Giuseppe Finzi
Giuseppe Finzi | |
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Deputato del Regno di Sardegna | |
Legislatura | VII |
Collegio | collegio elettorale di Viadana |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV |
Collegio | Borghetto Lodigiano, Brescia |
Sito istituzionale | |
Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | dalla XVI |
Dati generali | |
Titolo di studio | laurea |
Professione | Politico |
Giuseppe Finzi (Rivarolo Mantovano, 17 febbraio 1815 – Mantova, 19 dicembre 1886) è stato un patriota e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giuseppe Finzi nacque nel 1815 a Rivarolo Mantovano da Abramo e da Rosa Finzi, entrambi di famiglia ebraica. Aderì già da studente alla Giovane Italia di Giuseppe Mazzini e, nel 1848, allo scoppio della prima guerra di indipendenza si arruolò nell'esercito piemontese. Dopo la sconfitta della battaglia di Novara seguì Giuseppe Garibaldi nella difesa della Repubblica romana.
Fu coinvolto nei fatti della cospirazione mazziniana di Mantova del 1852, arrestato nella sua villa di Canicossa di Marcaria nella notte del 16 giugno 1852, fu uno dei pochi che non confessò mai e, per questo sfuggì alla pena di morte, ma fu condannato da parte della magistratura militare austriaca a 18 anni di carcere duro, condonati poi nel 1856. Scontò quattro anni di galera in parte nelle carceri di Josefstadt e di Theresienstadt presso Praga. Liberato il 2 dicembre 1856, fu uno dei principali accusatori di Luigi Castellazzo che additò sempre come il traditore dei congiurati mantovani, detti i martiri di Belfiore.
Nel 1859 il governo piemontese lo nominò commissario straordinario per la provincia di Mantova, incarico dal quale fu destituito dal Ministro dell'interno Urbano Rattazzi il 2 ottobre 1859 per aver violato gli accordi stipulati con l'armistizio di Villafranca di Verona.
Fu al fianco nuovamente di Garibaldi nella spedizione in Sicilia curandone gli aspetti economici. Fu infatti insieme con Enrico Besana, alla direzione del Fondo per il milione di fucili, e procurò i vapori necessari alle spedizioni di Giacomo Medici ed Enrico Cosenz che si unirono ai "Mille" già sbarcati in Sicilia.
Giuseppe Finzi venne eletto deputato al Parlamento dal 25 marzo 1860 per il collegio di Viadana. Conservò il mandato parlamentare fino alle elezioni del 1882, venendo eletto in vari collegi: Milano V, Borghetto Lodigiano, Bologna e Pesaro.
Re Umberto I lo nominò infine senatore su proposta di Agostino Depretis, il 7 giugno 1886 ma morì prima di aver prestato giuramento, nella sua residenza di Canicossa di Marcaria, nel cui cimitero venne sepolto.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Luzio, I martiri di Belfiore e il loro processo, Tipografia Editrice L. F. Cogliati, Milano 1908.
- Simonetta Bono, Luigi Castellazzo e i processi di Mantova del 1852-53 alla luce di alcuni documenti, in Rassegna Storica del Risorgimento, 43, 1956, n° 1, gennaio-marzo.
- Giuseppe Solitro, Dopo Belfiore e la laurea di Luigi Castellazzo, Rassegna Storica del Risorgimento, 1936.
- Costantino Cipolla, Belfiore, Franco Angeli editore, Milano 2006.
- Palmiro Ghidetti, Rivarolo Mantovano. Itinerario storico, Rivarolo Mantovano, 1985.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Giuseppe Finzi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Finzi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Finzi, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Menghini, FINZI, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Finzi, Giusèppe, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Giuseppe Finzi, in Jewish Encyclopedia, Funk and Wagnalls.
- Giuseppe Monsagrati, FINZI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 48, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997.
- Giuseppe Finzi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Giuseppe Finzi Senatore.
- Ritratto di Giuseppe Finzi in carcere, su lombardiabeniculturali.it.
- Fotografia di Giuseppe Finzi, su lombardiabeniculturali.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88997991 · ISNI (EN) 0000 0000 6256 0880 · SBN SBNV000772 · BAV 495/172414 · J9U (EN, HE) 987007512894505171 |
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