Kevin Plank

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Kevin Plank nel 2018

Kevin Plank (Kensington, 13 agosto 1972) è un imprenditore e dirigente d'azienda statunitense, fondatore e presidente dell'azienda di abbigliamento sportivo Under Armour, con sede a Baltimora, nel Maryland. Ha ricoperto il ruolo di CEO dalla sua fondazione fino al 2020 ed tornato ad occupare quel ruolo da aprile 2024[1].

Miliardario, ad aprile 2023 il suo patrimonio netto è stato stimato in 1,1 miliardi di dollari.[2]

Biografia

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Plank, cattolico romano,[3] è cresciuto a Kensington, nel Maryland, un sobborgo fuori Washington D.C., il più giovane di cinque fratelli nati da William e Jayne (nata Harper) Plank.[4][5] Suo padre era un importante sviluppatore di terreni del Maryland. Sua madre un ex sindaco di Kensington, che ha continuato a dirigere l'Ufficio per gli affari legislativi e intergovernativi presso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sotto il presidente Ronald Reagan.[6]

Plank è cresciuto giocando a calcio giovanile con la Maplewood Sports Association; una squadra di Maplewood è apparsa negli spot pubblicitari di Under Armour.[4][7] Lasciò la prestigiosa Georgetown Preparatory School, una scuola cattolica, a causa di scarso rendimento scolastico e problemi comportamentali,[8][9] poi si diplomò in un'altra scuola cattolica, la St. John's College High School, nel 1990.[8][10] In seguito, giocò a football alla Fork Union Military Academy per un anno, cercando di attirare l'attenzione delle scuole NCAA Division I.[10][11] Non è stato reclutato dai programmi di football collegiale di alto livello.[11]

Tuttavia, è andato all'Università del Maryland, College Park, e lì è entrato a far parte della squadra.[11] Si è laureato nel 1996[4][12] in economia aziendale.[13]

Il suo compagno di stanza nel Maryland era il giocatore di football e wrestler professionista Darren Drozdov. A seguito di un incidente sul ring nel 1999 che lasciò Drozdov tetraplegico, Plank finanziò personalmente la sua sedia a rotelle personalizzata.[14]

Note

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  1. ^ (EN) Under Armour founder Kevin Plank is back as CEO, abruptly ending Stephanie Linnartz's three-year turnaround plan two years early, in Fortune, 14 marzo 2024. URL consultato il 14 marzo 2024.
  2. ^ (EN) Forbes profile: Kevin Plank, in Forbes. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  3. ^ (EN) Erica L. Green, Kevin Plank donates $1 million to Baltimore Catholic schools, in The Baltimore Sun, 7 settembre 2016. URL consultato il 26 settembre 2017.
  4. ^ a b c (EN) Carin Dessauer, Team player, in Bethesda Magazine, marzo-aprile 2009. URL consultato il 26 settembre 2017.
  5. ^ (EN) Ritika Shah, How Kevin Plank turned a single idea into a global brand, in CNBC, 7 gennaio 2016. URL consultato il 26 settembre 2017.
  6. ^ (EN) Scott Graham, 2003 Businessperson of the year: The man behind the 'armour', in Baltimore Business Journal, 29 dicembre 2003. URL consultato il 26 settembre 2017.
  7. ^ (EN) Dave McKenna, Under Armour uses locals to go global, in Washington City Paper, 24 novembre 2006. URL consultato il 26 settembre 2017.
  8. ^ a b (EN) T. Rees Shapiro, Under Armour founder gives $16 million to St. John's College High, in The Washington Post, 7 novembre 2015. URL consultato il 26 settembre 2017.
  9. ^ (EN) Bill Murphy Jr., How the founder of Under Armour went from getting kicked out of high school to running a $22 billion company, in Business Insider, 29 ottobre 2015. URL consultato il 26 settembre 2017.
  10. ^ a b (EN) Trey Palmisano, From rags to microfiber: inside the rapid rise of Under Armour, in Sports Illustrated, 9 aprile 2009. URL consultato il 10 febbraio 2012.
  11. ^ a b c (EN) Jason Fagone, Kevin Plank, the man under the armour, in Men's Journal, 20 agosto 2013. URL consultato il 26 settembre 2017.
  12. ^ (EN) Daniel Roberts, 7, in Under Armour Gets Serious, Fortune, vol. 164, 7 novembre 2011, p. 156. URL consultato il 23 novembre 2011.
  13. ^ (EN) Kevin Plank, in Forbes, 2017. URL consultato il 26 settembre 2017.
  14. ^ (EN) Jim Ross, WWE's Darren Drozdov thrives 15 years after being paralyzed during match, su FOX Sports. URL consultato il 5 agosto 2016.

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Collegamenti esterni

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