Hans Kroh
Hans Kroh | |
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Il Generalmajor Hans Kroh | |
Nascita | Heidelberg, 13 maggio 1907 |
Morte | Braunschweig, 18 luglio 1967 (60 anni) |
Dati militari | |
Paese servito | Germania nazista Germania Ovest |
Forza armata | Luftwaffe Bundeswehr |
Anni di servizio | 1935-1962 |
Grado | Generalmajor |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Operazione Barbarossa |
Battaglie | Battaglia di Creta Battaglia di Brest |
Comandante di | 2. Fallschirmjäger-Division |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Die Schwertertraeger Der Wehrmacht: Recipients of the Knight's Cross with Oakieves and Swords[1] | |
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Hans Kroh (Heidelberg, 13 maggio 1907 – Braunschweig, 18 luglio 1967) è stato un generale tedesco, della Luftwaffe decorato con la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro con fronde di Quercia e Spade nel corso della seconda guerra mondiale[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Heidelberg il 13 maggio 1907, ed entrò nella Scuola di polizia di Brandenburg-Havel l’8 aprile 1926. Promosso Leutnant der Polizei il 1 aprile 1933, e divenne Oberleutnant il 1 agosto dello stesso anno. Arruolatosi nella Luftwaffe il 1 aprile 1935, fu assegnato come Comandante di compagnia alla Scuola paracadutisti di Stendal. Promosso Hauptmann il 1 ottobre 1937, entrò in servizio presso la 7. Flieger Division il 1 gennaio 1939, per passare quindi alla 1. Fallschirmjäger-Division all’atto dello scoppio della seconda guerra mondiale. Il 10 maggio 1940 partecipò all’occupazione dei Paesi Bassi, e il 1 agosto dello stesso anno assunse il comando del 1 Battaglione del Fallschirm-Jäger-Regiment 2. promosso Major il 1 marzo 1941, partecipò all’occupazione di Creta (Operazione Merkur) e poi all’invasione dell’Unione Sovietica (Operazione Barbarossa). Il 21 agosto 1941 fu insignito della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro,[1] e combatte poi in Africa settentrionale in seno alla Brigata paracadutisti Ramcke nuovamente sul fronte orientale.[1] Nel dicembre 1943 divenne comandante del Fallschirm-Jäger-Regiment 2, e nei primi mesi del 1944 fu trasferito in Francia, dove il 6 aprile fu promosso Oberst.[1] Il 1 giugno, poco prima dello sbarco degli Alleati in Normandia, assunse il comando della 2. Fallschirmjäger-Division[2] che guidò brillantemente durante la battaglia di Brest avvenuta nel mese di settembre. Promosso Generalmajor il 1 settembre, diresse la difesa della piazzaforte dal suo Quartier generale di St. Pierre, che si trovava nei pressi dei bunker per sommergibili, fino alla capitolazione del 18 settembre.[2] Catturato degli americani, fu trasferito negli Stati Uniti come prigioniero di guerra,[2] rientrando in Patria nel corso dell’estate del 1948.
Il 1 giugno 1956 rientrò in servizio attivo nella Bundeswehr con il grado di Oberst, venendo promosso Brigadegeneral il settembre dell’anno successivo, quando assunse il comando della 1. Luftlandedivision di Bruchsal. Ritiratosi a vita privata il 1 ottobre 1962, si spense a Braunschweig il 18 luglio 1967.[1]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze tedesche
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze estere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Miller 1997, p.44.
- ^ a b c Balkowski 2008, p.288.
- ^ a b c Scherzer 2007, p. 476.
- ^ Thomas 1997, p. 411.
- ^ Patzwall, Scherzer 2001, p. 255.
- ^ a b Thomas, Wegmann 1986, p. 150.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Joseph Balkowski, From Beachhead to Brittany: The 29th Infantry Division at Brest, August-September 1944, Mechanicsburg, Stackpole Books, 2008, ISBN 0-81174-050-1.
- (DE) Walther-Peer Fellgiebel, Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939–1945 — Die Inhaber der höchsten Auszeichnung des Zweiten Weltkrieges aller Wehrmachtteile, Friedberg, Podzun-Pallas, 2000, ISBN 978-3-7909-0284-6.
- (DE) Manfred Dörr, Die Ritterkreuzträger der Überwasserstreitkräfte der Kriegsmarine, Bnd 2: L-Z, Osnabrück, Biblio Verlag, 1995, ISBN 3-7648-2498-0.
- (EN) Lars Hellwinkel, Hitler's Gateway to the Atlantic: German Naval Bases in France 1940-1945, Barnsley, Seaforth Publishing, 2014, ISBN 1-47384-279-4.
- (EN) David A. Miller, Die Schwertertraeger Der Wehrmacht: Recipients of the Knight's Cross with Oakieves and Swords, Bennington, Merriam Press, 2014, ISBN 1-57638-073-4.
- (DE) Klaus D. Patzwall e Veit Scherzer, Das Deutsche Kreuz 1941 – 1945 Geschichte und Inhaber Band II, Norderstedt, Verlag Klaus D. Patzwall, 2001, ISBN 978-3-931533-45-8.
- (DE) Veit Scherzer, Ritterkreuzträger 1939–1945 Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives, Jena, Scherzers Militaer-Verlag, 2007, ISBN 978-3-938845-17-2.
- (DE) Franz Thomas e Günter Wegmann, Die Ritterkreuzträger der Deutschen Wehrmacht 1939–1945 Teil II: Fallschirmjäger, Osnabrück, Biblio-Verlag, 1986, ISBN 978-3-7648-1461-8.
- (DE) Franz Thomas, Die Eichenlaubträger 1939–1945 Band 1: A–K, Osnabrück, Biblio-Verlag, 1997, ISBN 978-3-7648-2299-6.
Altri progetti
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