Giovanni Floris
Giovanni Floris (Roma, 27 dicembre 1967) è un giornalista, scrittore, saggista, autore televisivo e conduttore televisivo italiano.
Conduce dal 16 settembre 2014 il programma televisivo Dimartedì su LA7. Ha condotto Ballarò su Rai 3 ed è stato corrispondente Rai dagli Stati Uniti d'America, agli inizi degli anni 2000.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Bachisio Floris, bancario ma anche scrittore e autore di cabaret, e Pergentina Pedaccini,[1] si è diplomato al liceo classico Torquato Tasso di Roma e si è poi laureato con lode in Scienze politiche alla LUISS di Roma, dove è stato allievo di Luciano Pellicani, di Dario Antiseri, oltre che dei futuri ministri Domenico Fisichella e Antonio Martino. Successivamente ha lavorato nello studio del giuslavorista Gino Giugni, e ha collaborato con diverse riviste e giornali, tra cui l'Espresso, l'Avanti!, Il Messaggero. Vincitore del concorso d'accesso, frequenta il biennio sostitutivo del praticantato della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.[2]
Superata la prova di idoneità professionale, dopo un periodo di precariato (in cui ha lavorato anche presso l'agenzia di stampa AGI) è stato assunto dal Giornale Radio Rai nel 1996, dove è stato redattore economico, inviato e conduttore. In particolare ha condotto i GR del mattino, Radio anch'io e Baobab, oltre a essere inviato in Indonesia, Giappone, Thailandia, Cina per seguire la crisi delle Tigri Asiatiche, negli Stati Uniti, Cile, Argentina, Brasile per reportage sull'economia americana, in Irlanda, Regno Unito, Svezia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Lettonia, Ungheria per seguire il processo di integrazione delle economie europee. In Germania scovò un documento riservato del Governo che promuoveva i conti pubblici italiani[non chiaro].
Per il Giornale Radio seguì la nascita dell'euro, i principali summit internazionali e l'intero sviluppo del movimento no-global, fino ai fatti del G8 di Genova che raccontò come inviato e come conduttore di Radio anch'io. Si trovava a New York al momento degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. Dopo quell'esperienza, fu nominato corrispondente per la RAI dagli Stati Uniti d'America, con sede a New York, dove si trasferì.[2]
Dopo un anno, il 5 novembre 2002 divenne conduttore del nuovo talk-show di Rai 3 Ballarò, che lo ha portato alla notorietà. Ballarò alterna servizi inchiesta a dibattito tra gli ospiti in studio, ed è protagonista del dibattito politico di quegli anni. È autore di diversi saggi, tra cui Monopoli (Rizzoli 2005), Mal di Merito (Rizzoli 2007), La Fabbrica degli Ignoranti (Rizzoli 2008), Separati in patria (Rizzoli 2009),[2] Decapitati (Rizzoli 2011), Oggi è un altro giorno (Rizzoli 2013), Ultimo banco (Solferino 2018), L'Alleanza (Solferino 2020),L'essenziale (2023). Autore anche di romanzi: Il confine di Bonetti (Feltrinelli 2014), La prima regola degli Shardana (Feltrinelli 2016), Quella notte sono io (Rizzoli 2016), L'invisibile (Rizzoli 2019), il Gioco (Solferino 2022).
Il passaggio a LA7
[modifica | modifica wikitesto]Il 3 luglio 2014 viene comunicato che Floris lascia la Rai e che a partire dalla stagione 2014-2015 passerà sull'emittente LA7, con un contratto che lo legherà all'azienda fino al 2019, prolungato fino al 2024.[3] Il giornalista abbandona così la televisione pubblica dopo 12 anni di Ballarò e quasi venti di esperienza nell'azienda.[4] Nella rete di Urbano Cairo condurrà la trasmissione Dimartedì, il martedì sera in prima serata in concorrenza con Ballarò, e la trasmissione quotidiana Diciannovequaranta, in onda venti minuti prima del Tg La7.
Il 22 settembre 2014 Floris sostituisce Lilli Gruber alla conduzione di Otto e mezzo, di cui diventerà in seguito ospite, sospendendo la sua trasmissione Diciannovequaranta dopo solo due settimane di messa in onda (il programma non sarà più ripreso). Sostituirà nuovamente Lilli Gruber alla conduzione del programma nel giugno del 2022, in seguito alla positività al Covid-19 da parte della giornalista.[5]
Nel 2014 esce il primo romanzo di Floris, Il confine di Bonetti, edito da Feltrinelli. Nel 2016 è la volta del secondo romanzo: La prima regola degli Shardana sempre per Feltrinelli. Sempre nel 2016 esce per Rizzoli Quella notte sono io. Nel 2019 pubblica L'invisibile per Rizzoli.
Dal 17 aprile 2017 conduce Artedì, un programma per scoprire l'arte italiana, in onda ogni lunedì alle 23.10.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]È sposato con Beatrice Mariani e padre di due figli maschi, Valerio e Fabio.[6] Ha interpretato una piccola parte nel film Questa notte è ancora nostra.[7] Quando era studente ha anche lavorato come animatore nei villaggi turistici.[8]
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Ballarò (Rai 3, 5 novembre 2002-24 giugno 2014).
- Diciannovequaranta (LA7, 2014).
- diMartedì (LA7, dal 16 settembre 2014).
- Otto e mezzo (LA7, 2014, 2019, 2022-2023).
- Artedì (LA7, 2017).
Radio
[modifica | modifica wikitesto]- Giornale Radio Rai (1996-2004)
- Baobab (Radio 1, 1999-2004)
- Radio anch'io (Radio 1, 2001)
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- Questa notte è ancora nostra, regia di Paolo Genovese e Luca Miniero (2008).
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- I primi 25 anni, con Massimo Cabiati e Pietro Marta, Roma, Ediesse, 1993. ISBN 88-230-0130-7.
- Tossicoindipendenze, con Pietro Marta, Roma, Ediesse, 1994. ISBN 88-230-0142-0.
- Ma che volete da noi. Panoramica irriverente lungo un secolo, con Beatrice Mariani, Roma, Ediesse, 1994. ISBN 88-230-0145-5.
- Il tuo contratto di lavoro. Metalmeccanici, con Enrico Ceccotti, Roma, Ediesse, 1995. ISBN 88-230-0187-0.
- 1997 la CGIL per te. Contratti occupazione sicurezza. XIII congresso. La strategia della CGIL, Roma, Ediesse, 1996. ISBN 88-230-0266-4.
- Una cosa di (centro) sinistra. Tre anni di opposizione visti da vicino, Milano, Mondadori, 2004. ISBN 88-04-52987-3.
- Storiedibimbisenzastoria, Roma, Lapis, 2004. ISBN 88-7874-001-2.
- Fatti chiari. Giornali, radio, web, talk show. Come si racconta la notizia, con Filippo Nanni, Pergentina Pedaccini, Roma, Centro documentazione giornalistica, 2005.
- Monopoli. Conflitti d'interesse, caste e privilegi dell'economia italiana, Milano, Rizzoli, 2005. ISBN 88-17-00849-4.
- Risiko. I problemi degli italiani, le finte guerre della politica, Milano, Rizzoli, 2006. ISBN 88-17-01313-7.
- Mal di merito. L'epidemia di raccomandazioni che paralizza l'Italia, Milano, Rizzoli, 2007. ISBN 978-88-17-01957-6.
- Tu 6, con Lorenzo Terranera, Roma, Lapis, 2007. ISBN 978-88-7874-067-9.
- La fabbrica degli ignoranti. La disfatta della scuola italiana, Milano, Rizzoli, 2008. ISBN 978-88-17-02486-0.
- Separati in patria. Nord contro Sud. Perché l'Italia è sempre più divisa, Milano, Rizzoli, 2009. ISBN 978-88-17-03285-8.
- Zona retrocessione. Perché l'Italia rischia di finire in serie B, Milano, Rizzoli, 2010. ISBN 978-88-17-04315-1.
- Decapitati. Perché abbiamo la classe dirigente che non ci meritiamo, Milano, Rizzoli, 2011. ISBN 978-88-17-05147-7.
- Oggi è un altro giorno. La politica dopo la politica, Milano, Rizzoli, 2013. ISBN 978-88-17-06523-8.
- Il cinghiale e l'architetto. Come natura e cultura faranno ripartire l'Italia. (Corsivi - Corriere della Sera) 2013
- Il confine di Bonetti, Milano, Feltrinelli, 2014. ISBN 978-88-07-07034-1.
- La prima regola degli Shardana, Milano, Feltrinelli, 2016
- Quella notte sono io, Milano, Rizzoli, 2016. ISBN 88-17-09186-3
- Ultimo banco. Perché insegnanti e studenti possono salvare l'Italia. Solferino, 2018. ISBN 8828200057
- L'invisibile. Milano, Rizzoli, 2019. ISBN 9788817109949
- L'Alleanza. Noi e i nostri figli dalla guerra tra i mondi al patto per crescere. Solferino, 2020. ISBN 8828204990
- Il Gioco. Solferino, 2022. ISBN 8828210214
- L'essenziale. Appunti di un lettore avventuroso. Solferino, 2023. ISBN 882821290X
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Ceis Q8 miglior giornalista economico (1999)
- Premio Saint-Vincent per il giornalismo (2000)
- Premio Gino Gullace (2003)
- Premio Penne Pulite (2003)
- Premio Flaiano (2003)
- Telegatto (2003)
- Premio S. Marinella (2004)
- Premio Mediawatch miglior conduttore (2004)
- Premiolino (2004)
- Premio Fregene (2004)
- Premio nazionale per l'Impegno Civile "Marcello Torre" (2005)
- Premio Guidarello (2005)
- Premio nazionale Mondo del Lavoro, categoria opinion leader (2005)
- Premio Margutta come miglior giornalista televisivo (2006)
- Premio letterario Orient Express per Monopoli. Conflitti d'interesse, caste e privilegi dell'economia italiana - Rcs Editore (2006)
- Premio Cardarelli, palma dell'eccellenza per la sezione giornalismo radiotelevisione (2006)
- Premio Elsa Morante premio comunicazione (2006)
- Premio Cimitile per Risiko. I problemi degli italiani, le finte guerre della politica, Migliore opera di attualità (2007)
- Premio Vincenzo Padula (2007)
- Premio Regia Televisiva ("Oscar TV") (evento giornalistico dell'anno, per la Puntata speciale "Spingendo la notte più in là") (2007)
- Premio simpatia Oscar capitolino (2008)
- Premio Navicella d'argento - Sardegna (2008)
- Premio Speciale Euromediterraneo per la cultura dell'informazione (2008)
- Premio Giornalistico UNAR (2008)
- Premio Tular per Separati in patria (2009)
- Premio Galeone d'Oro - premio Pisa (2009)
- Miglior conduttore televisivo - Premio il Riformista (2009)
- L'isola che c'è (2010)
- Marforio d'oro (2011)
- Giovenale (2011)
- Premio regia televisiva - Oscar TV (2012)
- Premio Santa Margherita (2012)
- Premio Cortonantiquaria 2012
- Premio Civiltà dei Marsi 2013
- Premio mirto d'oro 2013
- Premio Franco Cuomo 2014 per il romanzo "Il confine di Bonetti"
- Premio letterario Antonio Ghirelli 2016 per il romanzo "La prima regola degli Shardana"
- Premio Capalbio 2016 per il romanzo "La prima regola degli Shardana"
- Premio Elsa Morante 2017 per il Romanzo "Quella notte sono io"
- Premio Granzotto 2017 alla carriera giornalistica
- Premio Moige 2017 per DiMartedì
- Premio letterario internazionale Eugenia Tantucci 2018 per "Ultimo banco"
- Premio Internazionale "Falcone Borsellino" 2019 per il giornalismo d'inchiesta
- Premio liceo Kant 2019 per "Ultimo banco" e "Quella notte sono io"
- Premio casentino 2019 per il giornalismo
- Premio Guido Carli 2021 per il giornalismo
- Premio Ischia 2021 per il giornalismo televisivo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giovanni Floris - Sito Ufficiale - Giovanni Floris, giornalista dei due mondi, su Giovanni Floris - Sito Ufficiale. URL consultato il 17 giugno 2020.
- ^ a b c Profilo di Giovanni Floris, su giovannifloris.it. URL consultato il 2 giugno 2011.
- ^ Redazione, "Floris resterà a La7 fino al 2024", l'annuncio di Urbano Cairo. L'editore di La7 corteggia la Gabanelli, 12 luglio 2018.
- ^ Redazione, Giovanni Floris dice addio alla RAI. Andrà a La7, da Viale Mazzini: «auguri», in Il Fatto Quotidiano, 3 luglio 2014, p. 61. URL consultato il 4 luglio 2014.
- ^ Giovanni Floris sostituisce Lilli Gruber alla conduzione di Otto e Mezzo: "Sono qui temporaneamente ma non abusivamente”, su la7.it.
- ^ Giovanni Floris - Sito Ufficiale - Profilo, su giovannifloris.it. URL consultato il 27 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2020).
- ^ Questa notte è ancora nostra, su cinematografo.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- ^ Floris, ecco dove ha imparato il mestiere di cameriere... – il conduttore di “Dimartedì” apre il cassetto dei ricordi: “Una volta ero a cena al Watergate di Washington, vedo entrare Bush e mi metto in fila. Sono piccolo e scuro, Vush arriva a me e mi dice: ‘Voi camerieri messicani siete l’orgoglio della nazione…’” - poi, per perfezionarsi, ha fatto pure l'animatore in un villaggio turistico..., su Dagospia, 6 agosto 2019. URL consultato il 27 aprile 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Giovanni Floris
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Floris
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su giovannifloris.it.
- Floris, Giovanni, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Giovanni Floris, su Open Library, Internet Archive.
- Registrazioni di Giovanni Floris, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) Giovanni Floris, su IMDb, IMDb.com.
- Giovanni Floris, su la7.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85851835 · ISNI (EN) 0000 0000 7732 3490 · SBN CFIV214141 · LCCN (EN) n2004141368 · GND (DE) 136810241 · BNF (FR) cb145972778 (data) |
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