Giuseppe Vavassori

Giuseppe Vavassori
Vavassori al Catania
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza180[1] cm
Peso79[1] kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex portiere)
Termine carriera1972 - giocatore
1981 - allenatore
Carriera
Giovanili
195?-1954Juventus
Squadre di club1
1954-1955Carrarese P. Binelli32 (-51; 2)
1955-1961Juventus71 (-83)
1961-1966Catania158 (-234)
1966-1972Bologna113 (-118)
Nazionale
1961Italia (bandiera) Italia1 (-2)
Carriera da allenatore
1975Forlì
1978-1979Forlì[2]
1979-1981Imola[3][4]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giuseppe Vavassori (Rivoli, 29 giugno 1934Bologna, 21 novembre 1983) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere.

È il prozio del tennista Andrea Vavassori.

Biografia e carriera

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Iniziò la carriera alla Carrarese nel 1954 in Serie C, provenendo dalle giovanili della Juventus.[5] Dopo una stagione con i toscani, tornò alla società bianconera con cui esordì in Serie A il 4 dicembre 1955 contro il Napoli.

Vavassori alla Juventus nella stagione 1959-1960

In tre anni giocò soltanto nove partite di campionato, ma dal 1958, per due stagioni, venne schierato più di frequente, pur non diventando titolare fisso; indossò infatti la maglia di titolare solo nel 1960, dopo la vittoria del suo secondo titolo (in quello del 1958 non era mai sceso in campo), e dopo un lungo dualismo con Carlo Mattrel.

Bissato il successo (con la Juventus vince anche due Coppe Italia) nel 1961, nello stesso anno esordì anche in nazionale, il 24 maggio contro l'Inghilterra all'Olimpico di Roma, subentrando a 35 minuti dal termine, sul risultato di 1-1, a Lorenzo Buffon il quale aveva subìto la rottura del setto nasale.[6] Pur portandosi sul 2-1, l'Italia uscì dal campo battuta e Vavassori fu, suo malgrado, protagonista negativo dell'incontro:[6] subì il pareggio su un tiro innocuo di Hitchens che si lasciò clamorosamente passare sotto le gambe, e non risultò impeccabile neppure sulla rete del definitivo 2-3 di Greaves.[6] Proprio quegli errori, che negarono all'Italia la prima, storica vittoria sugli inglesi, gli preclusero la possibilità di indossare ancora la maglia della nazionale,[6] e convinsero la dirigenza juventina a cederlo per puntare sul più giovane Roberto Anzolin.

Trasferitosi al Catania di Carmelo Di Bella, vi rimase per cinque stagioni, tutte in massima categoria. Retrocesso in Serie B al termine del campionato 1965-66, pochi mesi dopo passò al Bologna, all'inizio della sua sesta stagione in Sicilia.

Giocò titolare nella formazione rossoblù fino al 1969, quindi una stagione da riserva, l'annata 1970-71 di nuovo da titolare, per poi chiudere con l'attività agonistica al termine della stagione 1971-72, nella quale collezionò le sue ultime 5 presenze in massima serie.

Intraprese quindi la carriera di allenatore, guidando soprattutto le squadre giovanili del club felsineo.

Morì prematuramente nel 1983, a soli 49 anni, a causa di un cancro al colon.[7] Riposa al cimitero monumentale della Certosa di Bologna, accanto alla moglie.[8] Alla sua memoria è intitolato lo stadio comunale di Rivoli.

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
24-5-1961 Roma Italia Italia (bandiera) 2 – 3 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole -2 Ingresso al 56’ 56’
Totale Presenze 1 Reti -2
Competizioni nazionali
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Juventus: 1957-1958[9], 1959-1960, 1960-1961
Juventus: 1958-1959, 1959-1960
Bologna: 1969-1970
Competizioni internazionali
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Bologna: 1970
  1. ^ a b Panini, 1965.
  2. ^ Panini, 1980, p. 281.
  3. ^ Panini, 1980, p. 350.
  4. ^ Panini, 1981, p. 355.
  5. ^ Le liste di trasferimento 1954-55, in Corriere dello Sport, 2 settembre 1954, p. 3.
  6. ^ a b c d Walter Veltroni, Elogio del portiere che si perse in 9 minuti, su lastampa.it, 23 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2007).
  7. ^ Chiodi: ora trema anche il Bologna, su sportmediaset.mediaset.it, 6 novembre 2009.
  8. ^ Roberto Sarmenti, Da Biavati a Bulgarelli, gli sportivi che riposano in Certosa, su Nelle valli bolognesi Magazine, 3 ottobre 2022. URL consultato il 22 gennaio 2024.
  9. ^ In rosa ma non sceso in campo
  • Calciatori 1965-66, Modena, Panini, 1965.
  • Almanacco illustrato del calcio 1980, Modena, Panini.
  • Almanacco illustrato del calcio 1981, Modena, Panini.

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