Ghiacciaio del Miage
Ghiacciaio del Miage (FR) Glacier du Miage | |
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Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°47′51.82″N 6°50′58.57″E |
Intitolato a | Dômes de Miage |
Tipo | alpino |
Valle | Val Veny |
Lunghezza | 10 km |
Superficie | 11 km² |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande parte | Alpi Occidentali |
Grande settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Graie |
Sottosezione | Alpi del Monte Bianco |
Il ghiacciaio del Miage (pron. fr. AFI: [mjaʒ] - in francese, glacier du Miage) è un ghiacciaio della Valle d'Aosta che si origina e scende dal Monte Bianco. Si trova nella parte alta della val Veny.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]È lungo più di 10 km e si estende per 1100 ettari.
Prende forma dal ghiacciaio di Bionnassay e lungo la sua discesa viene alimentato dal ghiacciaio del Dôme e dal ghiacciaio del Monte Bianco.
La parte alta del ghiacciaio è solcata da crepacci e serraccate; la parte inferiore è completamente ricoperta da detriti.
Il ghiacciaio del Miage è il più grande ghiacciaio nero delle Alpi italiane e vede poco meno di 5 km² della sua lingua di ablazione ammantati da detrito roccioso con spessori da metrici a centimetrici. Il ghiacciaio, coperto da detriti dai 1800 m della fronte sino a oltre 2400 m di quota è stato oggetto di diversi studi recenti volti a caratterizzarne la copertura detritica (conseguente soprattutto ai frequenti crolli in roccia delle pareti incassanti accentuati dai processi di degradazione fisica quali crioclastismo e termoclastismo[1]) e a descrivere tutti quei processi e fenomeni influenzati dalla presenza del detrito sopraglaciale. Tra questi la fusione del ghiaccio che grazie alla copertura detritica vede una estrema variabilità a parità di quota[2]. Va infatti considerato che il detrito roccioso se presente in spessore superiore a quello definito "critico"[3] è in grado di limitare intensità e velocità dell'ablazione, in caso contrario (ovvero se lo spessore del detrito è inferiore al valore critico da determinare sperimentalmente su ciascun ghiacciaio nero studiato e dipendente da litologia, porosità e granulometria) la fusione avviene molto più rapidamente[4]. Quando il detrito sopraglaciale è sufficientemente stabile è possibile che esso costituisca anche un substrato per lo sviluppo di comunità animali e vegetali[5].
Accesso
[modifica | modifica wikitesto]Il ghiacciaio si raggiunge da Courmayeur percorrendo la Val Veny in macchina; lasciata la macchina, si continua su un facile sentiero su strada asfaltata fino ad un ponte. Da lì si prosegue verso destra per pochi minuti.
Lago del Miage
[modifica | modifica wikitesto]Sulla destra idrografica del Ghiacciaio del Miage è localizzato l'omonimo lago (a quota 2020 m s.l.m. circa), caratterizzato, almeno negli ultimi due secoli, da un particolare fenomeno che attira curiosi e turisti: il distacco di iceberg e il crollo repentino di grandi blocchi che rovinano dalla falesia di ghiaccio costituente la parte terminale del ghiacciaio, quella che si affaccia direttamente sul lago.
Rifugi
[modifica | modifica wikitesto]Il ghiacciaio costituisce il punto di accesso al rifugio Francesco Gonella ed al rifugio Durier (dal versante italiano).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Benn D and Evans JA (2010) Glaciers and glaciation. 2nd ed. United Kingdom: Hodder Education.
- Brock B, Mihalcea C, Kirkbride M, Diolaiuti G, Cutler M and Smiraglia C (2010) - Meteorology and surface energy fluxes in the 2005-2007 ablation seasons at Miage debris-covered Glacier, Mont Blanc Massif, Italian Alps. Journal of Geophysical Research, doi:10.1029/2009JD013224.
- Caccianiga M, Andreis C, Diolaiuti G, D'Agata C, Mihalcea C and Smiraglia C (2011) Alpine debris-covered glaciers as a habitat for plant life. The Holocene doi:10.1177/0959683611400219.
- Gobbi M, Isaia M and De Bernardi F (2011) Arthropod colonisation of a debris-covered glacier. The Holocene 21: 343-349.
- Mattson LE and Gardner JS (1989) Energy exchange and ablation rates on the debris-covered Rakhiot Glacier, Pakistan. Zeitschrift Für Gletscherkunde und Glazialgeologie 25(1): 17–32.
- Mihalcea C, Mayer C, Diolaiuti G, Lambrecht A and Smiraglia C (2006). Ice ablation and meteorological conditions on the debris covered area of Baltoro Glacier, Karakoram (Pakistan). Annals of Glaciology 43: 292-300.
- Mihalcea C, Brock B, Diolaiuti G, D'Agata C, Citterio M, Kirkbride M, Smiraglia C and Cutler M (2008) Using aster satellite and ground-based surface temperature measurements to derive supraglacial debris cover and thickness patterns on Miage Glacier (Mont Blanc Massif, Italy). Cold Regions Science and Technology 52: 341-354.
- Pelfini M, Santilli M, Leonelli G and Bozzoni M (2007) Investigating surface movements of debris-covered Miage glacier, Western Italian Alps, using dendroglaciological analysis. Journal of Glaciology 53(180): 141-152.
- Smiraglia C., G. Diolaiuti, D. Casati & M.P. Kirkbride (2000) - Recent areal and altimetric variations of Miage Glacier (Monte Bianco massif, Italian Alps). " Debris Covered Glaciers", IAHS, Wallingford, 227-233.
- ThompsonM.H., M.Kirkbride & B.V. Brock (2000) - Twentieth century surface elevation change of the Miage Glacier, Italian Alps. In " Debris Covered Glaciers", IAHS, Wallingford, 219-225.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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