Jeep Cherokee (2013)

Jeep Cherokee KL
Descrizione generale
CostruttoreStati Uniti (bandiera) Jeep
Tipo principaleSUV
Produzionedal 2013 al 2023
Sostituisce la Cherokee KK
Euro NCAP (2013[1])5 stelle
NHTSA (2014[2])4 stelle
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4623 mm
Larghezza1859 (Sport, Latitude, e Limited) mm
1902 (Trailhawk) mm
Altezzada 1681 a 1722 mm
Passo2692 mm
Massada 1834 a 2036 kg
Altro
AssemblaggioToledo (fino al 2017); Belvidere (dal 2017), Stati Uniti
Changsha (fino al 2022) (GAC Fiat), Cina
StileGreg Howell
Bill Zheng per il Centro stile Jeep
Altre antenateJeep Cherokee
Stessa famigliaPianale FGA Compact:
Dodge Dart
Alfa Romeo Giulietta
Chrysler 200
Jeep Grand Commander
Auto similiMazda CX-5
Hyundai Santa Fe
Ford Edge
Nissan X-Trail

La Jeep Cherokee (nome in codice KL) è un'autovettura prodotta dalla casa automobilistica statunitense Jeep dal 2013 al febbraio 2023.[3]

Si tratta della quinta generazione del modello Cherokee/Liberty.

Il modello viene lanciato sul mercato durante un periodo molto importante per la Jeep: dopo la fusione di Fiat S.p.A. e Chrysler Group LLC nel nuovo gruppo industriale Fiat Chrysler Automobiles il marchio specializzato in veicoli fuoristrada e SUV viene scelto, insieme alla Alfa Romeo[4], come marchio internazionale del gruppo, ovvero presente in tutte le aree economiche del mondo.[5][6] La Cherokee KL, quindi, è il primo modello (destinato ad un pubblico di massa) dell'intero gruppo industriale italo-americano concepito per questo scopo. Contemporaneamente l'azienda italiana Alfa Romeo lancia sul mercato un altro modello pensato a livello "globale": L'Alfa Romeo 4C, che però ha volumi di produzione decisamente inferiori e un target di nicchia. Anche la Maserati, con il modello Quattroporte adotta la stessa strategia, nello stesso anno. Ma è la Cherokee che viene identificato come primo modello globale del gruppo, perché l'unico concepito per produzione in grandi volumi e destinato ad un mercato di massa, quindi pensato per soddisfare grandi quantità di utilizzatori nel mondo, con gusti e costumi completamente diversi fra loro. La Cherokee KL inoltre è il primo modello del gruppo ad adottare la versione rialzata e allargata del pianale CUSW debuttato nella versione "Compact" nel 2010 con l'Alfa Romeo Giulietta.[7] La Cherokee di quinta generazione viene prodotto negli Stati Uniti a partire dal 2013 per il mercato globale, e in Cina per il mercato locale dal 2015.[8]

Interni di una Jeep Cheerokee

Si tratta della moderna interpretazione dello storico modello Jeep: la Cherokee KL mantiene gran parte delle doti da fuoristrada delle sue antenate ma viene concepita perlopiù come un SUV urbano, per adattarsi a diversi ambienti e diversi mercati, soprattutto quelli dove il fuoristrada di grosse dimensioni caratterizzato da un profilo estetico pesante e voluminoso (come le precedenti versioni) non è nell'immaginario collettivo al pari di quello statunitense. Per ottenere questo ibrido fra tradizione e modernità il risultato finale risulta un po' bipolare. La Cherokee infatti presenta un carattere da fuoristrada, con doti reali di marcia su terreni sconnessi, ma una personalità estetica e di guida da vettura cittadina; da città è anche il comfort di marcia e l'ambiente interno. Per sottolineare questo importante stacco dalle precedenti generazioni il centro stile interno ha scelto anche un profilo estetico poco convenzionale, che "rompe" i canoni classici estetici sia del marchio, sia del tipo di vettura. Il design globale della vettura e la scelta di questa "libertà formale" che caratterizza l'estetica della Cherokee LK è attribuito al capo stile Bill Zheng.[9] Sul mercato il modello si pone come un SUV di medie dimensioni, classificato come mid-size SUV[10] negli Stati Uniti d'America e SUV medio in Europa; all'interno della gamma Jeep la Cherokee KL si pone a cavallo fra la piccola Renegade e la sorella maggiore Grand Cherokee. Questa quinta generazione aumenta ulteriormente di dimensioni rispetto alle progenitrice, allontanandosi sempre più dal segmento dei Compact SUV (che copriva fino alla generazione precedente). La casa automobilistica Jeep, tuttavia, più volte l'ha presentata sul mercato come ancora una Compact SUV o addirittura una semplice Crossover SUV, per sottolineare la versatilità della vettura, soprattutto nella modalità a trazione anteriore.[10] Il suo poco chiaro posizionamento sul mercato (che testimonia l'enorme confusione che regna fra le classificazioni per segmento delle automobili, durante un periodo di aumento generale delle dimensioni di tutti i veicoli) è confermato anche dai diversi premi per categoria ricevuti negli Stati Uniti dove, del tutto arbitrariamente, un ente l'ha classificata in modo discordante da un altro.[10]

Particolare del frontale, con i gruppi ottici disposti su tre livelli (dall'alto al basso, fari di posizione e direzionali, anabagglianti e abbaglianti, fendinebbia) e la tipica griglia Jeep a 7 feritoie

Da un punto di visto estetico la vettura prende completamente le distanze dalle precedenti generazioni, non solo nell'aspetto generale, non più tradizionale, ma anche nei particolari: spariscono i fari dalle forme classiche, nella KL quelli anteriori non sono né più quadrati né più tondi; spariscono le linee rigide e muscolose da fuoristrada americano per far posto a un gioco di superfici in stile europeo (prevalentemente italiano) con cambi di superficie improvvisi e il corpo carrozzeria dalle forme leggere: la scocca, come nella Giulietta, sembra adagiata sulla muscolatura interna del chassis anziché una gabbia protettiva come nei modelli Jeep tradizionali. Gli interni mantengono un'impostazione americana con alcuni accorgimenti pensati per i mercati asiatici.[9] Di distintivo rimane la calandra anteriore a griglia con 7 feritoie, tuttavia anche questa non mantiene più la rigidità verticale iconica per i modelli Jeep, ma bensì segue la linea filante del cofano, spezzandosi verso l'indietro. I gruppi ottici anteriori ora sono disposti su tre livelli: quello principale è privo di parabola, contiene l'illuminazione a LED per i fari di posizionamento e le frecce direzionali. Il sistema di illuminazione primario è invece spostato più in basso, inglobato nel paraurti. Sul terzo livello, in basso sono collocati i fendinebbia. Questo sistema di illuminazione, stilisticamente nuovo per il mercato, è del tutto simile a quello della Citroen Picasso dello stesso anno, uscita qualche mese dopo e non avente alcun punto in comune con la Cherokee. Il posteriore e la fiancata sono appesantiti da una pulizia estetica volta a ridonare solidità e robustezza al veicolo, per compensare la dinamicità del frontale, sul posteriore sono quindi stati concentrati tutti i vuoti (fari e lunotto) verso l'alto lasciando molto spazio "pieno" in basso.

Meccanica e tecnica

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La Cherokee KL si basa su un pianale modulare di nuova generazione[11], debuttato in Europa con l'Alfa Romeo Giulietta, del 2010: Il pianale FGA Compact. Questo pianale, nel 2012, riceve un importante aggiornamento per adattarlo agli standard statunitensi e viene portato al debutto dalla Dodge Dart. Questa versione, denominata CUSW è stata la nuova base per la Cherokee. Il CUSW è stato allargato e riprogettato, sia nella parti interessate dal motore, sia in quelle interessate dal sistema di trazione. Essendo un pianale di tipo modulare è bastato riprogettare e sostituire le singole parti interessate, tuttavia la nuova piattaforma risulta più alta dal terreno e più larga di carreggiata sia rispetto a quella della Dart, che a quella della Giulietta, la lunghezza invece è a cavallo fra le due. Grazie a questa strategia solo il 28% di tutti i componenti del veicolo sono stati progettati ad hoc per la Cherokee KL, mentre il 19% dell'intera vettura è del tutto in comune con gli altri modelli basati sulla piattaforma Compact. Il 65% della struttura portante è in acciai alto resistenziali di nuova generazione.[12][13]

Motore e trasmissione

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Il motore è in posizione anteriore-trasversale ed è dotato di due tipi di trasmissione: manuale a 6 rapporti o automatica a 9 rapporti. La trazione è di tipo integrale inseribile o solo anteriore. Le motorizzazioni comprendono:[12][14]

  • 2.0 "940 A 8000" Multijet 4 cilindri in linea diesel (solo per l'Europa) da 140 o 170 CV e 350 Nm di coppia.[15]
  • 2.2 Multijet 4 cilindri in linea diesel (solo per l'Europa) da 180 o 200 CV e 450 Nm di coppia (a partire dal 2015).
  • 2.4 litri Tigershark (con tecnologia MultiAir 2) 4 cilindri in linea benzina da 184 CV e 232 Nm di coppia (177 CV e 229 Nm di coppia in alcuni mercati dell'est europeo, Russia, Asia e Medio Oriente[16]).
  • 3.2 litri Pentastar 6 cilindri disposti a V con angolo di 60° benzina da 271 CV e 316 Nm di coppia.

I consumi (rispetto al modello precedente, in ciclo autostradale, con il cambio automatico a 9 rapporti) sono ridotti del 45% per le motorizzazioni Tigershark (rispetto al precedente 4 cilindri in linea) e del 30% per il motore Pentastar (rispetto al precedente V6).[17]

Sospensioni, sterzo e sicurezza

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La vettura è dotata di un inedito sistema di disconnessione dell'asse posteriore, di più di 70 avanzati sistemi di sicurezza e controlli elettronici attivi, abilitati a intervenire direttamente sulla guida in caso di disattenzione del guidatore.

La Cherokee è dotata di un reparto sospensivo a quattro ruote indipendenti con sospensioni multi-link indipendenti al posteriore e montanti MacPherson sull'asse anteriore. La corsa delle sospensioni anteriori è di 6,7" (17 cm) e quella delle posteriori è di 7,8" (19,8 cm). Viene notevolmente migliorata rispetto al modello precedente la rigidità torsionale e il comportamento di guida, nonché la maneggevolezza grazie ad una culla posteriore isolata e ad una traversa anteriore in alluminio.

Jeep Cherokee Trailhawk

Il servosterzo è elettronico: il raggio di sterzata è pari a 10,9 metri sui modelli 4x2, circa 11,5 metri sui modelli 4x4 e 11,8 metri sul modello specifico per off-road denominato: Trailhawk. Il modello è tuttavia dotato di un sistema ad ultrasuoni che rivela un parcheggio (sia in parallelo che in perpendicolare) idoneo e assiste il conducente nella manovra (il conducente deve solo gestire cambio, acceleratore e freno, lo sterzo è automatico).[12] La vettura è stata dichiarata l'auto più sicura del 2013 per la categoria: "Fuoristrada compatte".[18]

Produzione e distribuzione

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Jeep Cherokee ristilizzato (vista anteriore)

La vettura è assemblata nello stabilimento di Toledo North, a Toledo nello stato dell'Ohio.[14] Viene presentata al pubblico nel marzo del 2013 al salone dell'automobile di New York e messa in commercio, negli Stati Uniti, a partire dallo stesso anno. L'anno successivo inizia la distribuzione anche in Asia e in Europa. Il 2014 è anche l'anno in cui il modello Cherokee festeggia i suoi 40 anni di presenza nel mercato automobilistico. La vettura viene prodotta anche in Cina per il mercato cinese.[19][20] Il nome utilizzato in tutti i mercati è Cherokee, la denominazione Liberty sparisce quindi dal mercato statunitense.[17]

Jeep Cherokee ristilizzato (vista posteriore)

Restyling 2019

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Il 16 gennaio 2018 al salone di Detroit,[21] viene presentata una versione ristilizzata del Cherokee, caratterizzata dalla presenza di gruppi ottici più grandi e accattivanti, mentre il retro si ispira a quello del Jeep Compass seconda generazione, con luci LED molto simili.

  1. ^ Test Euro NCAP del 2013, su euroncap.com. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  2. ^ Test NHTSA del 2014, su safercar.gov. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  3. ^ Jeep Cherokee: il modello non sarà cancellato, su motorionline.com, 24 marzo 2023. URL consultato il 20 settembre 2023.
  4. ^ si userà la rete Jeep per la diffusione globale, su quattroruote.it. URL consultato il 28 giugno 2014.
  5. ^ Alfa e Jeep unici marchi globali, su alvolante.it. URL consultato il 28 giugno 2014.
  6. ^ Da Alfa a Jeep al via i nuovi investimenti, su lastampa.it. URL consultato il 28 giugno 2014.
  7. ^ Prova Jeep Cherokee 2.0 Mjet 170CV AWD Limited, su automobilismo.it. URL consultato il 28 giugno 2014.
  8. ^ FCA, uscita da Changsha prima Jeep Cherokee Made in China, su ansa.it. URL consultato il 20 ottobre 2015.
  9. ^ a b intervista a Bill Zheng, su omniauto.it. URL consultato il 28 giugno 2014.
  10. ^ a b c (EN) awards, su jeep.com. URL consultato il 28 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2014).
  11. ^ (PDF) FCA: architetture e standardizzazione (PDF), su automobilismo.it. URL consultato il 15 luglio 2014.
  12. ^ a b c Jeep Cherokee - le sinergie Italia USA, su automobilismo.it. URL consultato il 28 giugno 2014.
  13. ^ Piano Fiat-Chrysler uno sguardo alle piattaforme, su automobilismo.it. URL consultato il 28 giugno 2014.
  14. ^ a b (PDF) scheda tecnica New Jeep Cherokee (PDF), su automobilismo.it. URL consultato il 28 giugno 2014.
  15. ^ motorizzazioni europee, su jeep-official.it. URL consultato il 29 giugno 2014.
  16. ^ (EN) 2014 Jeep Cherokee Trailhawk 4x4 2.4 Multiair II (aut. 9) (model since June 2014 for Europe Asia Russia, Middle East) car specifications & performance data review, su automobile-catalog.com. URL consultato il 20 settembre 2023.
  17. ^ a b Jeep Cherokee 2014 a Detroit, su automobilismo.it. URL consultato il 29 giugno 2014.
  18. ^ omniauto.it: le auto più sicure del 2013, su omniauto.it. URL consultato il 9 gennaio 2014.
  19. ^ model year 2013, su automobilismo.it. URL consultato il 29 giugno 2014.
  20. ^ model year 2014, su automobilismo.it. URL consultato il 29 giugno 2014.
  21. ^ Il facelift debutta a Detroit, su quattroruote.it, 16 gennaio 2018. URL consultato il 20 settembre 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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