Giovanni Sigifredo di Eggenberg
Giovanni Sigifrido di Eggenberg, IV principe di Eggenberg | |
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Il principe Giovanni Sigifrido di Eggenberg in un ritratto d'epoca | |
Principe di Eggenberg | |
In carica | 1710 – 1713 |
Predecessore | Giovanni Cristino I |
Successore | Giovanni Antonio II |
Trattamento | Sua Altezza Serenissima |
Nascita | Praga, 13 agosto 1644 |
Morte | Graz, 5 novembre 1713 (69 anni) |
Dinastia | Eggenberg |
Padre | Giovanni Antonio I di Eggenberg |
Madre | Anna Maria di Brandeburgo-Bayreuth |
Consorte | Marie Eleonora del Liechtenstein |
Religione | cattolicesimo |
Giovanni Sigifredo di Eggenberg, IV principe di Eggenberg, noto anche come Giovanni IV (Praga, 13 agosto 1644 – Graz, 5 novembre 1713), fu principe di Eggenberg dal 1710 fino alla sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]I primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Giovanni Sigifrido nacque a Praga nel 1644, figlio secondogenito di Giovanni Antonio I di Eggenberg, II principe di Eggenberg, e di sua moglie, la margravia Anna Maria di Brandeburgo-Bayreuth. Per parte di madre era imparentato coi duchi di Prussia. Era fratello minore del principe Giovanni Cristiano I di Eggenberg.
Alla morte improvvisa di Giovanni Antonio I nel 1649, Giovanni Sigifrido dovette affrontare una situazione complessa per l'eredità del genitore che, in assenza di un testamento, lo costrinse a dividere parte dei propri poteri e dei propri possedimenti col fratello Giovanni Cristiano, pur permanendo la tutela generale di sua madre su entrambi i figli.
Nel 1660 col fratello maggiore intraprese un grand tour in Europa col fratello che toccò tappe importanti come la Germania, la Francia, la Spagna, la Svizzera e l'Italia dove venne ricevuto a Roma da papa Alessandro VII.
La divisione dell'eredità paterna
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il ritorno dal viaggio intrapreso, nel 1663 i due fratelli avevano ormai raggiunto l'età necessaria per poter essere dichiarati maggiorenni, ma la soluzione dell'eredità paterna fu tutt'altro che semplice. Giovanni Sigifredo, però, supportato da sua madre, riteneva ingiusto perdere il diritto al principato in mancanza di un testamento chiaro di suo padre. Fu così che dopo molte pressioni da più parti, nel 1665 i due fratelli addivennero ad un accordo secondo il quale i beni della famiglia sarebbero stati ripartiti equamente tra i due: Giovanni Cristiano avrebbe ricevuto i domini in Boemia mentre Giovanni Sigifredo quello in Stiria e Carniola. Le dispute col fratello continuarono per altri sette anni quando infine intervenne l'imperatore che decise di assegnare anche la reggenza della contea principesca di Gradisca al solo principe Giovanni Cristiano, il che gli consentiva a tutti gli effetti di sedere al Reichstag. Nel 1672, infine, Giovanni Sigifredo ottenne una compensazione in denaro per i diritti perduti, ma pretese comunque formalmente di condividerne la reggenza della contea principesca di Gradisca, di cui ottenne la metà dei profitti.
Si ritirò quindi nel castello Eggenberg a Graz ed iniziò a ristrutturare completamente la struttura: in soli 7 anni fece realizzare oltre 600 dipinti nelle stanze più rappresentative dell'edificio e rimodellò completamente il parco del castello. Nel 1678 chiamò Hans Adam Weissenkircher a dipingene il salone principale e tra il 1684 ed il 1685 fece completare le decorazioni del salone d'onore, detto Planetarium. Tutte queste spese, ad ogni modo, furono molto meno oculate di quelle fatte da suo fratello in Boemia ed in cinquant'anni di dominio su tali terre rischiò più volte il fallimento, venendo costretto a vendere gran parte dei beni di famiglia, salvandosi solo grazie ai contatti con la corte imperiale di Vienna.
Nel 1673 al castello ospitò anche la consorte dell'imperatore Leopoldo I della quale curò particolarmente la festa nuziale
Nel 1697 venne creato cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro.
La morte di suo fratello Giovanni Cristiano I significò per Giovanni Sigifrido anche la fine delle sue sofferenze finanziarie. Giovanni Cristiano I infatti morì nel 1710 senza lasciare eredi dal suo matrimonio e pertanto i suoi titoli ed i suoi possedimenti vennero riuniti nelle mani del fratello minore, con l'unica clausola di consentire alla principessa vedova Maria Ernestina di rimanere al castello di Český Krumlov a vita, residenza che poi sarebbe integralmente tornata nelle mani di Giovanni Sigifredo e della sua discendenza alla morte di questa.
Giovanni Sigifredo però non riuscì a godere per molto di questa situazione a lui favorevole e morì appena tre anni dopo suo fratello, il 5 novembre 1713, a Graz. Le sue spoglie vennero successivamente sepolte nel monastero dei minoriti della città dove si trovava la tomba della sua famiglia.
Matrimonio e figli
[modifica | modifica wikitesto]Il 4 novembre 1666 Giovanni Sigifrido sposò la principessa Maria Eleonora del Liechtenstein (1647 - 1704), figlia del principe Carlo Eusebio del Liechtenstein e di sua moglie, la principessa Johanna Beatrix von Dietrichstein. La coppia ebbe i seguenti figli:
- Giovanni Antonio II (1669-1716), che sposò la contessa Maria Carolina di Sternberg (1670-1754)
- Leopoldo Giovanni Giuseppe (1675 - poco dopo)
Alla morte della prima moglie, avvenuta nel 1704, si risposò il 12 luglio di quello stesso anno con la contessa Maria Antonia Giuseppina von Orsini-Rosenberg (1690-1715), figlia del conte Wolfgang Andreas von Orsini-Rosenberg e di sua moglie, la contessa Ernestine von Montecuccoli. La coppia ebbe una figlia:
- Maria Giuseppa Amalia Antonia (1709-1755), che sposò nel 1724 il conte Johann Wilhelm von Sinzendorf und Thannhausen (1697-1766)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Albero genealogico
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Sigfredo di Eggenberg, signore di Erbersdorf | Wolfgang di Eggenberg | ||||||||||||
Ursula Sibylla Panichar | |||||||||||||
Giovanni Ulrico di Eggenberg, I principe di Eggenberg | |||||||||||||
Anna Benigna Galler von Schwanberg | Sigmund Galler von Schwanberg | ||||||||||||
Anna von Herberstein | |||||||||||||
Giovanni Antonio I di Eggenberg, II principe di Eggenberg | |||||||||||||
Konrad von Thannhausen | Balthasar III von Thannhausen | ||||||||||||
Euphrosyna von Apffenthal | |||||||||||||
Maria Sidonia von Thannhausen | |||||||||||||
Barbara Dorothea von Teuffenbach | Johann von Teuffenbach | ||||||||||||
Marta von Windisch-Graetz | |||||||||||||
Giovanni Sgifredo I di Eggenberg, IV principe di Eggenberg | |||||||||||||
Giovanni Giorgio di Brandeburgo | Gioacchino II di Brandeburgo | ||||||||||||
Maddalena di Sassonia | |||||||||||||
Cristiano di Brandeburgo-Bayreuth | |||||||||||||
Elisabetta di Anhalt-Zerbst | Gioacchino Ernesto di Anhalt | ||||||||||||
Agnese di Barby | |||||||||||||
Anna Maria di Brandeburgo-Bayreuth | |||||||||||||
Alberto Federico di Prussia | Alberto I di Prussia | ||||||||||||
Anna Maria di Brunswick-Lüneburg | |||||||||||||
Maria di Hohenzollern | |||||||||||||
Maria Eleonora di Jülich-Kleve-Berg | Guglielmo di Jülich-Kleve-Berg | ||||||||||||
Maria d'Austria | |||||||||||||
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- The Thirty Years War. By Cicely Veronica Wedgwood. Garden City, NY: Anchor Books, 1961. (rist. by NYRB Classics, 2005. ISBN 1-59017-146-2)
- Die Fürsten und Freiherren zu Eggenberg und ihre Vorfahren. By Walther Ernest Heydendorff. Graz: Verlag Styria, 1965.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Sigifredo di Eggenberg
Controllo di autorità | VIAF (EN) 80338840 · ISNI (EN) 0000 0000 5740 4779 · CERL cnp01146660 · GND (DE) 135901537 |
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