Gustave Hermite
Gustave Hermite (Nancy, 11 giugno 1863 – Bois-Colombes, 9 novembre 1914) è stato un fisico e inventore francese, pioniere insieme a Georges Besançon dell'utilizzo dei palloni sonda per uso scientifico e meteorologico. Era nipote di Charles Hermite, uno dei padri dell'analisi matematica moderna[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Nancy l'11 giugno 1863.[2] giovanissimo iniziò a studiare matematica, e poi frequentò il Liceo della sua città natale. Una volta diplomatosi, nel 1884 iniziò a studiare chimica teorica e pratica presso il laboratorio dell'Accademia di Neuchâtel, in Svizzera.[2] Di ritorno da un viaggio in Italia cadde malato, e durante la convalescenza lesse, per distrarsi l'Astronomie populaire di Camille Flammarion, rimanendo affascinato dal mondo dell'astronomia.[2] La sua prima comunicazione all'Accademia francese delle scienze nel 1884 riguardava un telescopio astronomico fisso di sua concezione.[2] Nel 1885, dopo aver pubblicato l'articolo Détermination du nombre des étoiles de notre Univers divenne membro della Société astronomique de France a di altre società scientifiche svizzere[2].
Si lanciò poi nel mondo delle invenzioni, e nel 1887 concorse a realizzare un telemetro, e poi nel 1888 di un piccolo elicottero, mosso da un motore elettrico ed attaccato a un cavo d'alluminio, azionato da una batteria posta a terra.[2][3] Tale elicottero fu collaudato alla quota di 1.500 m sul massiccio del Giura dove percorse solo una ventina di metri a causa della rarefazione dell'aria in quota.[4] Sempre in quell'anno diede una nuova comunicazione all'Accademia delle Scienze di Francia relativa al metodo fotocronoscopico (méthode photochronoscopique) fondato sull'intermittenza luminosa del tubo di Geissler applicata all'analisi cinematica di tutti i movimenti che nella fasi rapide sfuggivano all'osservazione diretta.[2]
Nel 1889 iniziò a progettare veicoli più pesanti dell'aria: piccoli aeroplani azionati da razzi o cervi volanti utilizzati come mezzi di trazione sull'acqua o sul ghiaccio, e poi presentò a Monsieur Abel Hureau de Villeneuve, segretario generale dell'Esposizione Universale una memoria relativa all'esplorazione delle alte quote dell'atmosfera utilizzando una serie di palloni sonda.[4] Il 17 agosto 1889 a Laon effettuò il suo primo volo su una mongolfiera insieme al suo amico Georges Besançon,[5] e nel 1890 realizzò con Besançon il Sirius che gli permise di fare un viaggio da Parigi a Le Creusot in 16 ore di volo, con uno scalo nel dipartimento della Yonne.[5] Questo volo servì come modello ad altri aeronauti per la creazione di un “Tour de France” in pallone.[5]
Tra il 1890 e il 1891 lui e Besançon pianificarono un volo al polo nord che non si concretizzò per mancanza di finanziamenti.[1] I due uomini si lanciarono allora nella costruzione di palloni sonda[N 1] muniti di un appositi strumento per registrare la temperatura e la pressione atmosferica.[1] Il pallone ritornava al suolo appeso ad un paracadute e gli strumenti venivano agevolmente recuperati.[1] Nel 1892 fondò con Besançon l'Etablissement central d'aérostation.[5] Dopo aver dimostrato la fattibilità dei palloni meteorologici, nome che gli diede lui, e grazie all'Union aérophile de France, egli lanciò una serie di palloni capaci di raggiungere l'altitudine di 10.000 m trasportando una navicella del peso di diversi chilogrammi, contenente degli apparecchi di misurazione e registrazione che inaugurarono la serie di ascensioni scientifiche internazionali.[6] Nell'ottobre 1895 il pallone sonda L'Aérophile raggiunse i 15.000 m, stabilendo il record mondiale di quota raggiunta.[7]
Nel 1898 il francese Léon Philippe Teisserenc de Bort organizzò l'Observatoire de météorologie dynamique di Trappes, il debutto dell'esplorazione sistematica grazie all'uso dei palloni sonda. Tra il 16 e il 17 settembre 1899 effettuò, insieme a Maurice Farman, una sensazionale ascensione percorrendo 626 chilometri in 15 h e 8 ', terminata Fos, nella Crau, a qualche metro dal mare, avendo un vento a favore che spirava a 130 km/h.[6] Ammalatosi si ritirò a vita privata, e si spense il 9 novembre 1914, a prima guerra mondiale iniziata, a Bois-Colombes, nella periferia di Parigi.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Libero dai vincoli degli aquiloni utilizzati in precedenza il pallone si librava liberamente nell'atmosfera, e una volta toccato terra la strumentazione poteva essere agevolmente recuperata con i relativi dati contenuti.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
- Periodici
- (FR) Emmanuel Aimè, Portraits d'Aéronautes Contemporaine Gustave Hermitte, in L'Aérophile, n. 1-2, Paris, Edizioni Aeronautica, Janvier-Février 1896.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gustave Hermitte, inventeur du ballon-sonde, su Radiosonde.
- Les premiers ballons-sondes, par BESANÇON et HERMITE (1892), su Radiosonde. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2021).
- Les "Aérophiles", ballons-sondes des années 1890, su Radiosonde.
- Georges BESANÇON (1866-1934), Perpétuel sinon Immortel (PDF), su Hydroretro, Gerard Hartmann.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 985159234716103372443 |
---|