Gioacchina de Vedruna
Santa Gioacchina de Vedruna | |
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Religiosa | |
Nascita | Vic, 16 aprile 1783 |
Morte | Barcellona, 22 maggio 1854 |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 19 maggio 1940 da papa Pio XII |
Canonizzazione | 12 aprile 1959 da papa Giovanni XXIII |
Ricorrenza | 22 maggio |
Gioacchina de Vedruna (Vic, 16 aprile 1783 – Barcellona, 22 maggio 1854) è stata una religiosa spagnola, fondatrice delle Suore Carmelitane della Carità; beatificata nel 1940, è stata proclamata santa da papa Giovanni XXIII nel 1959.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gioacchina nacque in una famiglia della borghesia catalana di Barcellona. Si sposò con l'avvocato e proprietario terriero Tedodoro de Mas, con il quale ebbe otto figli. Il marito morì nel 1816 e da vedova si trasferì con i figli nelle loro terre di Vic, dove pensò per la prima volta di entrare nel convento dei Carmelitani di Catalogna.
Le Suore Carmelitane della Carità
[modifica | modifica wikitesto]Trascorse la sua vita organizzando attività didattiche e curando i malati. Per svolgere questa missione, il suo assistente spirituale, il frate cappuccino Esteban de Olot la convinse nel 1826 a fondare la congregazione delle Carmelitane della Carità. Il vescovo di Vic, Pablo Jesús Corcuera, le chiese di ispirarsi alla regola carmelitana. Lo stesso vescovo scrisse la regola dell'ordine il 6 febbraio 1826 e il 26 febbraio dello stesso anno lei e altre otto donne presero i voti.
Dopo l'esilio in Francia (dal 1839 al 1843) a causa delle loro idee "assolutiste"[1] ritornò e fondò venti comunità nonostante le difficoltà causate dalla grande instabilità politica.
La congregazione si diffuse poi in tutta la Spagna, in Italia, in America Latina e in Asia.
Morte e canonizzazione
[modifica | modifica wikitesto]La malattia la costrinse ad abbandonare la sua posizione di superiora dell'ordine e, durante gli ultimi quattro anni della sua vita, rimase gradualmente paralizzata. Morì nel contagio di colera a Barcellona il 22 maggio 1854, all'età di 71 anni.
Gioacchina de Vedruna era nota per il grande senso di preghiera, di profonda fiducia in Dio e amore disinteressato. È stata beatificata da papa Pio XII nel 1940 e poi canonizzata nel 1959 da papa Giovanni XXIII. Il suo corpo incorrotto[2] riposa nel Manso Escorial (casa madre) di Vic.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La Gran Enciclopèdia en català Volumen 20, Barcelona, Edicions 62, 2004. ISBN 84-297-5448-2
- ^ 7 santi dal corpo incorrotto, su Aleteia.org - Italiano, 11 luglio 2018. URL consultato il 18 luglio 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gioacchina de Vedruna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vedruna, Joaquina de, santa, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (ES) Gioacchina de Vedruna, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Gioacchina de Vedruna, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Gioacchina de Vedruna, su causesanti.va, Congregazione delle cause dei santi.
- Istituto De Vedruna di Verona, su istitutodevedruna.com. URL consultato l'11 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2011).
- Istituto De Vedruna di Roma, su devedruna.it. URL consultato l'11 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2011).
- (ES) El Manso Escorial de Vic, su minorisa.es. URL consultato l'11 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2010).
- (NO) Biografia, su katolsk.no.
- (ES) Biografia di Santa Gioacchina de Vedruna, a cura di Luis Sanz Burata., su mercaba.org.
- (EN) American Catholic su Gioacchina de Vedruna, su americancatholic.org.
- (EN) Saint Patrick's Cathedral article on Joaquina Vedruna de Mas, Widow Foundress, su saintpatrickdc.org. URL consultato l'11 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2008).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88954969 · ISNI (EN) 0000 0000 6255 8190 · BAV 495/20385 · CERL cnp02046401 · LCCN (EN) no2018036726 · GND (DE) 189569727 · BNE (ES) XX1117106 (data) |
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