Heinrich von Geymüller

Heinrich von Geymüller (Vienna, 12 maggio 18391909) è stato uno storico dell'arte svizzero.

Heinrich von Geymüller

Si fece chiamare, a seconda dei paesi in cui operava, Enrico di Geymüller e Henri (o Henry) de Geymüller, riservando l'uso della forma originale del proprio nome alle sue attività in lingua tedesca.

Nato da famiglia di origini aristocratiche, trascorse la propria infanzia fra Vienna, Brighton e Parigi. Grazie agli studi fatti a Losanna e a Parigi conseguì il titolo di ingegnere. Dal 1860 al 1863 studiò architettura a Berlino e, negli anni seguenti, frequentò corsi di belle arti a Parigi.

I viaggi in Italia gli fecero scoprire il Rinascimento italiano, a partire dai maestri presenti in Vaticano come Bramante e dalle opere di Palazzo Medici a Firenze. Fu lui a scoprire a Firenze, nel 1866, i disegni originali della basilica di San Pietro a Roma. Nel 1868 fu nuovamente in Italia, dove studiò l'opera completa di Bramante in vista del restauro delle sue opere. Lo studio di questo autore costituì per lui il punto di partenza per studi più ampi sul Rinascimento in Toscana e in Francia.

Cominciò la sua attività nel campo del restauro nel 1870, con studi sulla cattedrale di Losanna, il duomo di Milano e la cattedrale di San Pietro a Roma. Nel 1885 divenne corrispondente dell'Académie des Beaux Arts di Parigi. Negli anni seguenti collabora al restauro del castello di Chillon, a quello della cattedrale di Losanna e a quello della chiesa di San Lorenzo a Firenze.

Geymüller fu anche collezionista e appassionato di disegni di architettura, in particolare rinascimentali. Egli fu tra i primi storici dell'arte che, oltre a scoprire e studiare i disegni dei maestri, ne comprese l'importanza come opere a sé, testimoni dell'opera di progettazione dell'autore nel suo farsi. In questo fu aiutato dalla sua formazione tecnica, che lo aiutò nella letture delle piante e nell'analisi delle forme che applicò, oltre che alle opere preparatorie della basilica di San Pietro, anche al Raffaello architetto e a disegni di Leonardo da Vinci. A Geymüller si devono anche l'adozione nel restauro della tecnica della riproduzione in facsimile attraverso l'uso della fotografia e il riconoscimento dell'importanza delle raccolte di disegni presso il Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi di Firenze, a cui vendette nel 1907 parte della sua raccolta personale di disegni[1].

  1. ^ Josef Podler (a cura di), Bramante e gli altri: storia di tre codici e di un collezionista, Firenze, Olschki, 2006, pp. XIV-XVI, ISBN 8822255259.
  • Henri de Geymüller, architecte et historien de l’art: bibliothèque cantonale et universitaire de Lausanne, exposition du département des manuscrits, Musée historique de Lausanne, 14 juillet - 15 octobre 1995, introduzione di Danielle Mincio, Lausanne, Lausanne. Bibliothèque du departement des manuscrits, 1995, ISBN 2888880520.
  • Josef Ploder e Georg Germann (a cura di), Heinrich von Geymüller, 1839-1909: Architekturforscher und Architekturzeichner, Basel, Reinhardt, 2009, ISBN 9783724516217.

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