Kurt Brugger

Kurt Brugger
Brugger nel 2018
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza185 cm
Peso85 kg
Slittino
SpecialitàSingolo, doppio
SquadraForestale
Termine carriera2003
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 0 0
Mondiali 0 2 2
Europei 1 3 0
Mondiali juniores 1 0 1

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Statistiche aggiornate al 26 febbraio 2012

Kurt Brugger (Brunico, 17 marzo 1969) è un ex slittinista italiano, vincitore di una medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Lillehammer 1994.

Iniziò a gareggiare per la nazionale italiana nelle varie categorie giovanili sia nella specialità del singolo che in quella del doppio con Wilfried Huber, ottenendo, quali migliori risultati, una medaglia d'oro nel singolo ed una di bronzo nel doppio ai campionati mondiali juniores di Valdaora 1988, nonché una d'argento agli europei di categoria a Sarajevo 1987 sempre nella specialità biposto.

A livello assoluto esordì in Coppa del Mondo nella stagione 1986/87 gareggiando sia nel doppio sia nel singolo, ma ben presto abbandonò quest'ultima specialità per concentrarsi unicamente in quella biposto, dove colse tutte le sue maggiori soddisfazioni; conquistò il primo podio di Coppa l'11 gennaio 1987 nel doppio a Valdaora (2°) e la prima vittoria l'11 dicembre 1988 nel doppio a Sarajevo. In classifica generale si classificò al secondo posto in quattro occasioni nella specialità di coppia.

Prese parte a quattro edizioni dei Giochi olimpici invernali: esordì a Calgary 1988 dove colse la settima piazza nel doppio e la quindicesima nel singolo, si ripresentò ad Albertville 1992 giungendo quinto nel doppio, mentre a Lillehammer 1994 vinse il titolo olimpico nella specialità biposto; partecipò per l'ultima volta sempre nel doppio a Nagano 1998, classificandosi nuovamente quinto.

Nel corso della sua carriera conquistò altresì quattro medaglie ai campionati mondiali, due d'argento e due di bronzo ed altre quattro nelle rassegne continentali, tra le quali una d'oro nella gara a squadre a Schönau am Königssee 1994.

Lasciata l'attività agonistica al termine della stagione 2002/03 si dedicò ad un'altra sua passione: l'alpinismo. La sua impresa più importante è stata la scalata al Nanga Parbat, una delle cime più alte e temute dell'Himalaya nonché del mondo[1].

Da anni fa parte dello staff della nazionale italiana di slittino, di cui ne è diventato capo allenatore dalla stagione 2013/14[2][3][4][5].

Mondiali juniores

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Europei juniores

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Coppa del Mondo

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Coppa del Mondo - vittorie

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Data Luogo Paese Disciplina
11 dicembre 1988 Sarajevo Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Doppio
con Wilfried Huber
11 febbraio 1990 Winterberg bandiera Germania Ovest Doppio
con Wilfried Huber
28 febbraio 1993 Lake Placid Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Doppio
con Wilfried Huber
4 dicembre 1994 Winterberg Germania (bandiera) Germania Doppio
con Wilfried Huber
19 febbraio 1995 Altenberg Germania (bandiera) Germania Doppio
con Wilfried Huber
26 gennaio 1997 Oberhof Germania (bandiera) Germania Doppio
con Wilfried Huber
18 febbraio 2001 Lake Placid Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Doppio
con Wilfried Huber
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione olimpico 1994 slittino biposto»
— Roma, 2015.[6]
  1. ^ (EN) Kurt Brugger climbed Nanga Parbat, su fil-luge.org, FIL, 14 ottobre 2003. URL consultato il 13 luglio 2013 (archiviato il 28 dicembre 2013).
  2. ^ Slittino artificiale, le squadre 2007-08, su fisi.org, Federazione Italiana Sport Invernali, 18 maggio 2007. URL consultato il 13 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2013).
  3. ^ Slittino su pista artificiale, le squadre della stagione 2009/10, su fisi.org, Federazione Italiana Sport Invernali, 6 giugno 2009. URL consultato il 13 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2013).
  4. ^ La composizione delle squadre per la stagione 2012-2013, su fisi.org, FISI, 10 maggio 2012. URL consultato il 13 luglio 2013 (archiviato il 18 gennaio 2015).
  5. ^ Slittino artificiale: la squadra per la stagione 2013/14, su fisi.org, FISI, 10 maggio 2013. URL consultato il 13 luglio 2013 (archiviato il 18 gennaio 2015).
  6. ^ Benemerenze sportive di Kurt Brugger, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 17 febbraio 2018.

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