Giuseppe Bevione

Giuseppe Bevione

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia
Durata mandato4 luglio 1921 –
26 febbraio 1922
Capo del governoIvanoe Bonomi
LegislaturaXXVI

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato28 giugno 1914 –
25 gennaio 1924
LegislaturaXXIV, XXV, XXVI
Gruppo
parlamentare
Nazionalista (1913-1917)
Fascio Parlamentare di Difesa Nazionale (1917-1919)
Democrazia liberale (1920-1922)
Partito Liberale Italiano (1922)
Fascista (1923)
CollegioTorino
Incarichi parlamentari
  • Segretario della Giunta per il regolamento interno (14 giugno 1921 - 10 dicembre 1923)
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato18 settembre 1924 –
21 ottobre 1944
LegislaturaXXVII, XXVIII, XXIX, XXX
Tipo nominaCategoria: 3
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione di finanze (2 maggio 1929 - 19 gennaio 1934, 1º maggio 1934 - 2 marzo 1939)
  • Membro della Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia (27 dicembre 1929 - 19 gennaio 1934, 1º maggio 1934 - 2 marzo 1939, 17 aprile 1939 - 5 agosto 1943)
  • Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge per la conversione dei decreti-legge (10 dicembre 1930 - 17 marzo 1931)
  • Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Costituzione e funzioni delle Corporazioni" (8 gennaio 1934)
  • Membro della Commissione per il regolamento interno (14 dicembre 1938 - 2 marzo 1939)
  • Presidente della Commissione di finanze (17 aprile 1939 - 2 maggio 1943)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoAssociazione Nazionalista Italiana (1911-1919)
Partito Monarchico Liberale (1919-1921)
Partito Liberale Democratico Italiano (1921-1922)
Partito Liberale Italiano (1922-1923)
Partito Nazionale Fascista (1923-1943)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
Professionegiornalista

Giuseppe Bevione (Torino, 27 dicembre 1879Firenze, 31 luglio 1976) è stato un giornalista e politico italiano.

Fu deputato del Regno e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio durante il Governo Bonomi I. Inizialmente contrario al Fascismo, vi aderì nel 1926. Fu nominato Senatore del Regno il 20 settembre 1924.

Fece parte della Massoneria[1].

Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Dava prova di calma serena e di esemplare coraggio nel mantenere il proprio reparto al fuoco in trincea intensamente battuta dall’artiglieria nemica, assicurando così il possesso della posizione»
— 12 giugno 1915
  1. ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi Editore, 2021, pp. 230.

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