Il grasso e il magro

Il grasso e il magro
Titolo originaleТолстый и тонкий
Statua raffigurante i personaggi de Il grasso e il magro (Taganrog, 2014)
AutoreAnton Pavlovič Čechov
1ª ed. originale1883
1ª ed. italiana1950
Genereracconto
Lingua originalerusso
AmbientazioneStazione ferroviaria di Nikolaev (Impero russo), XIX secolo
Personaggi
  • Miša (il grasso)
  • Porfirij (il magro)
  • Luiza, moglie di Porfirij
  • Nafanail, figlio di Porfirij

Il grasso e il magro (in russo Толстый и тонкий?, Tolstyj i tonkij) è un racconto di Anton Čechov, pubblicato per la prima volta nel 1883.

Due vecchi amici, uno grasso e uno magro, si incontrano dopo anni alla stazione e si abbracciano felici e un po' commossi: amici d'infanzia, sono stati compagni di scuola al ginnasio, ma non si vedevano da anni. Il magro Porfirij sta scendendo dal treno, carico di valigie, fagotti e scatole, in compagnia della moglie e del figlio adolescente; il grasso Miša, odoroso di xeres e profumo francese, è appena uscito dal ristorante della stazione. I due, dopo aver ricordato i vecchi tempi, i loro rispettivi nomignoli, passano a parlare del presente. Il magro Porfirij dice con orgoglio all'amico di essere assessore di collegio[1]; il grasso Miša è però consigliere privato, è posto cioè cinque gradi gerarchici più in alto di Porfirij[1]. A questa notizia, Porfirij dapprima impallidisce, poi sorride, quindi si mette sull'attenti, si abbottona la divisa e si rivolge al grasso con l'allocutivo "Eccellenza". Il grasso dapprima redarguisce affettuosamente l'amico per il cambiamento di tono e di persona, dal "tu" al "lei"; ma quando vede il magro aumentare in reverenza e addirittura inchinarsi, il grasso si sente nauseato e porge la mano al magro per congedarsi; il magro e i suoi familiari si inchinano e sembrano piacevolmente stupefatti.

Il grasso e il magro fu pubblicato per la prima volta sul numero 40, 1º ottobre 1883 del settimanale umoristico e letterario Oskolki (in russo Осколки?, Oskolki, in lingua italiana: Frammenti o Schegge) diretto da Nikolaj Aleksandrovič Lejkin. Čechov utilizzò lo pseudonimo di "Antoša Čechontè". Il grasso e il magro' fu poi pubblicato nell'edizione delle Opere di Čechov dell'editore A. F. Marks (Polnoe sobranie sočinenij A.P. Čechov, Sankt-Peterburg: Izdanie A. F. Marksa, 1886, Vol. II (Racconti umoristici 1883-84)[2][3].

Il critico formalista russo Viktor Šklovskij spiega il meccanismo di questo racconto umoristico: la novella čechoviana è costruita su un intreccio nitido ed uno scioglimento inatteso. Si fa inoltre ricorso alla mise en abyme

«La novella Il grasso e il magro occupa due paginette. È basata sulla disparità sociale di due ex compagni di scuola. La situazione è del tutto elementare, ma viene sviluppata grazie ad una trovata inattesa e adeguata. I due amici dapprima si baciano e si guardano l’un l’altro con gli occhi pieni di lacrime; tutti e due sono piacevolmente sorpresi. Il magro racconta in fretta, ma abbastanza prolissamente, della propria famiglia, così come si usa tra amici. Nel bel mezzo della novella, cioè alla fine della prima pagina, il magro viene a sapere che il grasso è consigliere segreto. Si spalanca un abisso di differenza sociale, che ci appare chiarissimo per il fatto che all’inizio i due amici ci sono stati presentati come nudi, al di fuori di ogni riferimento al presente. Il magro, balbettando, ripete al grasso le stesse frasi di prima sulla sua famiglia, ma ora con il tono di un rapporto ad un superiore. Questa ripetizione, con la sua parziale coincidenza con la prima esposizione, pone in evidenza la loro disparità, e chiarisce la struttura della novella. La novella viene condotta sino alla fine con il suo parallelismo; ha un doppio scioglimento: a seconda delle diverse impressioni che ne hanno riportato i due ex compagni.»

  • Antoša Čechontè, «Tolstyj i tonkij (Il grasso e il magro)», Oskolki numero 40, 1º ottobre 1883, p. 5
  • Anton Čechov, Racconti; traduzione di Agostino Villa, Vol. II, Torino: Einaudi, 1950
    Contiene: Il monaco nero, La steppa, Volodja, Crisi di nervi, Tifo, Racconto d'un avventuriero, L'onomastico, Contadini, Terrore, La scommessa, Il turco, Il violino di Rothscild, La disgrazia, Per affari d'ufficio, La principessa, La voglia di dormire, Il maestro, Brutti caratteri, Il padre, Tre anni, Volodja grande e Volodja piccolo, Anna al collo, Ai bagni turchi, Era lei!, Il padre di famiglia, Il ripetitore, La farmacista, I simulatori, Nelle tenebre, Il grasso e il magro, Esame per promozione di grado, Il ragazzo maligno, L'album, Marmocchi, La moglie, Omicidio.
  • Anton Čechov, Tutte le novelle, Vol. I: Teste in fermento; introduzione e traduzione di Alfredo Polledro, Milano: Biblioteca Universale Rizzoli, 1951
  • Anton Čechov, Racconti e novelle; a cura di Giuseppe Zamboni; traduzione di Giovanni Faccioli, introduzione di Emilio Cecchi; appendice critica a cura di Maria Bianca Luporini, Coll. I grandi classici stranieri, Firenze: G. C. Sansoni, 1963, Vol. I, pp. 56-58
  • Anton P. Čechov, Tutti i racconti, Vol. I: Primi racconti: 1880-1885; a cura di Eridano Bazzarelli, Coll. I grandi scrittori di ogni paese, Serie russa, Tutte le opere di Čechov, Milano: Mursia, 1963
  • A. Cechov, Opere, Vol. 1: Romanzi brevi e racconti: 1880-1884; a cura di Fausto Malcovati; traduzione di Monica Gattini Barnabò, Roma: Editori Riuniti, 1984, ISBN 88-359-2699-8
  1. ^ a b Nella Tavola dei ranghi della Russia Imperiale un assessore di collegio era posizionato all'VIII classe dell'amministrazione civile, un consigliere privato era posto alla III classe (Henry Peter Brougham and Vaux, Filosofia politica: Parte prima (Principi del governo. Governo monarchico), parte seconda(dell'aristocrazia e dei governi aristocratici), parte terza(della democrazia e della monarchia mista); tradotta da Paolo Emiliani-Giudici e Raffaele Busacca, Firenze: Achille Batelli, 1850, p. 241 (Google libri)
  2. ^ Anton Čechov, Polnoe sobranie sočinenij i pisem v 30 tomah (Opere complete e lettere in 30 volumi), Volume V "Rasskazy, ûmoreski", Mosca: Nauka, 1977, pp.250-51.
  3. ^ (RU) Wikisource on-line

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