I Was Made for Lovin' You

I Was Made for Lovin' You
singolo discografico
ArtistaKiss
Pubblicazione20 maggio 1979
Durata4:01
Album di provenienzaDynasty
GenereHard rock
Dance rock
Funk rock[1]
Pop metal
Disco
EtichettaCasablanca
ProduttoreVini Poncia
Registrazione1979 negli Electric Lady Studios, New York
Certificazioni originali
Dischi d'oroBrasile (bandiera) Brasile[2]
(vendite: 20 000+)
Canada (bandiera) Canada[3]
(vendite: 50 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca[4]
(vendite: 45 000+)
Francia (bandiera) Francia[5]
(vendite: 595 000+)
Germania (bandiera) Germania[6]
(vendite: 250 000+)
Giappone (bandiera) Giappone[7]
(vendite: 100 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[8]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[9]
(vendite: 600 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia[10]
(vendite: 50 000+)
Kiss - cronologia
Singolo precedente
(1978)
Singolo successivo
(1979)

I Was Made for Lovin' You è un brano dei Kiss, pubblicato per la prima volta come traccia dell'album Dynasty del 1979. È uno dei brani più famosi del gruppo, conosciuto soprattutto per il riff di basso e il ritornello.

Composto da Paul Stanley, Vini Poncia e Desmond Child, il brano è stato registrato mezzo tono sotto, come tutte le altre tracce dell'album Dynasty, con Anton Fig alla batteria[11] al posto di Peter Criss, ritenuto dal produttore Vini Poncia fuori forma[12] per suonare a causa di problemi di droga e di un incidente stradale. Lo stesso Poncia contribuisce alle registrazioni del brano suonando le tastiere[11] e come voce secondaria[11].

I Was Made for Lovin' You è stato estratto come singolo nel maggio del 1979 assieme alla traccia Hard Times scritta da Ace Frehley. Il singolo raggiunse il numero 11 nella Billboard Hot 100 statunitense, ma si issò in moltissime nazioni europee ai vertici delle classifiche[13] (nei Paesi Bassi raggiungerà la prima posizione), facendo conoscere per la prima volta alla band il successo mondiale. Il brano è stato inoltre premiato come singolo d'oro, il secondo nella carriera dei KISS[13].

Sin dal 1979, anno della pubblicazione, il brano è stato sempre suonato dal gruppo durante le esibizioni dal vivo, anche se con qualche variazione rispetto alla versione registrata in studio (specialmente per quanto riguarda il ritmo che, per esempio, ai tempi in cui vi era Eric Carr nella formazione era più veloce).

Collaboratori

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Classifiche di fine anno

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Classifica (1979) Posizione
Australia[15] 2
Austria[23] 20
Belgio (Fiandre)[24] 3
Canada[25] 8
Francia[26] 12
Germania[27] 12
Italia[19] 30
Nuova Zelanda[28] 6
Paesi Bassi[29] 8
Stati Uniti[30] 74
Sudafrica[31] 18
Svizzera[32] 16

Il brano è stato oggetto di cover da parte dei seguenti artisti:

  1. ^ Disco music anni 70: Ecco i titoli delle canzoni discoteca che hanno segnato un epoca, su retronline.it. URL consultato il 25 marzo 2022.
  2. ^ (PT) Kiss – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 2 luglio 2024.
  3. ^ (EN) I Was Made for Lovin' You – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 21 aprile 2016.
  4. ^ (DA) I Was Made for Lovin' You, su IFPI Danmark. URL consultato il 7 settembre 2022.
  5. ^ infodisc.fr, http://www.infodisc.fr/Ventes_Chansons_Tout_Temps.php.
  6. ^ (DE) Kiss – I Was Made For Lovin' You – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 1º giugno 2023.
  7. ^ (JA) Kiss - ラヴィン・ユー・ベイビー – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 1º marzo 2021.
  8. ^ (EN) Kiss - I Was Made for Lovin' You – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 21 aprile 2016.
  9. ^ (EN) I Was Made for Lovin' You, su British Phonographic Industry. URL consultato il 24 giugno 2024.
  10. ^ I Was Made for Lovin' You (certificazione), su FIMI. URL consultato il 12 agosto 2019.
  11. ^ a b c d e f Pagina Archiviato il 7 maggio 2006 in Archive.is. dedicata ai collaboratori alle registrazioni dei brani dei Kiss, a cura di Julian Gill, dal sito Kissfaq.com
  12. ^ Leaf, David e Ken Sharp. KISS: Behind the Mask: The Official Authorized Biography, Warner Books, 2003
  13. ^ a b Pagina dedicata alle posizioni in classifica dei singoli dei Kiss, a cura di Julian Gill
  14. ^ Non accreditato
  15. ^ a b David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  16. ^ a b c d e f g h (NL) KISS - I Was Made For Lovin' You, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 21 aprile 2016.
  17. ^ (EN) Top Singles - Volume 32, No. 1, September 29 1979, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 21 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2017).
  18. ^ (FR) Accès direct à ces Artistes, su infodisc.fr. URL consultato il 21 aprile 2016. Selezionare "KISS" e premere "OK".
  19. ^ a b I singoli più venduti del 1979, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 21 aprile 2016.
  20. ^ (EN) Official Singles Chart Top 75: 01 July 1979 - 07 July 1979, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 21 aprile 2016.
  21. ^ a b (EN) Kiss – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 21 aprile 2016. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  22. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 – 1989 Acts (K), su Rock.co.za, John Samson. URL consultato il 21 aprile 2016.
  23. ^ (DE) Jahreshitparade 1979, su austriancharts.at. URL consultato il 21 aprile 2016.
  24. ^ (NL) Jaaroverzichten 1979, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 21 aprile 2016.
  25. ^ (EN) Top Singles - Volume 32, No. 13, December 22 1979, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 21 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  26. ^ (FR) TOP – 1979, su top-france.fr. URL consultato il 21 aprile 2016.
  27. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1979, su offiziellecharts.de. URL consultato il 21 aprile 2016.
  28. ^ (EN) Top Selling Singles of 1979, su nztop40.co.nz, Recording Industry Association of New Zealand. URL consultato il 21 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2017).
  29. ^ (NL) Jaaroverzichten 1979, su dutchcharts.nl. URL consultato il 21 aprile 2016.
  30. ^ (EN) Billboard Top 100 - 1979, su longboredsurfer.com, longboredsurger.com. URL consultato il 21 aprile 2016.
  31. ^ (EN) Top 20 Hit Singles of 1979, su rock.co.za. URL consultato il 21 aprile 2016.
  32. ^ (DE) Jahreshitparade 1979, su hitparade.ch, Schweizer Hitparade. URL consultato il 21 aprile 2016.

Collegamenti esterni

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