Gherardo Pantano

Gherardo Pantano
NascitaOderzo, 1868
MorteMontecatini Terme, 1937
Cause della mortenaturali
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
SpecialitàBersaglieri
Gradogenerale di corpo d'armata
Guerre
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Gherardo Pantano (Oderzo, 1868Montecatini Terme, 1937) è stato un generale italiano.

Combattente in Abissinia, prese parte come tenente dei bersaglieri nel 1896 alla battaglia di Adua, durante la quale fu catturato dagli Etiopi e liberato solo nel 1898. Ricevette una medaglia d'argento al valor militare.

Massone, fu affiliato Maestro nella Loggia "Eritrea" di Massaua il 3 maggio 1901[1].

Dopo anni di esplorazioni nella remota Dancalia, Pantano col grado di tenente colonnello, comandò un battaglione di àscari del Regio esercito nel 1913 durante la conquista della Libia nel corso della guerra Italo turca.

Fu poi mandato in Eritrea a completare l'assetto difensivo della colonia, e durante la prima guerra mondiale, prese parte ai combattimenti di Montecucco e della Bansizza venendo promosso per meriti di guerra nel 1917 maggior generale. Alla fine della guerra comandò in Tripolitania, le divisioni Chieti, Pola ed Alessandria. Nel 1926 fu posto in ausiliaria col grado di generale di corpo d'armata [2].

Scrisse nel 1932 un'autobiografia, Ventitré anni di vita africana.

Medaglia d'argento al Valor Militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i fatti del 1896 in Abissinia»
  • La battaglia di Adua e il generale Baratieri, Cappelli, 1933
  • Ventitré anni di vita africana, Firenze, 1932.
  • Le profezie di Cassandra. Raccolta di scritti del gen. Giulio Douhet, Genova, 1931
  • Nel Benadir : la città di Merca e la regione Bimal, Livorno, 1910
  1. ^ V. Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, pp.207-208.
  2. ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/pantano-gherardo-generale_(Enciclopedia-Italiana)/
  3. ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

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Collegamenti esterni

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  • Gherardo Pantano, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autoritàVIAF (EN90297980 · ISNI (EN0000 0004 1964 2919 · SBN RAVV080260