H 7 (sommergibile Italia)
H 7 | |
---|---|
Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile costiero |
Classe | H |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | Vickers Montreal, Montréal |
Impostazione | novembre 1916 |
Varo | 24 maggio 1917 |
Entrata in servizio | maggio 1917 |
Radiazione | 1º ottobre 1930 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 474 t |
Dislocamento in emersione | 360 t |
Lunghezza | 45,8 m |
Larghezza | 4,65 m |
Pescaggio | 3,76 m |
Profondità operativa | 80 m |
Propulsione | due motori diesel da 490 CV due motori elettrici da 600 CV due eliche |
Velocità in immersione | 11 nodi |
Velocità in emersione | 12 nodi |
Autonomia | in superficie 3300 miglia marine a 7 nodi in immersione 1200 miglia marine a 3,5 nodi |
Equipaggio | 2 ufficiali, 25 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Artiglieria | 1 cannone AA da 76/30 mm (dal 1920) |
Siluri | 4 tubi lanciasiluri da 450 mm |
dati tratti da Navypedia, Xmasgrupsom, www.betasom.it - Classe H e da Uomini sul fondo di Giorgio Giorgerini | |
voci di sommergibili presenti su Wikipedia |
L'H 7 è stato un sommergibile della Regia Marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo essere stato ultimato, il sommergibile partì da Halifax con il tenente di vascello Giotto Maraghini come comandante ed attraversò l'Oceano Atlantico unitamente ai gemelli H 6 ed H 8[1][2]. Dopo aver scampato un accidentale attacco da parte dell'unità di pattuglia americana Nahma (che aveva scambiato le tre unità per U-Boote ed aveva danneggiato l'H 6), il viaggio terminò con l'arrivo dei battelli a Cagliari, alla fine dell'ottobre 1917[1][2].
Una volta operativo l'H 7 fu destinato alla «II Squadriglia Sommergibili H» basata a Brindisi, svolgendo attività esplorativa e offensiva nel Basso Adriatico, in particolare al largo di Durazzo e Cattaro[2][1].
Il 16 marzo 1918 il sommergibile effettuò una missione offensiva ad una decina di miglia dalla costa dalmata-albanese, senza ottenere risultati[3].
Pochi giorni dopo la conclusione della guerra, il 6 novembre 1918, l'H 7, salpato da Ancona, occupò a nome dell'Italia le isole di Premuda, Selve ed Ugliano[4]. All'una di pomeriggio del 7 novembre il battello occupò inoltre l'isola di Pago[4].
Nel corso del primo conflitto mondiale il sommergibile effettuò in tutto undici missioni offensivo-esplorative, tutte prive di risultati[2][1]. Dopo la guerra il battello fu impiegato per l'addestramento[2][1].
Nel settembre 1923, nel corso della crisi di Corfù, l'H 7 fu temporaneamente dislocato nell'isola greca[2][1].
Il sommergibile venne poi ancora impiegato per l'addestramento a Messina sino al 1º ottobre 1930, data della sua radiazione[2][1]. Fu poi demolito.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Classe H (1916) - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici
- ^ a b c d e f g Sommergibili classe H5 - H6 - H7 -H8
- ^ Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni navali, aeree, subacquee e terrestri in Adriatico, p. 239.
- ^ a b Renato Battista La Racine, In Adriatico subito dopo la vittoria, in Storia Militare, n. 210, marzo 2011.