Giuseppe Franzi

Giuseppe Franzi

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato29 novembre 1892 –
22 giugno 1893
Legislaturadalla XVIII (nomina 10 ottobre 1892)
Tipo nominaCategoria: 3
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato5 dicembre 1870 –
3 ottobre 1876
LegislaturaXI, XII
Gruppo
parlamentare
Destra
CollegioPallanza

Durata mandato22 novembre 1882 –
27 settembre 1892
LegislaturaXV, XVI, XVII
Gruppo
parlamentare
Sinistra
CollegioNovara I
Incarichi parlamentari
XV
  • Membro della Commissione permanente per le elezioni (7 maggio 1884 - 27 aprile 1886)

XVI

  • Membro della Giunta permanente per le elezioni (12 giugno 1886 - 4 settembre 1887; 1º maggio 1889 - 20 luglio 1889)
  • Vicepresidente della Giunta permanente per le elezioni (28 novembre 1889 - 3 agosto 1890)

XVII

  • Vicepresidente della Giunta permanente per le elezioni (12 dicembre 1890 - 27 settembre 1892)
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Torino
ProfessioneAvvocato

Giuseppe Franzi (Pallanza, 24 luglio 1824Pallanza, 22 giugno 1893) è stato un politico e avvocato italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XVIII legislatura.

Nato a Pallanza, frazione di Verbania, il 24 luglio 1824, dal notaio Serafino Franzi ed Antonia Varini, si laureò in legge all'Università di Torino il 15 maggio 1844, non ancora ventenne. Fu ammesso al patrocinio legale il 29 maggio 1846, dopo aver fatta la sua pratica forense presso l'avvocato Barberis d'Intra. Fu vice pretore di Pallanza dal 1846 al 1851 e di Intra dal luglio 1846 al febbraio 1849.

In quel tempo fu nominato membro della regia commissione di revisione sulla stampa, creata da re Carlo Alberto all'epoca della Riforma; provveditore agli studi per la provincia di Pallanza, carica che tenne dal 1849 al 1859; membro della commissione di revisione delle opere pie della provincia di Pallanza, ufficio in cui durò dal 1846 al 1858. Era, inoltre, avvocato erariale dal 1859 e presidente del consiglio dell'Ordine degli avvocati dalla sua istituzione.

Con la fiducia del Governo camminava pari passo la fiducia dei suoi concittadini, che lo vollero presidente della Congregazione di carità di Pallanza dal 1848 al 1862 e sindaco della città dal 1854 al 1862; membro del Consiglio provinciale di Pallanza dal 1850 fino alla soppressione della provincia stessa che fu mutata, per la nuova circoscrizione amministrativa, in circondario. Di questo consiglio provinciale fu presidente nel 1853.

Allargatisi gli ordinamenti in seguito alla fortunata costituzione del Regno d'Italia, egli venne ben presto nominato ai più alti uffici elettivi: nel 1867 fu eletto a consigliere provinciale di Novara e quel mandato gli fu costantemente confermato dagli elettori fino a questi ultimi anni. Fece quasi sempre parte della deputazione provinciale, riferendo con autorità e competenza somme sopra importantissime pratiche interessanti l'amministrazione provinciale, i comuni inerenti e le opere pie, conquistandosi giustamente estimazione grandissima fra i suoi colleghi ed in tutta la provincia novarese.

Fu eletto deputato al parlamento per il collegio di Pallanza nelle legislature XI, XII a suffragio ristretto e in quelle XV, XVI, XVII a suffragio allargato, per il collegio di Novara. Alla Camera apprezzarono subito la sua dottrina, la sua speciale competenza e pratica d'affari; fu membro e vicepresidente della giunta delle elezioni, commissario e presidente delle diverse inchieste parlamentari, più volte presidente degli uffici, commissario e relatore di molti progetti di legge.

A Roma, il 10 ottobre 1892, venne nominato senatore del Regno, facendo appena in tempo a prestare giuramento nella seduta reale, quando in quel momento cadde affetto da un malanno.

Tornato a Pallanza, visse gli ultimi otto mesi sotto malattia, che si aggravò sempre più. Morì il 22 giugno 1893 e venne sepolto presso il cimitero di Pallanza.

Sposò in prime nozze Clelia Garassini (Genova, 1825 - Pallanza, 23 gennaio 1849); rimasto vedovo si risposò, il 28 aprile 1851, con la nobildonna Teresa Viani Visconti.

Ebbe quattro figli:

  • Serafino, dalla prima moglie;
  • Serafina Maria, Serafino Marco Augusto, Pietro Vittorio, dalla seconda.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]