Juan José Cobo

Juan José Cobo
Juan José Cobo durante la Vuelta a España 2011
NazionalitàSpagna (bandiera) Spagna
Altezza175 cm
Peso69 kg
Ciclismo
SpecialitàStrada
Termine carriera2014
Carriera
Squadre di club
2004-2008Saunier Duval
2008Scott
2009Fuji-Servetto
2010Caisse d'Epargne
2011Geox-TMC
2012-2013Movistar
2014Konya-Seker-Torku
Statistiche aggiornate al 13 giugno 2019

Juan José Cobo Acebo (Cabezón de la Sal, 11 febbraio 1981) è un ex ciclista su strada spagnolo, professionista dal 2004 al 2014.

Si era aggiudicato la Vuelta a España 2011, vittoria revocata otto anni dopo dall'Unione Ciclistica Internazionale per doping.

Dopo una stagione tra i dilettanti nella quale ottenne numerose vittorie anche in gare open, esordì come professionista nel 2004, nella Saunier Duval-Prodir di Mauro Gianetti. Conquistò le prime vittorie nel 2007, quando vinse due tappe e la classifica finale della Vuelta al País Vasco. L'anno successivo riuscì ad aggiudicarsi un paio di frazioni in competizioni a tappe minori e si classificò al secondo posto nella decima tappa del Tour de France, dietro al compagno di squadra Leonardo Piepoli[1], che tuttavia risultò positivo ai controlli antidoping effettuati nel corso della stessa competizione[2]. Nel 2009 ottenne una vittoria di tappa in un Grande Giro, trionfando nella diciannovesima tappa della Vuelta a España; l'anno dopo gareggiò per la Caisse d'Epargne di Eusebio Unzué.

Nel 2011 ritornò sotto la guida del direttore sportivo Mauro Gianetti, accasandosi alla Geox-TMC, già Saunier Duval[3][4]. Nel settembre di quell'anno si aggiudicò la quindicesima tappa della Vuelta a España, quella con l'arrivo solitario in cima all'Angliru: ottenne così la maglia rossa di leader della classifica generale. Difese il primato fino al termine della corsa, vincendo così il suo primo Grande Giro. Sul podio di Madrid precedette di appena 13 secondi Chris Froome e di oltre un minuto e mezzo Bradley Wiggins. Oltre alla maglia rossa si aggiudicò anche la maglia bianca della classifica combinata.

Nel 2012, complice la chiusura della Geox-TMC, si accasò alla Movistar, rientrando alla corte di Unzué. In stagione non andò però oltre un decimo posto ai campionati spagnoli a cronometro e la vittoria nella cronometro a squadre alla Vuelta a España (in cui concluse lontano dai migliori, 67º), complice anche un'infezione orale che lo aveva colpito in estate[5]. Anche l'anno dopo, nel 2013, escludendo il secondo posto ottenuto nella cronometro a squadre di Ischia al Giro d'Italia, non colse alcun risultato di rilievo.

Nel 2019 è stato squalificato per tre anni dal Tribunale anti-doping dell'UCI per uso di sostanze proibite, in base alle irregolarità trovate sul suo passaporto biologico nel 2009 e nel 2011;[6] di conseguenza, sono stati cancellati i suoi risultati ottenuti ai campionati del mondo 2009, alla Vuelta a España 2009 e alla Vuelta a España 2011.[6]

Campionati spagnoli, Prova a cronometro dilettanti
2ª tappa Bidasoa Itzulia
4ª tappa, 2ª semitappa Bidasoa Itzulia
5ª tappa, 2ª semitappa Vuelta a Navarra
1ª tappa Vuelta al País Vasco
5ª tappa Vuelta al País Vasco
Classifica generale Vuelta al País Vasco
5ª tappa Vuelta a Burgos
9ª tappa Giro del Portogallo (Fafe > Mondim de Basto)
10ª tappa Tour de France (Pau > Hautacam)
4ª tappa Vuelta a Castilla y León (Santa María del Páramo > Laguna de los Peces)
19ª tappa Vuelta a España (Avila > La Granja)[6]
15ª tappa Vuelta a España (Avilés > Angliru)[6]
Classifica generale Vuelta a España[6]
3ª tappa Vuelta a Guatemala

Altri successi

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Classifica scalatori Vuelta a Burgos
Classifica combinata Vuelta a España[6]
2005: ritirato (14ª tappa)
2013: 116º
2007: 20º
2008: ritirato
2012: 30º
2006: ritirato (9ª tappa)
2009: 10º[6]
2011: vincitore revocato[6]
2012: 67º

Classiche monumento

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Competizioni mondiali

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Mendrisio 2009 - In linea: ritirato[6]
Mendrisio 2009 - Cronometro: 42º[6]
  1. ^ (EN) Tour de France 2008 – Stage 10 Results Archiviato il 22 agosto 2011 in Internet Archive.
  2. ^ Piepoli squalificato due anni per doping Archiviato il 23 settembre 2013 in Internet Archive.
  3. ^ Tanino Lugarà, Team Geox, vicino l'ingaggio di Juan Josè Cobo, in spaziociclismo.it, 17 novembre 2010. URL consultato il 18 novembre 2010.
  4. ^ Luca Pellegrini, Team Geox, ufficiale l'ingaggio di Cobo, in spaziociclismo.it, 18 novembre 2010. URL consultato il 18 novembre 2010.
  5. ^ (EN) Cobo: I’m not in great shape, in www.cyclingnews.com, 18 agosto 2012. URL consultato il 21 settembre 2013.
  6. ^ a b c d e f g h i j (EN) Suspension of Juan José Cobo Acebo confirmed, UCI, 18 luglio 2019. URL consultato il 19 luglio 2019.

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