Ho perso il mio amore

Ho perso il mio amore
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaArisa
Pubblicazione17 marzo 2017
Durata3:37
GenerePop
EtichettaBorsi Records
ProduttoreFabio Gargiulo
Registrazione2017
FormatiDownload digitale, 7"
Arisa - cronologia
Singolo successivo
(2017)

Ho perso il mio amore è un singolo della cantante italiana Arisa, pubblicato il 17 marzo 2017 dalla Borsi Records.

Il brano ha ricevuto una candidatura ai Nastri d'Argento 2017 come migliore canzone originale.[1]

Si tratta del primo lavoro della cantante successivo alla chiusura del rapporto professionale con la Warner Music Italy, con la quale era sotto contratto fin dagli esordi. Esso è stato scelto come colonna sonora del film La verità, vi spiego, sull'amore diretto da Max Croci.[2]

Il brano, scritto da Cheope, Federica Abbate e Giuseppe Anastasi, è caratterizzato da atmosfere rétro unite ad un testo struggente e nostalgico.

Appena pubblicato il brano è entrato nella Top 15 di iTunes, inoltre ha ricevuto numerose recensioni positive tra cui quella del settimanale TV Sorrisi e Canzoni:[3]

«Arisa canta malinconica il desiderio di ritrovare un sentimento che si è spento. [...] La canzone racconta quel momento che sta tra la consapevolezza individuale e la resa condivisa. Il momento più brutto di una storia d'amore. Questo è senza dubbio il primo grande passo di un nuovo percorso e questo singolo è forse il più bello lanciato da lei negli ultimi anni.»

Testi e musiche di Cheope, Federica Abbate e Giuseppe Anastasi.

Download digitale
  1. Ho perso il mio amore – 3:37
7"
  • Lato A
  1. Ho perso il mio amore – 3:37
  • Lato B
  1. Ho perso il mio amore (Acoustic Version) – 3:37
  1. ^ Nastri d'Argento 2017: Jovanotti, Negramaro, Emma e Arisa in lizza, su radioitalia.it, Radio Italia. URL consultato l'11 giugno 2017.
  2. ^ Musica: torna Arisa con 'Ho perso il mio amore', su Adnkronos. URL consultato il 19 marzo 2017.
  3. ^ «Ho perso il mio amore» di Arisa: il primo ascolto, TV Sorrisi e Canzoni, 17 marzo 2017. URL consultato il 19 marzo 2017.
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