I Want You (She's So Heavy)

I Want You (She's So Heavy)
ArtistaThe Beatles
Autore/iLennon-McCartney
GenereProto-metal
Rock progressivo
Esecuzioni notevoli22 febbraio–11 agosto 1969, EMI & Trident Studios, Londra
Pubblicazione originale
IncisioneAbbey Road
Data26 settembre 1969
EtichettaApple Records
Durata7:47

I Want You (She's So Heavy) è un brano musicale dei Beatles, incluso nel loro album Abbey Road del 1969. È stata scritta dal solo John Lennon, ma venne accreditata come da consuetudine alla coppia compositiva Lennon-McCartney.

Si tratta di un brano singolare all'interno del repertorio dei Beatles per molteplici ragioni, in primis la canzone dura quasi otto minuti, un tempo insolitamente lungo in confronto ai tre minuti standard; il testo è molto scarso, essendo composto solamente da quattordici parole; la composizione musicale consta di vari accordi di chitarra della durata di tre minuti, ripetuti (un arpeggio simile era già stato suonato in Because e nella canzone di McCartney Oh! Darling) e con un forte accento hard rock definito da alcuni quasi anticipatore dell'heavy metal[1][2]; la canzone si conclude improvvisamente, come se il nastro si interrompesse.

È una delle ultime canzoni che i Beatles hanno registrato in gruppo, il 20 agosto 1969.

Lennon scrisse la canzone come un'incondizionata dichiarazione d'amore nei confronti di Yōko Ono, dalla quale sembra essere letteralmente ossessionato.[3] Di questa composizione di John ispirata alla sua divorante passione nei confronti della donna, un recensore ebbe a dire che era "noiosa". Lennon rispose:

«Un recensore ha scritto di me, a proposito di questa canzone: "Pare aver perso il suo talento per i testi, da come questo è semplice e noioso". She's So Heavy parla di Yōko. E, come ha detto lei, se stai annegando non mormori: "Sarei davvero molto lieto se qualcuno avesse l'occasione di prendere atto che sto andando a fondo e venisse nella mia direzione per salvarmi". Gridi "aiuto!", e basta. È quello che faccio io in I Want You (She's So Heavy).[4]»

Anche Robbie Robertson dei The Band si dimostrò poco entusiasta della traccia, e la definì "rumorosa merdaccia".[4] Invece i Beatles erano di parere contrario, e la canzone piaceva molto a tutti e quattro, ma soprattutto a George Harrison, che passò molte ore in studio a perfezionare la sua parte di chitarra insieme a Lennon, e a proposito di I Want You (She's So Heavy) disse:

«È molto "heavy". John suona la chitarra solista e canta contemporaneamente. Fondamentalmente è un po' come un blues. Il riff che canta e suona è proprio una cosa in stile blues classico. Ma allo stesso tempo, è molto originale, quel tipo di canzone unica "alla John".[5]»

Il brano inizia con un tempo in 6/8, un arpeggio di chitarra in Re minore, sviluppandosi fino ad una cadenza in La. Basso e chitarra ascendono e discendono con un riff derivato dalla scala minore di Re. Alla dissolvenza dell'ultimo accordo parte un verso in 4/4 su scala di blues con le parole di Lennon «I Want You / I Want You So Bad... ». Dopo vari passaggi arriva la brusca conclusione improvvisa.

Registrazione

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La canzone venne provata diverse volte durante le Get Back/Let It Be Sessions; la traccia base e la parte cantata da John furono registrare ai Trident Studios il 22 febbraio 1969. In tale data, i Beatles registrarono ben trentacinque take della base ritmica (ispirata a Coming Home Baby di Mel Tormé del 1963). Secondo lo studioso Mark Lewisohn, tra questi molteplici provini esisterebbe anche una take di prova della canzone con Paul McCartney alla voce solista, ma altri hanno ipotizzato che possa trattarsi di un falso. John e George sovrapposero le registrazioni di chitarra il 18 aprile, e Billy Preston quelle di tastiera e batteria il 20 aprile. I Want You è stata integrata dalle parole (She's So Heavy) l'11 agosto, e di conseguenza il titolo divenne I Want You (She's So Heavy).

Tre registrazioni del 22 febbraio vennero preparate per un master (seconda generazione), nel quale sono state inserite le registrazioni del 18 aprile (terza generazione), e poi di nuovo quelle del 18, del 20 aprile e dell'11 agosto. Nella traccia della seconda generazione dell'8 agosto erano state fatte diverse registrazioni. Il mix è di terza generazione per 4:37 (fino a "She's So") e poi la traccia di seconda generazione, che integrava rumore bianco e registrazioni aggiuntive di batteria aggiunte l'8 agosto. La sessione di registrazione di I Want You (She's So Heavy) è stata l'ultima nella quale i quattro Beatles hanno lavorato insieme in studio.

L'ultimo master durava più di 8 minuti, ma John decise di adottare un finale a sorpresa. Durante l'ultimo arpeggio di chitarre, batteria e rumore bianco, disse a Emerick di "tagliare ora" al minuto 7:44, causando un finale improvviso alla canzone (e al primo lato di Abbey Road). David Gates scrive della canzone: «L'ipnotico arpeggio di chitarra in I Want You (She's So Heavy) viene improvvisamente e arbitrariamente interrotto, catapultandoci nell'imbarazzante consapevolezza che ci siamo lasciati trasportare via da una semplice registrazione.»[senza fonte]

The Beatles
Musicisti aggiuntivi

Numerosi artisti hanno reinterpretato I Want You (She's So Heavy) sia dal vivo che in studio, tra questi:

  1. ^ The 50 Heaviest Songs Before Black Sabbath: #40-31, in guitarworld.com. URL consultato il 26 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2017).
  2. ^ Classic Rock Magazine, settembre 2014
  3. ^ 59 – I Want You (She's So Heavy), 100 Greatest Beatles Songs, Rolling Stone.
  4. ^ a b Franco Zanetti, Il libro bianco dei Beatles. La storia e le storie di tutte le canzoni, Giunti, 2012, pag. 357.
  5. ^ George Harrison interview with Ritchie Yorke, September, 1969, su beatles.ncf.ca, Ottawa Beatles Site. URL consultato l'8 ottobre 2010.
  6. ^ Chris Willman, peace, su ew.com, 27 dicembre 2006. URL consultato il 3 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2007).
  7. ^ Adam Webb, The Beatles - LOVE - Album Review, su uk.launch.yahoo.com, 29 novembre 2006. URL consultato il 3 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2006).

Collegamenti esterni

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