Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo
Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Serviens Domino cum omni humilitate | |
Titolo | Cardinale presbitero dello Spirito Santo alla Ferratella (dal 2019) |
Incarichi attuali |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 9 luglio 1950 a Sedayu |
Ordinato presbitero | 26 gennaio 1976 dal cardinale Justinus Darmojuwono |
Nominato arcivescovo | 21 aprile 1997 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 22 agosto 1997 dal cardinale Julius Riyadi Darmaatmadja, S.I. |
Creato cardinale | 5 ottobre 2019 da papa Francesco |
Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo (Sedayu, 9 luglio 1950) è un cardinale e arcivescovo cattolico indonesiano, dal 2 gennaio 2006 ordinario militare in Indonesia e dal 28 giugno 2010 arcivescovo metropolita di Giacarta.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il 26 gennaio 1976 è stato ordinato presbitero dal cardinale Justinus Darmojuwono per l'arcidiocesi di Semarang. Dopo l'ordinazione ha svolto il suo ministero pastorale nella diocesi di origine.
Ministero episcopale e cardinalato
[modifica | modifica wikitesto]Il 21 aprile 1997 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo metropolita di Semarang; è succeduto al cardinale Julius Riyadi Darmaatmadja, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Giacarta. Il 22 agosto successivo ha ricevuto l'ordinazione episcopale, presso lo Jatidiri Stadium di Semarang, per imposizione delle mani del cardinale Julius Riyadi Darmaatmadja, suo predecessore, co-consacranti Pietro Sambi, arcivescovo titolare di Belcastro e pro-nunzio apostolico in Indonesia, e Blasius Pujoraharja, vescovo di Ketapang. Durante la stessa celebrazione ha preso possesso dell'arcidiocesi. Come suo motto episcopale ha scelto Serviens Domino cum omni humilitate, che tradotto vuol dire "Servendo il Signore con tutta umiltà", tratto dagli Atti degli Apostoli, 20,19.[1]
Il 2 gennaio 2006 papa Benedetto XVI lo ha nominato ordinario militare in Indonesia, prendendo il posto del cardinale Darmaatmadja.[2]
Il 25 luglio 2009 lo stesso papa lo ha nominato poi arcivescovo coadiutore di Giacarta;[3] il 28 giugno dell'anno successivo è succeduto alla guida della medesima arcidiocesi dopo le dimissioni del cardinale Julius Riyadi Darmaatmadja.[4]
Dal dicembre 2011 al 25 agosto 2014, giorno dell'ingresso del nuovo vescovo Antonius Subianto Bunyamin, è stato amministratore apostolico della diocesi di Bandung.
Il 1º settembre 2019, al termine dell'Angelus, papa Francesco ne ha annunciato la creazione cardinalizia nel concistoro del successivo 5 ottobre,[5] durante il quale è stato creato cardinale presbitero dello Spirito Santo alla Ferratella. Il 28 agosto 2022 ha ufficialmente preso possesso del titolo cardinalizio.[6]
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Bernardino Giraud
- Cardinale Alessandro Mattei
- Cardinale Pietro Francesco Galleffi
- Cardinale Giacomo Filippo Fransoni
- Cardinale Carlo Sacconi
- Cardinale Edward Henry Howard
- Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro
- Cardinale Rafael Merry del Val
- Cardinale Raffaele Scapinelli di Leguigno
- Cardinale Friedrich Gustav Piffl
- Vescovo Michael Memelauer
- Cardinale Franz König
- Arcivescovo Ottavio De Liva
- Cardinale Justinus Darmojuwono
- Cardinale Julius Riyadi Darmaatmadja, S.I.
- Cardinale Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo
La successione apostolica è:
- Vescovo Antonius Subianto Bunyamin, O.S.C. (2014)
- Vescovo Henricus Pidyarto Gunawan, O.Carm. (2016)
- Arcivescovo Robertus Rubiyatmoko (2017)
- Vescovo Siprianus Hormat (2020)
- Vescovo Fransiskus Tuaman Sinaga (2021)
- Vescovo Maksimus Regus (2024)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sala Stampa della Santa Sede.
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia dell'Ordinario militare di Indonesia, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 2 gennaio 2006. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Nomina del Coadiutore di Jakarta (Indonesia), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 25 luglio 2009. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia e successione dell'Arcivescovo di Jakarta (Indonesia), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 28 giugno 2010. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Annuncio di Concistoro il 5 ottobre per la creazione di nuovi Cardinali, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 1º settembre 2019. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Avviso dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche. Possesso cardinalizio, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 23 agosto 2022. URL consultato il 23 agosto 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, HARDJOATMDJO, Ignatius Suharyo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 23 agosto 2022.
- SUHARYO HARDJOATMODJO Card. Ignatius, su press.vatican.va. URL consultato il 23 agosto 2022.
- Paolo Affatato, Un cardinale nel paese dell'islam asiatico, su lastampa.it, 14 settembre 2019. URL consultato il 23 agosto 2022.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 58209639 · ISNI (EN) 0000 0000 2937 4584 · LCCN (EN) n89177167 |
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