Gaspare Cavallini
Gaspare Cavallini | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 19 dicembre 1873 – 18 ottobre 1903 |
Legislatura | dalla XI (nomina 6 novembre 1873) alla XXI |
Tipo nomina | Categoria: 3 |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 18 febbraio 1861 – 7 settembre 1865 |
Durata mandato | 24 dicembre 1865[1] – 13 febbraio 1870[2] |
Durata mandato | 6 marzo 1870 – 6 novembre 1873 |
Legislatura | VIII, IX, X, XI |
Gruppo parlamentare | Centro-destra |
Collegio |
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Incarichi parlamentari | |
VIII legislatura
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Sito istituzionale | |
Deputato del Regno di Sardegna | |
Durata mandato | 26 giugno 1848[1] – 17 dicembre 1860 |
Legislatura | I, II, III, IV, V, VI, VII |
Gruppo parlamentare | Centro-destra |
Collegio | |
Incarichi parlamentari | |
II legislatura
III legislatura
IV legislatura
V legislatura
VI legislatura
VII legislatura
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università di Torino |
Professione | Avvocato |
Gaspare Cavallini (Mede, 11 novembre 1817 – Lesa, 18 ottobre 1903) è stato un avvocato e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Filippo e di Marianna Cardara Antona, nacque nel 1817 al castello di Tortorolo presso Mede. Apparteneva a una ricca famiglia di possidenti della Lomellina. Nel 1841 si laureò in giurisprudenza all'Università di Torino. Avvocato, di tendenze liberali, nel 1848 era giudice aggiunto presso il Tribunale di Casale Monferrato quando fu eletto per la prima legislatura del parlamento subalpino, e restò deputato (anche dopo l'unità d'Italia) fino alla nomina a senatore.
Politicamente fece parte della destra o centro-destra, votando talvolta contro i governi pur moderati della destra storica. Fu molto assiduo nell'attività parlamentare e fece parte dell'ufficio di presidenza per sette legislature (dalla II alla VIII).
Nel 1868 divenne segretario generale del ministero dell'interno, nel ministero ultraconservatore del Menabrea.
Nel 1873 venne nominato senatore, e anche in Senato fu molto stimato per la sua competenza in materia finanziaria e amministrativa.
Morì nel 1903 nella splendida villa Cavallini di Lesa, sul Lago Maggiore. Due suoi fratelli, Cesare e Carlo Giuseppe, erano stati deputati. Lasciò tre figli, Emilio, Adelaide e Filippo, che fu anch'egli deputato.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aristide Calani, Gaspare Cavallini, in Il Parlamento del Regno d'Italia, Milano, 1860.
- Telesforo Sarti, Il Parlamento subalpino e nazionale, profili e cenni biografici di tutti i deputati e senatori eletti e creati dal 1848 al 1890, Roma, Tipografia Pintucci, 1896, pag. 258.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gaspare Cavallini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gaspare Cavallini, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- CAVALLINI Gaspare, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.