Giunio Valerio Bellicio
Giunio Valerio Bellicio (latino: Iunius Valerius Bellicius; floruit 408/423) fu un politico dell'Impero romano, praefectus urbi di Roma.
Ricoprì la carica di praefectus urbi tra il 408 e il 423 (sotto il regno congiunto degli imperatori Onorio e Teodosio II); restaurò le costruzioni pertinenti alla prefettura urbana che si trovavano nei pressi del Tempio di Tellure, sull'Esquilino;[2] si occupò anche del restauro del Colosseo.[3]
È possibile identificare Valerio Bellicio con tre corrispondenti di autori di cui si è conservato il corpo epistolare: infatti potrebbe essere il Valerio cui Quinto Aurelio Simmaco scrisse nel 396,[4], il Valerio vir inlustris e comes citato da Agostino d'Ippona e o il Bellicio con corrispose Aurelio Ambrogio[5] o un suo parente.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- «Iunius Valerius Bellicius», PLRE II, p. 223.