KW Sagittarii
KW Sagittarii | |
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Visione artistica di KW Sagittarii | |
Classificazione | Supergigante rossa |
Classe spettrale | M1,5 Iab[1] |
Tipo di variabile | Variabile semiregolare[2] |
Distanza dal Sole | ~9800 anni luce[3] |
Costellazione | Sagittario |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 17h 52m 00,72665s[1] |
Declinazione | -28° 01′ 20,5622″[1] |
Dati fisici | |
Raggio medio | 1.460 R⊙ |
Massa | ? M⊙ |
Temperatura superficiale |
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Metallicità | ? |
Età stimata | ? |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 8,983 (v)[1], da 8,5 a 11 (AAVSO), 8,58 HIP[4], da 11,0 a 13,2 (fotografica)[2] |
Magnitudine ass. | -9,15 |
Nomenclature alternative | |
KW Sagittarii (KW Sgr) è una stella supergigante rossa situata nella costellazione del Sagittario, in una delle zone più vecchie della nostra galassia, la Via Lattea.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]KW Sgr mostra anche una variabilità della sua luminosità che la fa includere tra le variabili semiregolari;[2] pertanto la sua designazione secondo la nomenclatura delle stelle variabili, KW Sgr, indica che si tratta della 256ª variabile scoperta nella costellazione del Sagittario.
È localizzata approssimativamente a 9800 anni luce dal nostro Sistema Solare e, con il suo diametro pari a 1460 volte quello solare, è una delle più grandi stelle conosciute.
La sua luminosità bolometrica è pari a 360.000 volte quella del Sole.[3][5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-id?Ident=KW+Sgr KW Sgr -- Semi-regular pulsating Star, database entry, SIMBAD.
- ^ a b c KW Sgr, database entry, The combined table of GCVS Vols I-III and NL 67-78 with improved coordinates, General Catalogue of Variable Stars Archiviato il 20 giugno 2017 in Internet Archive., Sternberg Astronomical Institute, Moscow, Russia. Accessed on line November 10, 2010. (Quick look: KW+Sgr)
- ^ a b Emily M. Levesque, Philip Massey, K. A. G. Olsen, Bertrand Plez, Eric Josselin, Andre Maeder, and Georges Meynet, The Effective Temperature Scale of Galactic Red Supergiants: Cool, but Not As Cool As We Thought, The Astrophysical Journal 628, #2 (August 2005), pp. 973-985, DOI: 10.1086/430901.
- ^ Catalogo Hipparcos (ESA 1997), su vizier.u-strasbg.fr. URL consultato il 10 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Emily M. Levesque et al., The Effective Temperature Scale of Galactic Red Supergiants: Cool, but Not As Cool As We Thought (PDF), in The Astrophysical Journal, vol. 628, n. 2, agosto 2005, pp. 973–985. arΧiv:astro-ph/0504337
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Space.Com.
- Universe Today, su universetoday.com.