Granta Parey
Granta Parey | |
---|---|
Granta Parey vista dal Lago Goletta | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Altezza | 3 387 m s.l.m. |
Prominenza | 238 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°29′42.89″N 7°03′50.61″E |
Data prima ascensione | 22 agosto 1863 |
Autore/i prima ascensione | Nichols Blanford e Rowsell accompagnati dalle guide Favret e Jacob[1] |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Graie |
Sottosezione | Alpi della Grande Sassière e del Rutor |
Supergruppo | Catena Grande Sassière-Tsanteleina |
Gruppo | Nodo della Tsanteleina |
Sottogruppo | Grande Traversière-Grande Rousse |
Codice | I/B-7.III-A.2.b |
La Granta Parey (pron. frp. AFI: [ɡʁanta paʁɛj]; 3.387 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Graie. Si trova al fondo della Val di Rhêmes poco distante dal confine con la Francia.
Origine del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo significa "grande parete" in patois valdostano. È la stessa etimologia del vicino Gran Paradiso[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La montagna è costituita da rocce sedimentarie (calcare e dolomia), caratteristiche per il loro colore biancastro. Per la sua conformazione e per la sua posizione, è ritenuta la montagna simbolo della val di Rhêmes.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La montagna fu salita per la prima volta il 22 agosto 1863 da Nichols Blanford e Rowsell accompagnati dalle guide Favret e Jacob; il gruppo raggiunse la cima passando non per l'attuale via normale, ma per lo spigolo nord-occidentale della vetta.
Salita alla vetta
[modifica | modifica wikitesto]Si può salire sulla vetta partendo dal rifugio Gian Federico Benevolo (2.285 m). La via normale di salita si sviluppa sul versante occidentale della montagna e presenta tratti di ghiaccio e neve alternati a brevi salti rocciosi. È considerata di una difficoltà alpinistica di tipo F.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giorgetta, p. 115.
- ^ Joseph-Marie Henry, Vieux noms patois de localités valdôtaines, Le Messager valdôtain, 1937.
- ^ a b Assessorato al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali, Granta Parey, su lovevda.it, Regione Autonoma Valle d'Aosta. URL consultato l'11 agosto 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Giorgetta, Alpi Graie Centrali, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1985.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Granta Parey
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Descrizione della via normale di salita alla vetta, su gulliver.it. URL consultato il 19 luglio 2022.