The Hollies

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The Hollies
Paese d'origineInghilterra (bandiera) Inghilterra
GenerePop rock
Beat
Folk rock
Periodo di attività musicale1962 – in attività
Sito ufficiale

Gli Hollies sono un gruppo musicale inglese fondato agli inizi degli anni sessanta[1].

Allan Clarke e Graham Nash, amici dai tempi della scuola elementare, formarono un duo musicale e iniziarono a esibirsi come gruppo di genere skiffle alla fine degli anni '50.[2] Modificarono poi il genere ispirandosi agli Everly Brothers con il nome di "Ricky e Dane Young". Con questo nome collaborarono con una band locale, i Fourtones, composta da Pete Bocking alla chitarra, John "Butch" Mepham al basso, Keith Bates alla batteria e Derek Quinn alla chitarra. Quando Quinn ha lasciato per unirsi a Freddie and the Dreamers nel 1962, anche Clarke e Nash lasciarono per unirsi a un'altra band di Manchester, i Delta, composta da Vic Steele alla chitarra solista, Eric Haydock al basso e Don Rathbone alla batteria, che aveva appena perso due membri tra cui Eric Stewart, che se ne andò per unirsi ai Mindbenders.[2]

I Delta modificarono il nome in The Hollies per un concerto del dicembre 1962 all'Oasis Club di Manchester.[2] In un'intervista del 2009 Graham Nash affermò che il gruppo decise il cambio di nome per la loro ammirazione per Buddy Holly.[3]

Con un repertorio costituito prevalentemente da canzoni di musica beat e pop rock hanno ottenuto un notevole successo commerciale specialmente fino agli anni settanta, quando hanno portato ai primi posti delle classifiche di vendita della Gran Bretagna diversi dischi singoli.

Minore successo hanno avuto negli Stati Uniti e negli altri paesi del mercato discografico europeo anche se hanno contribuito a creare la cosiddetta british invasion. Nel 1967 parteciparono al Festival di Sanremo in coppia con Mino Reitano con la canzone Non prego per me, di Battisti e Mogol.

Nash, in seguito a disaccordi sulla linea musicale che il complesso intendeva seguire, è emigrato negli Stati Uniti, iniziando una brillante carriera solista, partecipando inoltre al supergruppo Crosby, Stills, Nash & Young.

Dalla loro fondazione gli Hollies hanno cambiato più volte i componenti del gruppo.

A metà degli anni settanta alcuni dei dischi, tra cui Hollies, furono affidati alla produzione di Alan Parsons.

Nel loro repertorio figurano diverse cover di canzoni di Bob Dylan eseguite in chiave pop con un nuovo arrangiamento, spesso arricchito da sezioni di fiati e violini, fra cui Blowin' in the Wind e My Back Pages.

  • Allan Clarke: chitarra, voce (1962-1971; 1973-1978; 1978-2000)
  • Tony Hicks: chitarra, voce (dal 1963)
  • Graham Nash: chitarra, voce (1962-1968: poi nei Crosby, Stills, Nash and Young; di nuovo con gli Hollies nel 1981, 1982, 1983-84)
  • Don Rathbone: batteria (1962-1963; poi manager)
  • Vic Steele: chitarra, voce (1962-1963)
  • Bobby Elliott: batteria (dal 1963)
  • Eric Haydock: basso (1963-1966; 1981)
  • Bernie Calvert: basso (1966-1981)
  • Terry Sylvester: voce, chitarra (1969-1981)
  • Mikael Rickfors: voce, chitarra, tastiere, basso (1971-1973)
  • John Miles: chitarra, voce (1981, 1999)
  • Alan Coates: voce, chitarra (1981-2004)
  • Dennis Haines: tastiere (1983-1989)
  • Steve Stroud: basso (1982-1985; 1990; 1996)
  • Ray Stiles: bass, voce (dal 1986)
  • Ian Parker: tastiere (dal 1990)
  • Carl Wayne: voce (2000-2004)
  • Peter Howarth: voce (dal 2004)
  • Steve Lauri: voce, chitarra (dal 2004)
  • Jamie Moses: chitarra, voce (1983)
  • Dave Carey: tastiere (1990)
  • Paul Bliss: tastiere (1978, 1982-1983)
  • Pete Wingfield: tastiere(1976-1981)
  • Peter Arnesen: tastiere (1978, 1982-1983)
  • Brian Chatton: tastiere (1981-1982)
  • Ian Harrison: voce (2003-2004)
  • Dougie Wright: batteria (1967)

Album in studio

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Album dal vivo

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  • 1976 - Hollies Live
  1. ^ Carlo Bordone, Merry Melodies: Il pop in 100 album fondamentali, in Mucchio Extra, Stemax Coop, #22 Estate 2006.
  2. ^ a b c Dawn Eden, 30th Anniversary essay, March 1993, in 30th Anniversary Collection.
  3. ^ William Kerns, Holly's influence will not fade away, su lubbockonline.com, 14 marzo 2009. URL consultato il 18 maggio 2011.
  • Nick Logan e Bob Woffinden, Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.
  • (FR) Serge Morinais, Camion Blanc. British Beat, American Beat, Freakbeat et Garage Rock 60's 350 pépites de « A Hard Day’s Night » à « Zoot Suit »... en passant par « Satisfaction », Camion Blanc, 2021, ISBN 9782378482541.

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