I, Me, Mine

I, Me, Mine
Titolo originaleI, Me, Mine
George Harrison nel 1974
AutoreGeorge Harrison
1ª ed. originale1980
1ª ed. italiana2002
GenereAutobiografia
Lingua originaleinglese

I, Me, Mine[1][2], nota anche come I Me Mine[3], è l'autobiografia di George Harrison, ex-chitarrista dei Beatles, scritta con l'aiuto di Derek Taylor, portavoce dei Fab Four, pubblicata per la prima volta il 4 novembre[2] 1980[1].

L'autobiografia, caratterizzata dai ricordi del chitarrista sulle sue canzoni oltre che sulla sua vita, presenta, nella ristampa dell'8 marzo 2007, curata dalla moglie Olivia Arias[2], che George aveva sposato due anni prima della prima edizione originale, e dalla quale aveva appena avuto il figlio Dhani[4], anche le liriche di 80 suoi brani e 50 pagine di fotografie[2]. Infatti, a seconda delle edizioni, si passa da 398 pagine[3] a 456[2].

John Lennon espresse pubblicamente il suo dolore per essere citato molto raramente, fato condiviso con l'ex-partner musicale Paul McCartney[1]; i due avevano avuto, negli anni passati, un comportamento che aveva ferito Harrison, dedicando poco tempo alle sue canzoni[5], e frequentemente rifiutandole anche[6]. Lennon venne assassinato l'8 dicembre 1980 da Mark David Chapman[7], lasciando George molto rammaricato per non essersi spiegato prima con l'amico circa la sua autobiografia; Harrison gli dedicò il successo All Those Years Ago, contenuto nell'album Somewhere in England del 1981[8].

Il libro prende il nome dalla canzone I Me Mine, pubblicata sull'album Let It Be (1970) dei Beatles[9].

  1. ^ a b c Hervé Bourhis, Il Piccolo Libro dei Beatles, Blackvelvet, 2012, p. 133.
  2. ^ a b c d e (EN) I, Me, Mine by George Harrison, su goodreads.com, Goodreads. URL consultato il 12 agosto 2014.
  3. ^ a b (EN) I Me Mine: George Harrison, su amazon.it, Amazon.com. URL consultato il 12 agosto.
  4. ^ Hervé Bourhis, p. 129.
  5. ^ Hervé Bourhis, p. 69.
  6. ^ Hervé Bourhis, p. 103.
  7. ^ Hervé Bourhis, p. 134.
  8. ^ Hervé Bourhis, p. 136.
  9. ^ Luca Biagini, I Me Mine, su pepperland.it, Pepperland. URL consultato il 13 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2013).

Collegamenti esterni

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