Giuseppe Antonio Abbamonte
Giuseppe Antonio Abbamonte, noto anche come Giuseppe Abbamonti (Caggiano, 21 gennaio 1759 – Napoli, 9 agosto 1818), è stato un patriota e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]A Napoli aderì agli ideali giacobini e nel 1794, coinvolto in una congiura, fu costretto a fuggire a Oneglia. Visse poi a Loano e a Milano, dove nel 1797 pubblicò il Saggio sulle leggi fondamentali dell'Italia libera. Sempre nel capoluogo lombardo fondò il Giornale dei Patrioti italiani e collaborò con il Monitore italiano.
Nel 1798 divenne ispettore generale del ministero di polizia della Repubblica cisalpina, ma in seguito fu arrestato a causa di contrasti politici.
Dopo la proclamazione della Repubblica Napoletana, pur essendo assente dalla città fu chiamato a far parte del governo provvisorio. Giunto a Napoli nella seconda metà del febbraio 1799, organizzò il tribunale di giustizia e fu dapprima nominato Presidente del Comitato centrale e poi della Commissione esecutiva.
Partecipò alla difesa della città contro le truppe sanfediste. Dopo la resa, avrebbe dovuto recarsi a Tolone, insieme ad altri patrioti napoletani, ma i vincitori non mantennero i patti e li imprigionarono. Abbamonte fu condannato a morte dalla Giunta di stato ma, per essersi arreso, la pena fu commutata in ergastolo.
Liberato nel 1801 si recò a Milano, per poi tornare a Napoli definitivamente nel 1806, quando Giuseppe Bonaparte divenne re della città. Qui rivestì importanti ruoli nella magistratura e fu in seguito (1809) nominato consigliere di stato da Gioacchino Murat. Rimase in città anche dopo la restaurazione e sotto il regno di Ferdinando I fu nominato consigliere della Corte suprema di giustizia.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Saggio sulle leggi fondamentali dell'Italia libera. Dedicato al popolo italiano, Milano, dallo stampatore Luigi Veladini, anno 1. della libertà italiana [1797], SBN IT\ICCU\IEIE\000516. Non firmato. Attribuito a Giuseppe Abbamonte.
- Repubblica Napoletana. Governo Provvisorio, Napoli, il di 7. Germile anno 7º della Libertà (27 marzo stile vecchio). Il Comitato centrale. Al cittadino Antonio Piatti tesoriere nazionale, Napoli, s.e., 1799, SBN IT\ICCU\NAPE\065416. 1 foglio. Firmatario: Giuseppe Abbamonte.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pasquale Villani, ABBAMONTI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960. URL consultato il 17 gennaio 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Abamónti, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Nicola Ferorelli, ABAMONTI, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Abamonti (o Abbamonti), Giuseppe, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Abamónti, Giusèppe, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316737637 · ISNI (EN) 0000 0004 5097 1753 · SBN IEIV048243 · LCCN (EN) n85178950 · BNF (FR) cb16507208v (data) |
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