Kenji Imai
Kenji Imai (今井兼次?, Imai Kenji; Tokyo, 11 gennaio 1895 – Tokyo, 20 maggio 1987) è stato un architetto e docente giapponese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Kenji Imai si laureò in architettura all'Università di Waseda. A seguire compì un viaggio attraverso l'URSS, la Scandinavia, l'Italia e la Spagna nel 1926. Conobbe Walter Gropius, Le Corbusier, Ernst May e altri, che influenzarono il suo modo di pensare e il suo stile architettonico. Come Togo Murano e Takamasa Yoshizaka seguì uno stile che può essere classificato come espressionista. Rimase talmente stupito dalle opere di Antoni Gaudí, da diventarne uno dei suoi più importanti promotori, in Giappone e altrove. Oltre agli studi sull'architetto catalano si dedicò ed introdusse anche i lavori del mistico austriaco Rudolf Steiner nel suo paese. Alla morte di sua moglie Maria Shimko nel 1948, decise di convertirsi al cattolicesimo.[1][2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Biblioteca dell'Università di Waseda (1925);
- Museo e Monumento dei 26 martiri (1962);
- Palazzo Imperiale di Tokado (1966);
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Memoriale di Tsubochi
- Museo d'arte di Rokuzan
- Museo e Monumento dei 26 martiri
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Gaudi Club, su gaudiclub.com. URL consultato il 21-12-2013.
- ^ (EN) Japanese were the first in the world to show interest in Gaudi's works, su gaudidesigner.com. URL consultato il 21-12-2013.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kenji Imai
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