Henry Ellis
Henry Ellis | |
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5º Governatore coloniale della Georgia | |
Durata mandato | 17 maggio 1758 – novembre 1760 |
Predecessore | John Reynolds |
Successore | James Wright |
Governatore coloniale della Nuova Scozia | |
Durata mandato | 1761 – 1763 |
Predecessore | Charles Lawrence |
Successore | Montague Wilmot |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Professione | Esploratore |
Firma |
Henry Ellis (Contea di Monaghan, 29 agosto 1721 – Napoli, 21 gennaio 1806) è stato un politico ed esploratore britannico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini, esplorazioni e commercio schiavista
[modifica | modifica wikitesto]Henry Ellis nacque in Irlanda nel 1721, e appena adolescente abbandonò la famiglia a seguito dei diverbi col padre. Diventato marinaio, divenne presto un valente cartografo, e dal 1746 si interessò di esplorazione e della ricerca del passaggio a nord-ovest, prendendo parte a varie spedizioni. Pubblicò le sue esperienze in un libro che gli fece guadagnare numerose simpatie in Inghilterra, tra cui quelle del principe Federico del Galles e di lord Halifax, che lo presero sotto la propria ala protettrice.[1][2]
Divenuto membro della Royal Society, venne fatto capitano del vascello Earl of Halifax per continuare le sue esplorazioni in maniera ufficiale.[2] Tra il 1750 e il 1755 navigò nel commercio triangolare, trasportando grandi quantità di schiavi dall'Africa alla Giamaica e spesso occupandosi lui stesso della loro compravendita. A differenza di molti capitani, a cui poco importava delle condizioni degli schiavi durante il trasporto, Ellis cercava di mantenere i suoi in buone condizioni fisiche e faceva spesso disinfettare gli ambienti in cui erano stipati, riducendo così drasticamente la mortalità a bordo.[1]
Governatore della Georgia
[modifica | modifica wikitesto]Quando nel 1756 lord Halifax fu costretto a sollevare John Reynolds dal governo della Georgia per via delle proteste dei coloni, Henry Ellis venne nominato suo successore. A causa del malgoverno del predecessore, al suo arrivo venne ricevuto con spiccato entusiasmo dai coloni georgiani.[1][2][3]
Durante il suo mandato Ellis cercò di stabilizzare la colonia, ancora di recente fondazione, dividendola in otto parrocchie che eleggevano i propri delegati all'interno di un'Assemblea statale.[1] Cercò inoltre di rafforzare le precarie difese della colonia, messe continuamente alla prova da incursioni di Creek, Cherokee, francesi e spagnoli.[1][2] Sotto il suo governo la capitale Savannah si espanse notevolmente, divenendo il principale polo commerciale del Sud delle Tredici Colonie.[2]
Altri incarichi
[modifica | modifica wikitesto]Il clima tropicale georgiano si rivelò troppo duro per Ellis, che nel 1760, per via della salute in rapido declino, chiese di essere sollevato dall'incarico.[1][2] Nel novembre successivo giunse in Georgia James Wright, che gli successe come governatore e continuò la politica di stabilizzazione della colonia, una delle più floride prima dello scoppio della rivoluzione americana.[1]
Tornato in Inghilterra, lord Halifax lo nominò governatore della Nuova Scozia, ma Ellis era ancora troppo debilitato per viaggiare e dovette ricorrere a dei sostituti. Anche una volta guarito Ellis non tornò in America, diventando invece collaboratore di lord Egremont e rinunciando al mandato sulla Nuova Scozia nel 1763.[1]
Ultimi anni e morte
[modifica | modifica wikitesto]Ellis continuò ad interessarsi per anni alla sua ex-colonia, collaborando col suo successore Wright per raggiungere una pace duratura con i nativi americani.[1]
Dopo la rivoluzione americana si ritirò dal servizio e si trasferì in Italia, a Napoli. Convinto illuminista, passò la vecchiaia conducendo esperimenti e dimostrazioni scientifiche. Morì nella capitale del regno di Napoli nel 1806, subito prima dell'invasione francese.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ellis, Henry, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Henry Ellis, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10141493 · ISNI (EN) 0000 0000 7367 8956 · SBN VBAV001751 · CERL cnp01390545 · ULAN (EN) 500111346 · LCCN (EN) n86844494 · GND (DE) 119218666 · BNF (FR) cb15097254w (data) · J9U (EN, HE) 987007260865805171 |
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