Gardnerycteris |
Specie | G.crenulatum |
Nomenclatura binomiale | |
Gardnerycteris crenulatum E.Geoffroy, 1803 | |
Areale | |
Gardnerycteris crenulatum (E.Geoffroy, 1803) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso in America centrale e meridionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 55 e 69 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 46 e 55 mm, la lunghezza della coda tra 15 e 29 mm, la lunghezza del piede tra 10 e 14 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21 e 28 mm e un peso fino a 18 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è lunga. Le parti dorsali sono variano dal grigiastro al bruno-nerastro, con una striscia dorsale biancastra che si estende dalla nuca fino alla groppa, mentre le parti ventrali sono giallastre, con la base dei peli più scura. Il muso è relativamente corto, gli occhi sono piccoli. Sul mento è presente un solco a forma di V circondato da piccole protuberanze verrucose. La foglia nasale è molto lunga, larga e lanceolata, con i margini dentellati e frangiati con lunghi peli. Le orecchie sono grandi, ben separate tra loro ed appuntite, con la base rosata e l'estremità nerastra. È presente una macchia giallo-brunastra alla base posteriore di ogni orecchio, sebbene sia spesso indistinta. Il trago è lungo, appuntito e presenta due incavi profondi sul bordo posteriore. Le ali sono attaccate posteriormente ai lati dei piedi. La coda è lunga e si estende fino alla metà dell'ampio uropatagio. Il calcar è più lungo del piede. Il cariotipo è 2n=32 FN=60.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia in piccoli gruppi nelle cavità degli alberi e in edifici.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti come scarabei, mosche, falene, ragni, scorpioni raccolti sulla vegetazione e anche di lucertole.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Femmine con un feto ciascuna sono state catturate in settembre e ottobre nello stato brasiliano di Minas Gerais e in aprile nella Costa Rica.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa in America centrale dagli stati messicani di Campeche e Chiapas fino alla Bolivia settentrionale. È presente anche sull'isola di Trinidad.
Vive nelle foreste sempreverdi decidue secche, semi-decidue e a multistrato di pianura. È presente anche in piantagioni e nelle spianate in prossimità delle foreste.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 4 sottospecie:
- G.c.crenulatum: Venezuela orientale, Guyana, Suriname, Guyana francese, Brasile nord-orientale fino allo stato di Bahia; isola di Trinidad;
- G.c.keenani (Handley, 1960): Messico sud-orientale, Belize; Guatemala e Honduras settentrionali, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Venezuela nord-occidentale, Ecuador occidentale;
- G.c.longifolium (Wagner, 1843): Colombia meridionale, Ecuador orientale, Perù orientale, Brasile occidentale e centrale, Bolivia settentrionale;
- G.c.picatum (Thomas, 1903): stati brasiliani di Bahia e Rio de Janeiro.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e relativamente tollerante a diversi tipi di habitat, classifica M.crenulatum come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Sampaio, E., Lim, B., Peters, S., Miller, B., Cuarón, A.D. & de Grammont, P.C. 2008, Gardnerycteris crenulatum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Gardnerycteris crenulatum, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Reid, 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alfred L. Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404
- Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mimon crenulatum
- Wikispecies contiene informazioni su Mimon crenulatum