Jean Baptiste Barthélémy Thomas d'Estienne

Jean Baptiste Barthélémy Thomas d'Estienne, conte d'Orves
Nascita1727
MorteOrient, 9 febbraio 1782[1]
Luogo di sepolturain mare
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Forza armataMarine royale
GradoChef d'escadre
GuerreGuerra d'indipendenza americana
Guerra anglo-francese (1778-1783)
BattaglieBattaglia di Ouessant (1778)
Decorazionivedi qui
dati tratti da Les Officiers généraux de la Marine royale, 1715-1774 : origines, condition, services. Tome 2[2]
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Jean Baptiste Barthélémy Thomas d'Estienne, conte d'Orves (1727Orient, 9 febbraio 1782), è stato un ammiraglio francese, comandante della squadra navale dell'Oceano Indiano nelle prime fasi della guerra anglo-francese (1778-1783).

Nacque nel 1727 all'interno della famiglia Estienne, una nobile casata della Provenza, figlio di Jean.[3] Arruolatosi nella Marine royale, divenne guardiamarina nel 1742, enseigne de vaisseau nel 1748, fu poi comandante della compagnia della guardie alla bandiera.[2] Tenente di vascello a Brest nel 1756, capitano di fregata nel 1764, capitano di vascello nel 1772, brigadiere delle armate navali nel 1776.[2] Al comando del vascello da 74 cannoni Actif il 27 luglio 1778, prese parte alla battaglia di Ouessant.[4][5]

Nel 1778 assunse il comando del vascello da 80 cannoni Orient. Il 28 dicembre, durante la guerra anglo-francese, lasciò Brest per rinforzare la colonia francese dell'Île de France.[6] Quando François Jean Baptiste l'Ollivier de Tronjoli, comandante delle forze navali francesi nell'Oceano Indiano, fu richiamato in Patria, gli trasferì il comando della squadra.[7] Guidò la sua squadra al largo della costa del Coromandel, con scarsi risultati.[8][9] Nell'aprile 1781, la sua salute stava peggiorando e trasferì il comando della divisione a Bernard Marie Boudin de Tromelin e quello dell'Orient al primo ufficiale Bolle.[10] Pierre André de Suffren de Saint Tropez arrivò all'Île de France con rinforzi il 25 ottobre 1781 ed egli decise di organizzare un'incursione contro gli interessi britannici in India.[9] Il 7 dicembre 1781 salpò dall'Île de France con 11 navi di linea, 3 fregate e 3 corvette, con l'intenzione di attaccare Trincomalee.[11] Tuttavia, cambiò idea e decise invece di attaccare Madras.[12] Il 12 gennaio 1782 fu promosso Chef d'escadre.[3] Nei giorni successivi, la sua cagionevole salute peggiorò al punto che non era più idoneo al servizio e il 3 febbraio delegò il comando a Suffren.[13] Si spense a bordo dell'Orient il 9 febbraio 1782, pochi giorni prima della battaglia di Sadras.[1] La salma venne tumulata in mare, al largo di Chennai.[3]

Charles Cunat paragonò d'Orves a Tronjoli in quanto entrambi i comandanti non riuscirono a prendere l'iniziativa contro gli inglesi,[8] e li contrappone all'abilità di Suffren.[1] L'ammiraglio Rémi Monaque definì d'Orves un "ammiraglio piuttosto mediocre".[14]


  1. ^ a b c Cunat 1852, p. 103.
  2. ^ a b c Vergé-Franceschi 1990, p. 693.
  3. ^ a b c Vergé-Franceschi 1990, p. 695.
  4. ^ Roche 2005, p. 19-20.
  5. ^ Troude 1867, p. 7.
  6. ^ Cunat 1852, p. 73.
  7. ^ Cunat 1852, p. 83.
  8. ^ a b Cunat 1852, p. 85.
  9. ^ a b Cunat 1852, p. 94.
  10. ^ Cunat 1852, p. 87.
  11. ^ Cunat 1852, p. 97.
  12. ^ Cunat 1852, p. 98.
  13. ^ Cunat 1852, p. 100.
  14. ^ Monaque 2017, p. 88.
  • (FR) Charles Cunat, Histoire du Bailli de Suffren, Rennes, A. Marteville et Lefas, 1852, p. 447.
  • (EN) Rémi Monaque, Le Bailli Pierre-André de Suffren: A Precursor of Nelson, in Naval Leadership in the Atlantic World: The Age of Reform and Revolution, 1700–1850, University of Westminster, 2017, pp. 85-92.
  • (FR) Jean-Michel Roche, Dictionnaire des bâtiments de la flotte de guerre française de Colbert à nos jours, 1671 - 1870, Group Retozel-Maury Millau, 2005, pp. 325-326, ISBN 978-2-9525917-0-6.
  • (FR) Onésime Joachim Troude, Batailles navales de la France, Vannes, Challamel ainé, 1867.
  • (FR) Jean Meyer e Martine Acerra, Histoire de la marine française: des origines à nos jours, Paris, Ouest-France, 1994, ISBN 2-7373-1129-2.
  • (FR) Michel Vergé-Franceschi, Les Officiers généraux de la Marine royale, 1715-1774 : origines, condition, services. Tome 2, Paris, Libraire de l'Inde Editeur, 1990.

Collegamenti esterni

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