Joseph Emile Barbier

Joseph-Émile Barbier (18391889) è stato un matematico e astronomo francese, noto soprattutto per il Teorema di Barbier sul perimetro di una curva a larghezza costante.

Barbier è nato il 18 marzo 1839 a Saint-Hilaire-Cottes, Pas-de-Calais, nel nord della Francia. Studiò presso il Colleges de St Omer, Bruges and Liège, presso il Pas-de-Calais, dopodiché presso il Lycée Henri-IV a Parigi. Nel 1857 entrò alla École Normale Supérieure. Terminò i suoi studi nel 1860,[1] nello stesso anno pubblicò il suo articolo con la dimostrazione del suo teorema sul perimetro delle curve a larghezza costante.[2]

Iniziò ad insegnare presso il lycée a Nizza, ma senza grande successo; perciò decise di accettare una posizione di assistente astronomo presso l'Osservatorio di Parigi. Vi lavorò fino al 1865.

Successivamente, Barbier pubblicò altri 10 articoli.[1] Contribuì agli studi di Bertrand sul calcolo combinatorio,[3] ed annunciò di aver sviluppato una generalizzazione del teorema di Bertrand.[4] Vinse più volte il premio Francoeur, attribuito dall'Accademia Francese per le Scienze, per le sue ricerche.[5][6]

Barbier morì il 28 gennaio 1889 a Saint-Genest, Loire.[1]

  1. ^ a b c (EN) John J. O’Connor e Edmund F. Robertson, Joseph Emile Barbier, su MacTutor, mathshistory.st-andrews.ac.uk, School of Mathematics and Statistics University of St Andrews, Scotland.
  2. ^ (FR) E. Barbier, Note sur le problème de l’aiguille et le jeu du joint couvert (PDF), in Journal de mathématiques pures et appliquées, 2e série, vol. 5, 1860, pp. 273–286..
  3. ^ C. C. Heyde, Eugene Seneta Editors C. C. Heyde e Eugene Seneta, Statisticians of the Centuries, Springer, 2001, p. 186, ISBN 978-0-387-95283-3..
  4. ^ L. Addario-Berry e B. A. Reed, Ballot theorems, old and new, in Horizons of combinatorics, Bolyai Soc. Math. Stud., vol. 17, Berlin, Springer, 2008, pp. 9–35, DOI:10.1007/978-3-540-77200-2_1, MR 2432525..
  5. ^ Scientific News, in The American Naturalist, vol. 18, 1884, pp. 750–752, DOI:10.1086/273730..
  6. ^ Notes and News, in Science, vol. 7, n. 154, 15 gennaio 1886, pp. 49–51, DOI:10.1126/science.ns-7.154.49-a..

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