Kamishibai

Un Gaito kamishibaiya in Giappone.
Lo strumento hyoshigi.

Il Kamishibai (紙芝居?, Kamishibai), traducibile come "spettacolo teatrale di carta", è una forma di narrazione che ha avuto origine nei templi buddisti nel Giappone del XII secolo[1], dove i monaci utilizzavano gli emakimono per narrare ad un pubblico, principalmente analfabeta, delle storie dotate di insegnamenti morali.

La tecnica del kamishibai è rimasta nelle tradizioni del Giappone per secoli, ma ha conosciuto un momento di splendore negli anni fra il 1920 ed il 1950[2]. Il Gaito kamishibaiya, o narratore, si spostava da un villaggio all'altro in bicicletta[3] ed utilizzava battere due pezzi di legno collegati da un cavo comunemente chiamato hyoshigi, per annunciare il proprio arrivo nei villaggi[3]. I bambini che avevano comprato caramelle dal Gaito kamishibaiya si potevano assicurare i migliori posti di fronte al palco. Una volta che si era formato un pubblico, il Gaito kamishibaiya iniziava a raccontare le proprie storie servendosi di un set di tavolette di legno sulle quali erano disegnati i vari passaggi della storia che avrebbe raccontato. Le storie erano spesso seriali, e nuovi episodi venivano raccontati ad ogni visita al villaggio.

La rinascita del Kamishibai itinerante può essere associata con la grande depressione degli anni venti[4], e con la possibilità che rappresentava per i tanti disoccupati, molti dei quali erano la conseguenza dell'avvento del cinema sonoro (molti Kamishibaiya erano stati in precedenza narratori "Benshi" nelle sale del muto, dando voce ai protagonisti e commentando le vicende sullo schermo), di guadagnare piccole somme di denaro[3]. L'usanza del kamishibai è stata quasi del tutto soppiantata dall'arrivo della televisione negli anni cinquanta, benché sia stata recentemente rilanciata nelle biblioteche e nelle scuole elementari giapponesi.

  1. ^ Edith Montelle, La Boîte Magique, le théâtre d'images ou kamishibaï : histoire, utilisation, perspectives, Callicéphale éditions, 2007
  2. ^ Yoshihiro Tatsumi, Une vie dans les marges, Cornélius, 2011
  3. ^ a b c Storia del Kamishibai
  4. ^ Kamishibai story theater: the art of picture telling

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 68539 · LCCN (ENsh85071414 · GND (DE7500391-0 · BNF (FRcb155642056 (data) · J9U (ENHE987007538502805171 · NDL (ENJA00564817
  Portale Giappone: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Giappone