L'uomo dagli occhi a raggi X

L'uomo dagli occhi a raggi X
Locandina del film
Titolo originaleX: The Man with the X-ray Eyes
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1963
Durata80 min
Rapporto1,85:1
Generefantascienza, orrore
RegiaRoger Corman
SoggettoRay Russell
SceneggiaturaRobert Dillon e Ray Russell
ProduttoreRoger Corman
Produttore esecutivoSamuel Z. Arkoff e James H. Nicholson
Casa di produzioneAmerican International Pictures
FotografiaFloyd Crosby
MontaggioAnthony Carras
Effetti specialiButler-Grover Inc.
MusicheLes Baxter
ScenografiaDaniel Haller
CostumiMarjorie Corso
TruccoTed Coodley
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

L'uomo dagli occhi a raggi X (X: The Man with the X-ray Eyes) è un film di fantascienza del 1963 diretto e prodotto[1] da Roger Corman.

Il dottor Xavier inventa un composto chimico che una volta introdotto negli occhi gli permette di vedere attraverso i corpi solidi. Dopo aver cercato inutilmente di convincere i suoi colleghi che l'invenzione potrebbe venir impiegata con successo per scopi diagnostici, Xavier ha un violento diverbio col dottor Brant e involontariamente lo uccide.

Ricercato dalla polizia, Xavier assume una falsa identità e si nasconde in un luna park, dove si guadagna da vivere come indovino. Il siero (che egli continua ad assumere) gli permette infatti di scoprire gli oggetti che i visitatori tengono nelle tasche e di leggere brevi messaggi con gli occhi bendati. Crane, l'avido impresario organizzatore di questa attrazione, propone a Xavier di seguirlo in città per sfruttare la sua dote visitando le persone povere che non possono permettersi costosi esami clinici. Vivranno così delle offerte dei malati.

Un giorno Xavier viene raggiunto dalla dottoressa Fairfax, sua collega di un tempo, e decide di andarsene con lei. Rimasto quasi senza soldi, il dottore entra in una casa da gioco e grazie alla sua capacità di vedere le carte coperte vince una grossa somma di denaro; ma i sospetti del direttore del casinò lo costringono a fuggire nuovamente.

La sua vista a raggi X, sempre più formidabile, distorce e cancella progressivamente il mondo che lo circonda e Xavier è ormai incapace di condurre una vita normale. Durante un inseguimento della polizia s'imbatte in un predicatore, al quale racconta la paurosa visione che ha avuto di ciò che esiste al di là della realtà materiale e il predicatore comprende che egli ha visto la fonte del male supremo. Incitato dal religioso, che gli recita un verso della bibbia: se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo, il dottor Xavier infligge a sé stesso un'orribile punizione ed infine si cava gli occhi a mani nude, liberandosi dalla vista malefica che lo stava portando alla pazzia, venendo raggiunto in quello stesso momento dalla dottoressa Fairfax.

Girato con un budget limitato di circa 250.000 dollari[2] fu il primo film a colori di Roger Corman (regista e produttore) girato in Spectarama.[1]

«Parabola mistico-religiosa, viaggio interiore di uno scienziato alla scoperta di una disperata verità, il film è sorretto da una buona sceneggiatura, impreziosito dalla fotografia di Floyd Crosby (già collaboratore di Murnau e di Flaherty) e dalla bella interpretazione di Ray Milland. [...] Gran parte degli effetti ottici sono artigianali ma abili trucchi di montaggio [...] rendono allo spettatore le allucinate visioni del protagonista.»

Il film vinse il trofeo "Astronave d'argento" del 1963 al primo Festival internazionale del film di fantascienza di Trieste.[3][4]

  1. ^ a b c Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), L'uomo dagli occhi a raggi X, in Fantafilm.
  2. ^ Roger Corman e Jim Jerome, How I Made a Hundred Movies in Hollywood and Never lost a Dime, Muller, 1990, p. 117.
  3. ^ Trieste Science+Fiction – Festival della Fantascienza FIFF 1963, su sciencefictionfestival.org. URL consultato l'8 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
  4. ^ Trieste International Film Festival | Europa SF – The European Speculative Fiction portal, su scifiportal.eu. URL consultato l'8 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2013).

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