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DeutschHeinz Hellmich
| Heinz Hellmich | |
|---|---|
| Nascita | Karlsruhe, 9 giugno 1890 |
| Morte | Cherbourg, 17 giugno 1944 |
| Cause della morte | Morto in combattimento |
| Luogo di sepoltura | Cimitero militare tedesco di Orglandes |
| Dati militari | |
| Paese servito | .svg){kind=small} Impero tedesco .svg){kind=small} Repubblica di Weimar .svg){kind=small} Germania nazista |
| Forza armata |  Deutsches Heer .svg){kind=small} Reichswehr .svg){kind=small} Wehrmacht |
| Arma | Heer |
| Anni di servizio | 1908-1944 |
| Grado | Generalleutenant |
| Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
| "fonti nel corpo del testo" | |
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Heinz Hellmich (Karlsruhe, 9 giugno 1890 – Cherbourg, 17 giugno 1944) è stato un generale tedesco della Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver prestato servizio come ufficiale dell'esercito imperiale tedesco nella prima guerra mondiale, Klosterkemper nominato comandante della 141ª divisione di riserva il 1º aprile 1942. Dal 1943, iniziò a collaborare col generale russo disertore Andrej Andreevič Vlasov, il quale si era schierato coi nazisti contro l'Armata Rossa. Fu con lui tra i principali artefici e sostenitori dell'Armata russa di liberazione, mantenendo contatti stabili sino al gennaio del 1944.
Il 10 gennaio 1944, Hellmich venne spostato in Francia e posto al comando della 243ª divisione di fanteria, incaricata della difesa della penisola di Cotentin e venne pertanto investita in pieno dall'Operazione Overlord, lo sbarco in Normandia che gli Alleati compirono dal 6 giugno 1944. Hellmich rimase ucciso nel corso di un attacco aereo il 17 giugno 1944. Venne sepolto nel cimitero militare tedesco di Orglandes.
Onorificenze
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Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dermot Bradley (Hrsg.), Karl-Friedrich Hildebrand, Markus Rövekamp: Die Generale des Heeres 1921–1945. Die militärischen Werdegänge der Generale, sowie der Ärzte, Veterinäre, Intendanten, Richter und Ministerialbeamten im Generalsrang, Biblio Verlag, Osnabrück 1993, ISBN 3-7648-2424-7.
