Carta elettronica
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La carta elettronica (in inglese electronic paper), più precisamente e-ink (electrophoretic ink, inchiostro elettroforetico) o generalmente chiamato e-paper, è una tecnologia progettata per imitare l'aspetto dell'inchiostro su un normale foglio. A differenza di uno schermo a cristalli liquidi, che usa una luce posteriore al display per illuminare i pixel, tale tipologia di "carta" riflette la luce ambientale come un foglio di carta. Questa tecnologia è stata inventata nel 1996 da Joseph Jacobson, fondatore di E-Ink, ed è attualmente la tecnologia più utilizzata per i più diffusi lettori di eBook.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il processo fisico su cui si basano i display e-ink è l'elettroforesi. La tecnica più utilizzata prevede l'uso di sfere di dimensione molto ridotta all'interno dello schermo.[1] Queste sfere sono caricate elettricamente; una semisfera è caricata positivamente e colorata di nero mentre l'altra semisfera è caricata negativamente e colorata di bianco. Tramite campi elettrici si possono orientare le sfere per ottenere il cambio di colore nei vari punti dello schermo.
Questo permette di realizzare supporti sottili e che richiedono alimentazione solamente quando si vuole modificare la configurazione delle sfere. Si possono quindi realizzare dispositivi leggeri e a elevata autonomia, dato che l'energia è necessaria solo per cambiare il contenuto dello schermo.
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Quasi tutte le case produttrici hanno messo in commercio eReader con 16 tonalità di grigio.
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Nei primi di novembre 2010, la cinese Hanvon ha presentato un e-paper in grado di visualizzare i colori, grazie a uno strato aggiuntivo posto al di sopra delle sfere che filtra la luce riflessa dalle sfere stesse, in modo da conferire il colore.[2]
Nel 2012 circa venne prodotto un sistema per illuminare (frontalmente) la carta elettronica e nel 2013 venne immesso nel mercato un dispositivo con tale accorgimento, in modo da poter usufruire di tale tecnologia anche in ambienti sprovvisti di luce.[3]
Nel 2014 Sony ha avviato una campagna di finanziamento collettivo per produrre uno smartwatch che utilizzi la tecnologia e-ink.[4]
Tappe di innovazione
[modifica | modifica wikitesto]- Fujitsu in Giappone nel 2007 ha presentato il primo e-paper con connessione wireless.[5]
- Orange nel 2008 ha sperimentato il servizio Read&Go basato sulla tecnologia e-paper.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ E Ink, epaper a colori entro fine anno
- ^ E-Ink presenta il Triton ePaper a colori
- ^ Ogni ereader è illuminato (non è mica retroilluminato)
- ^ FES Watch, lo smartwatch con schermo e-ink di Sony, su tech.fanpage.it.
- ^ Fujitsu dà un po' di sprint all'e-paper
- ^ NewsMobile - Il Portale della Comunicazione Mobile[collegamento interrotto]
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su carta elettronica
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) E-Ink Corporation, su e-ink.com. URL consultato il 4 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2006).
- (EN) Martyn Williams Archiviato il 18 gennaio 2006 in Internet Archive., Paper-like colour display technology revealed.
- (EN) Benjamin Hershberg, Gutenberg Going Digital.
Controllo di autorità | NDL (EN, JA) 01103667 |
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