Hope Lange

Hope Lange nel 1957

Hope Elise Ross Lange (Redding, 28 novembre 1933Santa Monica, 19 dicembre 2003) è stata un'attrice statunitense.

La Lange nel giugno 1949 sulla copertina di Radio-Electronics con un Radio Hat

Figlia dell'attrice Minette Buddecke e di John George Lange, che era stato musicista arrangiatore per Florenz Ziegfeld, Hope Lange nacque nel 1933 a Redding, nel Connecticut, e si trasferì ancora bambina a New York con la famiglia. Grazie all'influenza della madre, ottenne piccoli ruoli in diverse produzioni di Broadway, tra cui Life, Laughter and Tears (1942) e The Patriot (1943). Durante gli anni quaranta studiò danza e recitazione, iniziando a lavorare come modella adolescente per riviste e pagine pubblicitarie. Nel giugno 1949, all'età di 15 anni, comparve sulla copertina del periodico Radio-Electronics.

Dopo aver frequentato per due anni il Reed College (Oregon) e il Barmore Junior College di New York, iniziò a lavorare per la televisione, con un'apparizione nella serie antologica Kraft Television Theatre che attirò su di lei l'attenzione dei produttori cinematografici di Hollywood. Ottenne subito un ruolo nella commedia Fermata d'autobus (1956) di Joshua Logan, accanto a Marilyn Monroe e Don Murray. Grazie al successo del film, ottenne altri ruoli di carattere, fra cui quello di Selena Cross nel melodramma I peccatori di Peyton (1957) di Mark Robson, accanto a Lana Turner: la sua interpretazione le valse la candidatura al Golden Globe e all'Oscar alla miglior attrice non protagonista.

La Lange confermò il suo successo sul grande schermo partecipando ad altre pellicole quali La vera storia di Jess il bandito (1957) di Nicholas Ray, in cui interpretò Zee, moglie del bandito Jesse James (interpretato da Robert Wagner), I giovani leoni (1958) di Edward Dmytryk, accanto a Montgomery Clift e il melodramma Donne in cerca d'amore (1959) di Jean Negulesco, con protagonista Joan Crawford.

Nel 1961, accanto ad Elvis Presley, partecipò al film Paese selvaggio di Philip Dunne. Nello stesso anno, grazie all'appoggio di Glenn Ford, suo compagno all'epoca[1], ottenne la parte di Elizabeth "Regina" Martin (Queenie nella versione originale) nella commedia Angeli con la pistola, ultimo film di Frank Capra, che per quel ruolo aveva inizialmente scritturato Shirley Jones[2]: la Lange fu apprezzata per l'interpretazione della modesta ragazza di provincia trasformatasi in soubrette di nightclub. Recitò nuovamente accanto a Glenn Ford nella commedia Il granduca e mister Pimm (1963) di David Swift.

Nella seconda metà degli anni sessanta l'attrice prese parte al film drammatico Il mosaico del crimine (1968) di James Goldstone, e lavorò per la televisione, comparendo in serie quali Il fuggiasco (1966), La signora e il fantasma (1968-1970), accanto ad Edward Mulhare, che le valse l'Emmy Award quale miglior attrice di serie comica per due anni consecutivi (1969 e 1970), e The New Dick Van Dyke Show (1971-1974) nel ruolo della moglie del protagonista. Negli anni settanta e ottanta continuò l'attività televisiva, e apparve ancora sullo schermo in film come Il giustiziere della notte (1974) di Michael Winner, in cui interpretò la moglie del protagonista Charles Bronson, Nightmare 2 - La rivincita (1985) di Jack Sholder, Velluto blu (1986) di David Lynch, in cui interpretò il ruolo della madre di Laura Dern, e il thriller Sotto il segno del pericolo (1994) di Phillip Noyce. Apparve l'ultima volta sul grande schermo nel 1995, nel thriller La giusta causa di Arne Glimcher.

Dal primo matrimonio nel 1956 con l'attore Don Murray, conosciuto sul set di Fermata d'autobus, ebbe due figli, Christopher e Patricia. Dopo il divorzio nel 1961 e una relazione con Glenn Ford, suo partner in Angeli con la pistola e Il granduca e mister Pimm, nel 1963 sposò il regista Alan J. Pakula, da cui divorziò nel 1971. Il terzo matrimonio col produttore teatrale Charles Hollerith, sposato nel 1986, durò fino alla morte dell'attrice, avvenuta nel 2003, all'età di 70 anni, per un'ischemia intestinale.

L'attrice nel 1961 in Angeli con la pistola (Pocketful of Miracles) di Frank Capra

Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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  1. ^ Frank Capra, il nome sopra il titolo, Ed. Lucarini, 1989, pp. 561-563
  2. ^ Frank Capra, il nome sopra il titolo, Ed. Lucarini, 1989, pp. 561,562,563

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