House of Cash

La House of Cash era un museo situato al numero 700 di E. Main Street a Hendersonville (Tennessee), a circa trenta chilometri a nord di Nashville, dedicato alla vita e alle opere del cantautore statunitense Johnny Cash. Johnny Cash non ha mai vissuto nell'edificio, che veniva usato come studio di registrazione e ufficio.[1][2][3] Con il medesimo nome si indica la residenza che fu di Johnny Cash e della moglie June Carter dal 1968 fino alla morte di entrambi nel 2003, posta nelle vicinanze del museo, al numero 200 di Caudill Drive a Hendersonville (Tennessee).[4][5] La residenza, strutturata su tre piani, era stata costruita nel 1967 con pietra e legname raccolto da antichi fienili e case, alcune vecchie più di due secoli. Le travi erano tronchi d'albero scortecciati e tre su quattro delle mura esterne erano in vetro.[6]

Nel 2003 l'abitazione venne acquistata da Barry Gibb, leader del gruppo dei Bee Gees, che si era detto impegnato a conservarla in onore del cantante country. Sarebbe dovuta diventare la casa estiva del nuovo proprietario, alla ricerca di un buen retiro in cui rifugiarsi a comporre nel periodo degli uragani di Miami, ma andò completamente distrutta in un incendio il 10 aprile 2007 durante dei lavori di ristrutturazione.[7][8] La House of Cash è visibile in maniera estesa nel video della canzone Hurt, diretto da Mark Romanek.[9]

Nel 2013 è stato aperto un nuovo Johnny Cash Museum a Nashville (Tennessee).[10]

  1. ^ (EN) Explore Johnny Cash’s Sumner County, Tennessee.
  2. ^ (EN) Former House of Cash, Johnny Cash Museum.
  3. ^ (EN) The House Of Cash.
  4. ^ (EN) Getahn Ward, Johnny and June Carter Cash's former lakefront Tenn. estate for sale, in USA TODAY, 18 novembre 2016. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  5. ^ BBC NEWS | Entertainment | Fire destroys Johnny Cash house, su news.bbc.co.uk, 11 aprile 2007. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  6. ^ Turner, Steve. Johnny Cash - La vita, l'amore e la fede di una leggenda americana, 2008, Kowalski, Milano, pag. 196, ISBN 978-88-7496-757-5
  7. ^ (EN) Danny Lewis, Johnny Cash’s Tennessee Ranch Is Now a Museum, in Smithsonian. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  8. ^ Candace Taylor, For Sale: The Remains of Johnny Cash’s Home, in Wall Street Journal, 17 novembre 2016, ISSN 0099-9660 (WC · ACNP). URL consultato il 20 gennaio 2017.
  9. ^ Mark Binelli, Johnny Cash Makes 'Em Hurt, in Rolling Stone, 20 febbraio 2003. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  10. ^ (EN) Johnny Cash Museum opens in Nashville - NME, in NME, 31 maggio 2013. URL consultato il 20 gennaio 2017.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]